www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 03-05-20 - n. 748

KKE: sul Primo Maggio dei lavoratori

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

25/04/2020

Il Primo Maggio dei lavoratori di quest'anno trova la classe operaia nel nostro paese e in tutto il mondo nel mezzo di una pandemia. I lavoratori, gli strati popolari poveri sono ancora una volta le vittime predestinate di questa crisi sanitaria che funge da catalizzatore per una nuova profonda crisi economica capitalista, ma anche per l'avanzamento di piani e pretese da parte del grande capitale e dei suoi rappresentanti politici.

Il crollo del sistema sanitario pubblico, anche al vertice della piramide capitalista negli Stati Uniti, nonostante l'eroismo degli operatori sanitari, l'intensificazione del lavoro e la mancanza anche delle misure di protezione più elementari con rischi per la vita e la salute dei lavoratori, la disoccupazione, la sperimentazione di nuove e più avanzate forme di sfruttamento, come il telelavoro, sono solo alcune delle immagini quotidiane che rivelano la decadenza e il fallimento storico del capitalismo.

Allo stesso tempo, la ricerca del profitto e l'antagonismo al suo interno minano la capacità esistente della scienza e della ricerca di fornire una via più rapida per uscire dalla pandemia di oggi e soddisfare le esigenze contemporanee. La "guerra globale" tra gli stati capitalisti e i colossi industriali sul brevetto per la nuova vaccinazione, le terapie e le forniture sanitarie vitali, conferma ciò che la maggior parte delle persone in tutto il mondo comprende e riconosce a gran voce: "Il capitalismo è il vero virus". Tutto ciò avvicina la necessità della socializzazione dei mezzi di produzione, di distribuzione, di servizi, di pianificazione scientifica centrale, di socialismo.

Gli insegnamenti della storia del movimento operaio nel nostro paese e in tutto il mondo sono più rilevanti che mai oggi. Qualunque conquista della classe operaia, è stata ottenuta attraverso ardue battaglie, attraverso uno scontro con il capitale e il suo potere, ribaltando l'equilibrio apparentemente inamovibile tra i rapporti di forze.

Soprattutto, la Storia ha dimostrato che la classe operaia, la forza più all'avanguardia della società, può, in alleanza con le forze popolari oppresse, rovesciare il potere del capitale, per costruire una nuova società che abbia come punto focale la prospera soddisfazione delle esigenze popolari.

L'esperienza dell'edificazione socialista nel 20° secolo, sebbene riguardasse paesi con condizioni assolute e relative - rispetto agli attuali standard scientifici e tecnologici - di grande ritardo, dimostra la superiorità del socialismo nella tutela della salute, della previdenza, del lavoro, di estese protezioni sociali. Il rovesciamento del socialismo e il ripiegamento globale del movimento operaio non giustificano la barbarie del capitalismo in cui viviamo, né fermano la ruota della storia che, nonostante le difficoltà e gli ostacoli, avanza in perpetuo.

Questa barbarie non viene scagionata da specifiche misure per mitigarne le conseguenze, dai tentativi di nascondere ciò che fanno i governi, i partiti, le alleanze imperialiste internazionali, in generale dalle forze che difendono e servono questo ingiusto sistema di sfruttamento.

Pongono come centrale la "responsabilità individuale" per coprire le vaste carenze statali, principalmente nei sistemi sanitari pubblici.

Tentano di mettere un bavaglio ai lavoratori, con il pretesto della pandemia e una falsa "solidarietà nazionale".

Cercano di soggiogare i lavoratori agli scopi del capitale, con la falsa argomentazione che "siamo tutti nella stessa barca".

Sviluppano misure per l'intervento diretto dello stato nell'economia - con investimenti e finanziamenti, anche con la nazionalizzazione di grandi aziende in bancarotta - per rilanciare incentivi e profitti per i capitalisti. Saranno i lavoratori a pagare per tutto questo attraverso nuove severe misure e memorandum nel nome della "situazione di emergenza".

