www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 19-03-20 - n. 743

21° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai: Contributo del Partito Comunista Operaio Russo

PCOR | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Izmir 18-20 ottobre 2019

100° anniversario della fondazione dell'Internazionale comunista. La lotta per la pace e il socialismo continua!

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La lezione del Comintern e i compiti di oggi

Cari compagni!

Siamo qui riuniti per commemorare il glorioso centenario della fondazione dell'Internazionale Comunista. Non dobbiamo però limitare lo scopo del nostro incontro alle legittime attività celebrative, tanto più che la nostra celebrazione ha luogo in un contesto in cui prevale la reazione, e nella maggior parte dei Paesi siamo sulla difensiva contro l'avanzata delle potenze dell'imperialismo. Per questo dobbiamo trarre insegnamento dall'esperienza dei nostri predecessori e servircene nelle circostanze della lotta attuale.

La nostra situazione attuale, in cui la più potente ondata di opportunismo e revisionismo ha travolto i movimenti comunisti e di sinistra, ricorda sotto molti aspetti quella che si poteva riscontrare all'epoca del crollo della II Internazionale.

Ma non è tutto - l'opportunismo e il revisionismo, che in passato erano interni, «consapevoli» e comprensibili dato il livello di crescita del movimento, si sono trasformati oggi in un'utile e astuta arma della borghesia; un processo di cui il Partito della Sinistra Europea rappresenta l'espressione più compiuta. Il PSE è la centrale ideologica e organizzativa del revisionismo, che contribuisce al rafforzamento dell'imperialismo dell'UE, esiste grazie ai finanziamenti dell'UE e agisce in accordo con le normative dell'UE.

Anche numerosi altri partiti del moderno movimento comunista sono scivolati nell'opportunismo. Questi partiti si sono abituati a un'esistenza tranquilla e confortevole sotto il capitalismo, hanno esaurito i loro impegni alla rivoluzione, hanno ripudiato il più importante criterio di valutazione dei comunisti secondo Lenin - il riconoscimento della necessità della dittatura del proletariato.

Questi partiti credono di dover concentrare le proprie attività nella lotta parlamentare, entro la cornice della «democrazia» borghese, invece di prendere parte alla lotta di classe e rivoluzionaria. In altre parole, si comportano in modo analogo agli screditati leader della II Internazionale che sostennero la «loro» borghesia nella sua competizione imperialista contro la borghesia «straniera».

Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, diversamente da quanto avvenne all'epoca della fondazione del Comintern, la borghesia è riuscita a sfruttare questi partiti per organizzare l'assalto reazionario ai diritti del popolo lavoratore nella maggior parte dei Paesi del mondo.

Per questo noi riteniamo che la conclusione di V. I. Lenin, «La lotta contro l'imperialismo, se non è indissolubilmente legata con la lotta contro l'opportunismo, è una frase vuota e falsa», sia tuttora attuale, mentre l'internazionalismo rimane l'asse della politica comunista. Lo slogan «Proletari di tutto il mondo, unitevi!» rimane altrettanto valido, e i comunisti devono fare del loro meglio per realizzarlo nella pratica.

Nella situazione attuale, riteniamo utile e fondamentale richiamarci a uno strumento di base del Comintern - le 21 condizioni per l'ammissione allo stesso Comintern. Si trattò di una mossa risoluta mirante a tagliare irrevocabilmente i ponti con gli opportunisti. Le condizioni vennero utilizzate come una sorta di carta fondativa, il cui scopo non era soltanto determinare la composizione dell'Internazionale, ma piuttosto fornire un punto di riferimento ai partiti che aspiravano a raggiungere il livello dei partiti più rivoluzionari, più scientifici, più preparati per le battaglie rivoluzionarie.

Quel documento era ed è ancora il faro dell'intero movimento comunista. I comunisti moderni dovrebbero studiare quelle condizioni e cercare di modellare la propria attività su quei criteri. Questa è una delle lezioni più importanti per i comunisti moderni.

