www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 07-11-20 - n. 767

La Gran Rivoluzione Socialista d'Ottobre, la nostra stella polare

Partito Comunista del Messico (PCM) | comunistas-mexicanos.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

07/11/2020

Dichiarazione del CC del PCM in occasione del 103° anniversario della Rivoluzione

Si commemorano 103 anni della Gran Rivoluzione Socialista d'Ottobre; il 7 novembre del 1917 (25 ottobre secondo il vecchio calendario), il trionfo della classe operaia mondiale sulla borghesia e il capitalismo, il fatto storico che segnò il cammino per l'emancipazione degli sfruttati e la costruzione del nuovo mondo, il socialismo-comunismo. Il Partito Comunista del Messico celebra questa data con riflessione e studio ma soprattutto, con la lotta, azioni militanti e pratiche quotidiane che materializzano l'obiettivo storico della Rivoluzione Socialista. Per questo il PCM segnala alcune delle sue posizioni rispetto all'esperienza storica e pratica che la Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre ha dato ai rivoluzionari del mondo e alla classe operaia.

1. Epoca dell'imperialismo e delle rivoluzione proletarie

La Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre ha confermato che viviamo nell'epoca dell'imperialismo, l'ultima fase del capitalismo che porta con sè le contraddizioni oggettive e materiali necessarie per un'epoca di rivoluzioni di carattere socialista. Vladimir Ilich Lenin, il grande dirigente bolscevico, continuatore dell'opera del comunismo scientifico di K. Marx e F. Engels, ha comprovato nella pratica storica che il capitalismo si regge su leggi interne di sviluppo, che quando raggiunge il suo limite di concentrazione di capitale diventa decadente, la soglia della Rivoluzione Proletaria.

Il libero mercato o la libera concorrenza non è più la caratteristica essenziale del capitalismo, ma lo è il monopolio; la fusione del capitale bancario con il capitale industriale danno origine al capitale finanziario, l'oligarchia finanziaria, parassitaria e speculativa che assoggetta tutte le istituzioni politiche e giuridiche al suo potere economico; il predominio dell'esportazione di capitale sull'esportazione di merci, l'accumulazione di capitale in poche mani genera l'incursione del capitale in tutti i rami di produzione dei paesi arretrati per sottometterli; così i grandi monopoli si ripartiscono il mondo, le sue risorse naturali e materie prime fino a formare blocchi imperialisti; la guerra costante come risultato della divisione del mondo nella interminabile lotta per scalare la gerarchia della catena del dominio imperialista.

Le relazioni di proprietà privata sui mezzi di produzione, accumulazione e centralizzazione, il dominio del capitale sul lavoro, diventano un freno per il progresso sociale. La Rivoluzione Socialista d'Ottobre è stata, tra gli altri fattori, il risultato di una prima guerra mondiale imperialista per la spartizione del mondo, trasformata in guerra civile delle classi sociali. Lenin comprovò con il trionfo della Rivoluzione Socialista d'Ottobre del 1917 che la lotta è nazionale nella sua forma ma è internazionale nel suo contenuto, che la fase imperialista del capitalismo è il preludio delle rivoluzioni socialiste.

2. Il partito di nuovo tipo

La Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre ha dimostrato che le rivoluzioni non sorgono in modo spontaneo ma si organizzano, come affermò Lenin. Non basta denunciare le condizioni materiali oggettive e i limiti storici del capitalismo per sperare che questo cada. Il fattore soggettivo, la coscienza esterna del movimento operaio, il ruolo dell'organizzazione rivoluzionaria, l'avanguardia politica con le idee avanzate del marxismo-leninismo fuse insieme sono l'elemento storico essenziale per il trionfo della Rivoluzione Socialista. Il partito di nuovo tipo, l'organizzazione delle organizzazioni, esemplificata dal partito bolscevico, dimostra che solo attraverso la disciplina unica, con unità programmatica e ideologica nei principi del marxismo-leninismo è possibile la rivoluzione. La necessità di quadri politici professionali a tempo pieno, cui unico compito è quello di fare la rivoluzione, sono elementi imprenscindibili per avanzare verso l'obiettivo storico. Il carattere cospirativo dell'organizzazione, come premessa necessaria per affrontare la macchina repressiva dello Stato borghese. Il cervello collettivo, lo Stato Maggiore del proletariato come classe che combina dialetticamente il senso democratico e centralizzato secondo la realtà concreta, sono solo alcune conclusioni che ha lasciato in eredità la Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre.