Evocano il mito della "solidarietà europea" per nascondere il fatto che l'UE, l'Eurozona, è per sua stessa natura un'alleanza di nazioni ed economie concorrenti, che soprattutto in tempi di crisi "mostrano i denti", tra loro e sopratutto contro il popolo.

Sia il governo di Nuova Democrazia che SYRIZA, come gli altri partiti borghesi del nostro paese si stanno muovendo in questa direzione, preparandosi per l'imminente futuro, che sarà insopportabilmente difficile per i lavoratori se essi non prendono posizione in modo più deciso, massiccio e militante, se non passano all'offensiva.

I lavoratori, i pensionati, i lavoratori autonomi della città e della campagna non dovrebbero illudersi e né farsi ingannare. Non è previsto alcun cambiamento nel mix di politiche fiscali e monetarie: nessun nuovo "Piano Marshall", nessuna modernizzazione digitale dei servizi statali costituirà una "riforma progressiva" del capitalismo, niente lo può assolvere dalla sua enorme depravazione e dalla crisi imminente, come accaduto nel 2009. I lavoratori non possono uscire vittoriosi da una nuova crisi su larga scala.

Ecco perché serve una controffensiva dei lavoratori, ecco perché l'alleanza della classe operaia con le altre forze popolari non può restare "congelata".

Rimaniamo forti nelle condizioni pandemiche.

Combattiamo per la protezione della salute delle persone, per l'istruzione, il lavoro, la cultura, per fronteggiare il problema dei rifugiati, la difesa del lavoro e dei diritti sindacali più ampi e delle libertà civili, abrogando qualsiasi legge che limiti l'azione sindacale e politica, che intensifichi la repressione.

Rafforziamo la lotta perché siano i responsabili della crisi, i capitalisti, a pagare con un aumento delle loro tasse, con l'abolizione delle esenzioni fiscali per il capitale, per la fine dell'osceno profitto.

Intensifichiamo la lotta per l'abolizione delle leggi contenute nei vecchi memorandum e le misure anti-popolari recentemente adottate.

Chiediamo un regolamento per limitare il debito pubblico che non è stato creato dal popolo, che tuttavia ne sconta da anni le conseguenza a caro prezzo.

Sosteniamo il ritiro dal programma e dai pericolosi piani della NATO, per le cui esigenze il nostro paese paga 4 miliardi di euro ogni anno. Chiediamo il totale e liberatorio disimpegno dalle alleanze imperialiste della NATO e dell'UE, salvifico per il popolo.

La lotta per il potere dei lavoratori è l'unico modo per evitare ai lavoratori di pagare per la crisi.

Il coronavirus verrà sconfitto e la pandemia passerà, come altre pandemie in passato, ma il capitalismo è incurabile e continuerà a tormentare l'umanità con la povertà, la disoccupazione, le guerre e la distruzione dell'ambiente fino a quando le popolazioni non decideranno di guidare il corso degli eventi.

Il sistema odierno può essere rovesciato e sostituito da un sistema sociale superiore, il socialismo-comunismo, in cui la proprietà sociale dei mezzi di produzione con il potere dei lavoratori, la pianificazione scientifica centrale per la soddisfazione dei bisogni delle persone, il controllo dei lavoratori di tutti gli organi amministrativi e la partecipazione a tutti gli organi del potere, dal basso verso l'alto, possano portare alla prosperità del popolo, alla pace e al progresso dell'umanità.

Il Primo Maggio dei lavoratori simboleggia l'irriducibile battaglia contro il nemico di classe. Questa è la preziosa eredità del nostro tempo. Con quest'arma nelle nostre mani e nei nostri pensieri, onoriamo il Primo Maggio dei Lavoratori, i lavoratori morti di Chicago nel 1886, i lavoratori del tabacco di Salonicco nel '36, i 200 comunisti giustiziati a Kaisariani il 1° maggio 1944, tutti gli incrollabili combattenti nella lotta di classe, tutti quelli sacrificati per una società senza sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo.

Continuiamo su questa strada, per il soddisfacimento di tutti i bisogni sociali e popolari contemporanei.

Proletari di tutto il mondo, unitevi!

Atene 25/4/2020


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.