Il Comintern fu creato per separare le forze comuniste, rivoluzionarie autentiche all'interno dei partiti socialdemocratici marci e opportunisti, e dare vita mediante queste forze a partiti comunisti che aderissero al marxismo scientifico rivoluzionario. Il Comintern fu creato come centrale ideologica e organizzativa unica per lo sviluppo di questi partiti. Questa funzione fu svolta in modo brillante. In breve si creò un possente movimento comunista internazionale. Non a caso Hitler denominò «Patto anti-Comintern» l'unione dei fascisti formata nel 1936.

Possiamo affermare con certezza che i comunisti e gli ideali del comunismo furono il principale avversario del fascismo. Furono i fascisti stessi ad ammetterlo. Fu proprio sul fronte orientale che i fascisti si ruppero i denti contro la resistenza del popolo sovietico. Il popolo sovietico e la sua Armata Rossa Operaia e Contadina diedero il maggiore contributo per la sconfitta del fascismo e per la vittoria. Siamo inoltre ben consapevoli dello straordinario ruolo avuto per la vittoria dalle formazioni partigiane e dai gruppi della resistenza nei territori occupati. E sappiamo bene che quelle forze erano guidate nella maggior parte dei casi da comunisti. Anche voi, compagni, lo sapete bene. Sappiamo inoltre che quelle forze della resistenza agivano - per l'appunto - sotto la guida del Comintern. Questa gloriosa realtà della storia del Comintern non può essere messa in dubbio.

I comunisti prevedettero il pericolo fascista, ne analizzarono l'emergere e lo sviluppo, e diedero una precisa definizione marxista della sua essenza - quella di dittatura terrorista aperta del capitale finanziario. Tutto questo contribuì alla vittoria sul fascismo, e determinò tale vittoria. Oggi abbiamo ogni motivo di ritenere che la vittoria sul fascismo fu il più grande successo storico del Comintern.

La questione dello scioglimento del Comintern è quella più complessa da analizzare e comprendere. Direi anzi che è dolorosa da valutare. Vi sono significative divergenze in merito tra i nostri partiti. Noi del PCOR abbiamo la nostra analisi, che potete trovare sui nostri siti e sulle pagine di Solidnet. Ma queste divergenze non devono distrarre la nostra attenzione dalla questione principale.

I partiti comunisti furono fondati e agirono in tutti i continenti, e il fascismo venne sconfitto. I comunisti riuscirono a raggiungere l'obiettivo di conservare il primo Stato operaio e contadino - l'URSS - come base per il socialismo, e le prospettive per la rivoluzione mondiale non vennero meno. Il socialismo uscì dai confini di un unico Paese, e fu creata la rete dei Paesi socialisti!

Compagni! Gli operai e altri lavoratori ci chiedono spesso: Perché il Comintern non è ancora stato ricostituito? Quando lo farete, voi comunisti?

Il nostro partito ritiene necessario replicare che non siamo ancora giunti a quel livello, a quegli standard elevati del partito di tipo leninista che furono indicati dal Comintern. Per questo non siamo semplicemente nella condizione di sollevare la questione di dare vita a una nuova Internazionale Comunista, come desiderano molti bravi e impazienti compagni. Ma si devono compiere passi in questa direzione; innanzitutto, dobbiamo discutere le nostre posizioni e coordinare le nostre attività.

Tenendo presente questo obiettivo e su iniziativa del Partito Comunista Operaio Russo e del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, lo scorso giugno si è tenuta a Mosca una conferenza internazionale dei comunisti che aderiscono al marxismo ortodosso. La conferenza è stata dedicata proprio al centenario del Comintern. Insieme ai rappresentanti di una quarantina di partiti, abbiamo analizzato le esperienze dei nostri predecessori, chiarito alcune complesse questioni legate alle loro attività e cercato di trarre i necessari insegnamenti dall'insieme dei principi, delle decisioni, delle tattiche e della strategia del Comintern.

Durante la conferenza abbiamo cercato di evitare i discorsi celebrativi e gli elogi.
Non ci siamo concentrati soltanto su questioni storiche, ma sulla base dell'esperienza del Comintern abbiamo fatto del nostro meglio per svolgere il compito principale - discutere del futuro e di azioni concrete miranti a rafforzare e consolidare il polo comunista.