3. La classe operaia come soggetto rivoluzionario

La classe operaia è e continua ad essere la classe sociale più rivoluzionaria quando aquisisce coscienza del suo ruolo storico. L'unica classe sociale che genera valore con lo sfruttamento del suo lavoro, che per la sua condizione nella produzione sociale è la generatrice del capitale, l'unica che incarna tutte le contraddizioni storiche delle classi sfruttate e oppresse della società moderna. Gli schiavi salariati, esclusi dalla partecipazione politica della democrazia borghese rappresentativa; nei fatti nel formare i sindacati, organizzazioni e il suo partito politico, diventano l'embrione del nuovo Stato proletario. Il potere operaio nasce, si esercita e si espande dai centri di produzione, così è stato dimostrato con la nascita dei Soviet, forme di organizzazione più elevate della democrazia operaia. Il fatto storico che gli operai coscienti non solo hanno il potere di produrre, ma di distruggere la vecchia macchina dello Stato borghese burocratico e parassitario per uno nuovo, di carattere esecutivo e risolutivo. La dittatura del proletariato come premessa essenziale per l'eliminazione delle classi sociali, la costruzione del socialismo-comunismo; dittatura per la borghesia, democrazia per gli operai.

4. L'arte dell'insurrezione

La Rivoluzione Socialista come culmine di un processo storico della combinazione di tutte le forme di lotta della classe operaia in determinati momenti. L'insurrezione d'ottobre del 1917 in Russia ha evidenziato che è la forma più elevata della lotta di classe, che sorge da embrionali lotte sindacali, economiche, di miglioramenti salariali; con la trasformazione delle azioni politiche dell'insieme della classe operaia nelle forme pacifiche, parlamentari, extra parlamentari, di massa, militari e violente. La violenza rivoluzionaria come tratto irrinunciabile delle classi sfruttate per conquistare la loro emancipazione. I cambiamenti alla radice delle società e dei suoi modi di produzione non si ottengono con la riforme politiche, tappe o metodi pacifici; il carattere di dominazione di una classe su un'altra è violento, un fatto oggettivo. L'insurrezione e la violenza organizzata, contraria ai metodi del caudillismo e di individui isolati; con azioni violente organizzate con l'amplia partecipazione della classe operaia nel suo insieme, la maturità e la coscienza che la rivoluzione, come disse F. Engels, è "la cosa più autoritaria che ci sia: è l'atto per il quale una parte della popolazione impone la sua volontà all'altra parte per mezzo di fucili, baionette e cannoni". Tesi comprovata nella Rivoluzione d'Ottobre e nella storia dell'umanità e nella lotta di classe.

5. Il socialismo-comunismo come alternativa

La Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre ha dimostrato che una società differente al capitalismo è possibile, il socialismo-comunismo. Che dalle viscere del vecchio e marcio modo di produzione capitalista, sorge il nuovo; un tipo di società basata sulla proprietà collettiva dei mezzi di produzione, con relazioni sociali liberate dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, liberate dall'anarchia del mercato, con la pianificazione economica con certezza della sussistenza, libera dall'ignoranza metafisica e per l'equilibrio scientifico tra uomo e natura. Il socialismo, uno stadio superiore del progresso umano iniziato con la Rivoluzione d'Ottobre del 1917, ha evidenziato che è possibile risolvere i grandi problemi dell'umanità come l'alimentazione, la casa, la salute, l'istruzione, la disoccupazione, le guerre, lo sviluppo della scienza, la tecnologia, lo spazio esterno, l'arte e la cultura. Problematiche che in secoli e fino ad oggi, nel capitalismo non sono risolte a causa della sua essenza contradditoria a favore del profitto e la creazione del capitale sopra ogni cosa. La Rivoluzione Socialista d'Ottobre è un battito d'ali sulla linea del tempo della storia dell'umanità, una rivoluzionaria e abbondante esperienza storica, necessaria e attuale nonostante il regresso rappresentato dalla controrivoluzione nel blocco socialista. Un'esperienza che deve esser studiata dalle sue basi materiali e oggettive, lontano da quelle fallaci, soggettive e pregiudizievoli, basate sulle credenze moralizzatrici di versioni elaborate dalle penne anticomuniste e controrivoluzionarie.

Nel quadro del 103° anniversario della Rivoluzione Socialista d'Ottobre, il PCM chiama gli elementi della classe operaia più coscienti, a entrare nei ranghi del partito, a lottare in modo deciso, permanente e con una strategia ben definita per il potere operaio, per il socialismo-comunismo. Oggi più che mai, quando la confusione ideologica è imperante e il capitalismo cerca ancora e ancora di ricomporre la sua crisi endemica con la demagogia, attraverso gestioni socialdemocratiche ma affini al potere dei monopoli. Oggi più che mai, è una necessità storica lo studio del marxismo-leninismo e della Rivoluzione Socialista d'Ottobre, di rafforzare le file del Partito Comunista, organizzarsi, prepararsi e lottare, fino a ottenere le vittorie delle rivoluzioni proletarie del XXI Secolo.

In mezzo alla pandemia del Covid-19, quando il capitale dimostra ancora una volta di essere incompatibile con l'esistenza del genere umano, la Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre ci indica la via, la stella polare, con cui il proletariato dovrà avanzare per adempiere al suo compito storico.

Proletari di tutto i paesi, unitevi!

Il Comitato Centrale del Partito Comunista del Messico


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