www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 28-11-20 - n. 770

Onore e gloria a Marx e Engels, al marxismo-leninismo

Partito Comunista del Messico (PCM) | comunistas-mexicanos.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

28/11/2020

In occasione del bicentenario della nascita di Friedrich Engels

I

200 anni fa nasceva nella città di Barmen, Germania, Friedrich Engels. Il lavoro realizzato da Engels insieme a Marx per la classe operaia fu riassunto in poche parole da Lenin in questo modo: "essi educarono la classe operaia a conoscere se stessa, a prendere coscienza di se stessa, e alle chimere sostituirono la scienza".

Giustamente, in primo luogo, vogliamo valorizzare la vita di quest'uomo dicendo che, senza esagerare, l'ha completamente dedicata alla causa della classe operaia. Dall'età di 22 anni, facendo uso dell'osservazione, dello studio critico e minuzioso di informazioni e della statistica, della relazione con il movimento operaio, immergendosi nella vita della classe operaia, iniziò a produrre per essa le idee, a sintetizzare la sua esperienza, a produrre articoli. Si distingue con grande rilevanza la sua opera La situazione della Classe Operaia in Inghilterra, che scrive a 25 anni. Di quest'opera accattivante e vibrante, che contiene varie aspettie, consideriamo che due delle sue tesi sono fondamentali, in quanto precedono e segnalano aspetti cruciali dell'ulteriore sviluppo delle future elaborazioni di Marx e Engels: Il ruolo del movimento operaio e il luogo storico del capitalismo.

Dove altri socialisti vedevano una parte della società perseguitata e ferita che avrebbe dovuto riconciliarsi con il suo antagonista attraverso la predica morale, Engels mostrava il fondamento e la base reale di tutto il pensiero socialista stesso; che è piuttosto il suo prodotto e riflesso. Considerò che il socialismo sarebbe diventata una forza reale solo lasciando indietro le disquisizioni utopistiche che si erano manifestate precedentemente, convertendosi nell'obiettivo politico del movimento operaio. Allo stesso modo, la classe operaia non poteva restare statica, tutto lo sviluppo della produzione e l'aggravarsi del suo sfruttamento dovevano rappresentargli in forme ricorrenti e sempre più acute la questione dell'approdo socialista, ovvero la sua situazione sociale gli avrebbe costantemente creato le condizioni per avanzare.

Rafforzando il strada intellettuale che entrambi i maestri del proletariato intraprenderanno, così come Marx nella Gazzetta Renana, è indotto ad analizzare le questioni economiche senza le quali sarebbero inspiegabili i fenomeni politici e sociali, La situazione della Classe Operaia in Inghilterra non ricerca nelle insufficienze individuali la spiegazione della situazione sociale che questi individui occupano ma piuttosto individua la causa nel funzionamento del sistema economico stesso. Sono le relazioni sociali di produzione il punto di massima concretizzazione di tutte le determinazioni, è il sistema economico quello che colloca l'operaio in una relazione dove egli è solo il "lavoro" e il padrone il "capitale". Dallo sviluppo di questa relazione economica parte e si acuisce la scissione della società in classi antagoniste, opposte dall'esser possessori e diseredati, sfruttatori e sfruttati, ecc. ed è questo antagonismo irrisolvibile portato a livelli sempre più alti quello che ravviva la coscienza del carattere necessario della rivoluzione socialista. Il ruolo del capitalismo è quello di sviluppare le forze produttive della società fino al punto dove i capitalisti e il capitale stesso diventano superflui e parassitari, scontrandosi inevitabilmente con la base necessaria della sua esistenza come capitale, cioè il lavoro, e questo elemento necessario acquisisce la coscienza e la possibilità di emanciparsi dall'elemento superfluo che lo attanaglia.

Queste prime definizioni saranno costanti nell'opera di Marx e Engels. Due anni dopo di La situazione della Classe Operaia in Inghilterra alla domanda, Cos'è il comunismo? Engels darà la seguente risposta: Il comunismo è la dottrina delle condizioni della liberazione del proletariato. Se ci fossero dubbi, nel prologo scritto mezzo secolo dopo alla prima edizione, Engels ribadisce le conclusioni fondamentali dalle quali partirono i successivi studi che doteranno la classe operaia di elementi scientifici per comprendere la sua situazione e il suo ruolo storico.

II

Consideriamo che a 200 anni dalla nascita di Engels è necessario rimuovere la polvere degli ultimi 60 anni, nei quali l'intellettualità borghese ha cercato di distorecere Engels, dissociarlo da Marx, per poi dissociare Marx da sé stesso, ecc.