Il Comintern fu fondato nel 1919 come partito comunista unitario mondiale, con l'obiettivo di preparare e di attuare la rivoluzione socialista mondiale. La situazione oggi è alquanto differente. Oggigiorno, la maggior parte dei nostri partiti deve anzitutto rafforzare le proprie file - rafforzare i fondamenti ideologici, l'organizzazione, la politica, il legame con le masse; dobbiamo fonderci di più con la nostra classe e contribuire allo sviluppo del movimento operaio.

Nel contesto sopra citato del predominio dell'opportunismo nel movimento comunista, tutti i marxisti rivoluzionari autentici devono creare con urgenza un proprio polo rivoluzionario all'interno del movimento comunista. Durante la conferenza, abbiamo discusso le modalità atte a dare attuazione pratica alle nostre idee. I partecipanti alla conferenza hanno approvato la dichiarazione finale, intitolata «Il centenario del Comintern e i compiti del movimento comunista contemporaneo», che sottopongo alla vostra attenzione.

I partiti che hanno sottoscritto la dichiarazione hanno sottolineato come alcune attività rivolte al rafforzamento del polo comunista siano in corso da oltre vent'anni. Si tratta degli incontri della rete Solidnet, iniziati nel 1998 per iniziativa del Partito Comunista di Grecia; della pubblicazione della Rivista Communista Internazionale; della creazione dell'Iniziativa Comunista Europea; delle conferenze di Leningrado e di Mosca organizzate dal PCOR per il centenario della Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre e per il centenario del Comintern; e di numerosi altri eventi.

Per questo dobbiamo concentrare la nostra attenzione sullo sviluppo delle forme esistenti di cooperazione, nelle seguenti direzioni:

- la questione della lotta contro l'opportunismo come componente indissolubile e indispensabile della lotta contro l'imperialismo;

- la nostra priorità comune è il rafforzamento di ciascun partito a livello nazionale e lo sviluppo della resistenza di massa dei lavoratori in ogni Paese, l'internazionalizzazione dei movimenti operai e sindacali sulla base della lotta di classe contro il capitalismo e contro ogni sorta di sfruttamento e oppressione. Questo sforzo non soltanto deve divenire  un punto di unione tra noi, ma essere utilizzato come strumento per il rafforzamento dei nostri partiti, per l'aumento della sua influenza sui lavoratori dei nostri Paesi;

- vi è urgente necessità di analizzare insieme e, se possibile, di elaborare una valutazione comune su eventi complessi che influenzano notevolmente gli sviluppi mondiali, quali il «socialismo con caratteristiche cinesi» e modelli quali il «socialismo del XXI secolo». Noi siamo dell'idea che questi modelli non soddisfano i requisiti essenziali della teoria rivoluzionaria socialista e della costruzione del socialismo;

- costante interconnessione tra i partiti e aiuto reciproco a livello nazionale con lo scopo di rafforzare le posizioni di ciascun partito come condizione fondamentale per il rafforzamento del polo comunista nel suo insieme.

I partiti che hanno sottoscritto questa dichiarazione si sono impegnati a ricordare, a studiare e a seguire i principi sempre attuali del marxismo-leninismo incarnati dall'esperienza dei bolscevichi e del Comintern. Esortiamo gli altri partiti proletari a fare lo stesso.

Siamo ben consapevoli delle difficoltà che potremmo incontrare su questo cammino. Ma quando mai i comunisti hanno avuto paura delle difficoltà?

Cari compagni! La questione della rivoluzione socialista e della costruzione del socialismo è ancora attuale. Ricordiamo, studiamo e seguiamo i principi del marxismo-leninismo incarnati dall'esperienza dei bolscevichi e del Comintern.

Viva il marxismo-leninismo!
Abbasso la dittatura della borghesia! Viva il potere del popolo lavoratore!
Viva la lotta implacabile contro ogni sorta di opportunismo!
Lavoratori di tutto il mondo, unitevi!


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