Gli attacchi dei pensatori borghesi ai contributi del marxismo-leninismo hanno la loro origine nella separazione teorica e pratica di Marx e Engels. I cosiddetti "marxismi" sono in realtà anticomunisti, antibolscevichi, antisovietici e quindi, anti Engels e anti Marx. Uno dei loro attacchi principali è stato al metodo del materialismo dialettico per separare il corpus teorico e pratico indissolubile di Marx e Engels. Secondo i pensatori del "marxismo occidentale" il materialismo dialettico era un termine che era un'espressione utilizzata da Kautsky e Plejanov derivata da una interpretazione delle opere scritte da Engels come Dialettica della natura o l'Anti-Düring. I cosiddetti pensatori del "marxismo non dogmatico", marxologi e accademici, hanno ripetuto in continuazione gli attacchi anti partito comunista e gli attacchi a Engels, con l'intenzione di sminuire i suoi contributi alla dottrina del comunismo scientifico. Il loro impegno a voler dimostrare che il materialismo dialettico è qualcosa di "falso" rispetto al materialismo storico di Marx. Tra le loro "critiche" a Engels, ci sono la sua visione "dialettica hegeliana", "dialettica oggettiva o della natura", il suo "meccanicismo", il suo "positivismo scientifico", tra gli altri pregiudizi ideologici.

I detrattori di Engels riducono la dialettica della natura di Engels ad una applicazione a priori della dialettica idealista di Hegel e a una semplice concezione naturalistica del marxismo. Gli intenti dell'ideologia borghese sono di negare i processi e le forme complesse del movimento, dalle più semplici alle più complesse, dalle forme quantitative alle forme qualitative.  I tentativi di separare la scienza dalla storia, il pensiero derivato dalla materia, dalla natura senza gli uomini. Questo si trasforma nella negazione delle leggi generali del movimento, non solo storico ma anche delle scienze naturali. Tuttavia, è stata proprio la scoperta delle scienze naturali, lo sviluppo della chimica, ad aver messo fine e superato le categorie fisse della metafisica immutabile che proveniva dall'estrapolazione della scienza meccanicista.

Un elemento essenziale per comprendere il contributo della dialettica della natura è la scoperta e applicazione della categoria di movimento come attributo della materia che comprende i cambiamenti e i processi sia dell'universo che del pensiero umano. Una separazione delle leggi storiche, le quali operano indipendentemente dalla volontà degli uomini e l'inesistenza delle leggi della natura. Ma è stata l'applicazione della dialettica materialista di Engels a segnalare la traiettoria storica delle scienze naturali che ebbe inizio con la scoperta del movimento meccanico dei corpi celesti fino ai complessi movimenti di atomi e molecole della fisica e della chimica. Scoperte, risultati storici dell'aver raggiunto un alto grado di sviluppo di questi rami della scienza, dice Engels. La dialettica della natura che descrive Engels è il riflesso e la forma più completa delle moderne scienze naturali, il metodo per spiegare i processi di sviluppo della natura, la comprensione delle sue caratteristiche generali, i nessi tra i campi di investigazione delle scienze. "L'errore consiste in ciò: che queste leggi non sono ricavate dalla natura e dalla storia, ma sono ad esse elargite dall'alto come leggi del pensiero", dice Engels nella sua opera Dialettica della Natura.

I tentativi di distorcere le sue posizioni sono stati una costante nei circoli del pensiero reazionario, eliminando il carattere rivoluzionario, trasformatore e dialettico materialista delle scienze. Fu proprio Engels a segnalare che "Occorre stabilire prima di ogni altra cosa che qui non si tratta in alcun modo di una difesa del punto di partenza hegeliano: e cioè che lo spirito, il pensiero, l'idea sia l'elemento primigenio, e il mondo reale sia soltanto il ricalco dell'idea. Questo punto è stato già messo in chiaro da Feuerbach. Siamo tutti d'accordo sul fatto che in ogni campo della scienza, nella natura, come nella storia, bisognava prendere le mosse dai fatti a noi dati, nelle scienze naturali quindi dalle diverse forme oggettive e di movimento della materia", dice Engels nella sua Dialettica della natura. In altre parole, nelle scienze naturali non serve inventare per costruire concatenazioni per imporle alla realtà, ma piuttosto scoprirle e dimostrarle sulla base dell'esperienza storica. Engels lo segnalò fin dal principio che "le leggi della dialettica vengono dunque ricavate per astrazione tanto dalla storia della natura come da quella della società umana". Come vediamo, la pretesa di opporre intellettualmente Engels e Marx partendo dal fatto che la concezione materialista dialettica della natura, dell'universo, ecc., è incompatibile con la concezione materialista della storia non ha appiglio.

La pretesa dall'altro lato di opporre l'elaborazione di Engels a quella di Marx può esser frutto solo dell'ignoranza o dell'omissione interessata. Sebbene Engels, modestamente, si definì come "un secondo violino", in realtà in varie occasioni scrisse lui le partiture. Dà dimostrazione di questo La situazione della Classe Operaia in Inghilterra, che in vari sensi precede Il Capitale, la tempestiva lettura di Adam Smith realizzata da Engels nel 1843 per gli Annali Franco-Tedeschi, il ben noto fatto che il Manifesto del Partito Comunista fosse redatto a quattro mani, la corrispondenza sostenuta tra di loro durante la redazione dell'Anti-Dühring, la pubblicazione dei Volumi II e III de Il Capitale realizzata con Engels grazie alla piena compenetrazione dell'opera intellettuale congiunta, e in generale tutta la corrispondenza che ci parla di opere che indistintamente a volte avevano la firma di Marx e a volte quella di Engels indipendente dalla loro congiuta e continua elaborazione e consultazione.

Concludiamo che erano due grandi geni che si completavano e che questa collaborazione è stata molto propizia perché ha reso più facile dotare la classe operaia di una propria concezione.

III

Questo non implica che Engels non abbia sviluppato in maniera particolare concezioni, riconosciute e integrate nel patrimonio teorico del socialismo scientifico. Fu Engels a sviluppare profondamente l'analisi sulla questione dello Stato, a contribuire primariamente a chiarire la questione dell'emancipazione della donna, ecc.

La collaborazione tra Il Moro e Il Generale non solo ha permesso l'elaborazione a quattro mani ma implicò anche che si sviluppasse una divisione di compiti e una certa specializzazione di temi. In questa relativa specializzazione Engels affrontò temi come la scienza, l'antropologia, il ruolo della dialettica, seguì puntualmente lo sviluppo delle forze produttive nella sua epoca, apprese i primi passi di una concezione sulla scienza militare per la classe operaia, ecc.

IV

Il valore dei contributi di Engels non si limita solo ai suoi contributi teorici ed è necessario evidenziare anche il suo ruolo pratico. Sempre vincolato alla pratica concreta, mantenne coerentemente l'unità tra pensiero e azione. Questa conseguenza lo portò ad avere sia il ruolo di orientatore dei grandi movimenti operai della sua epoca così come ad assumere un intervento diretto nella rivoluzione in Germania e Europa nel 1848.

Engels fu, così come Marx, un uomo di Partito. Una volta che come risultato del suo contatto con il proletariato inglese, delle investigazioni sulla sua situazione, giunse alla conclusione del suo ruolo come becchino del capitale, Engels si legò immediatamente al compito della sua organizzazione e del suo obiettivo strategico e storico. Insieme a Marx, forgiò la visione del mondo del proletariato, il punto di vista della classe sul passato, sul presente e sul futuro dell'umanità, la concezione materialista della storia.

Marx e Engels compresero l'importanza della corrispondenza tra l'interpretazione del mondo e la lotta per trasformarlo, e si schierarono, iniziando la militanza politica, prima nei Comitati di Corrispondenza Comunista, dopo nella Lega dei Giusti, che contribuiranno a trasformare nella Lega dei Comunisti, nell'Unione dei Lavoratori Tedeschi, nell'Associazione Internazionale dei Lavoratori e nella II Internazionale.

Marx e Engels sono stati gli artefici del programma dei comunisti, il Manifesto del Partito Comunista del 1848, che orienta il cammino dei proletari da allora, e con grande attualità ai nostri giorni, per rovesciare il capitalismo e far trionfare la rivoluzione comunista. Tutto il loro lavoro ideologico, la loro attività giornalistica ha avuto questo fine. Furono uomini di Partito e non c'è stato momento nella loro vita, fin dalla loro prima giovinezza, che non sia stato associato alla causa dell'emancipazione proletaria, della rivoluzione socialista..

Il loro lavoro teorico, la polemica con altre correnti - piccolo-borghesi, anarchiche, opportuniste ebbe sempre come fine quello di contribuire a chiarire il corso del Partito, non fu mai letteratura per nicchie accademiche, per il dibattito di circoli intellettuali, era lettera per l'intervento politico nella lotta di classe, per fondere il movimento operaio con il socialismo scientifico.

Vale la pena sottolineare, da quanto detto, che il marxismo è rimasto come difensore dell'indipendenza di classe contro le altre classi e sezioni. Gli ultimi capitoli del Manifesto del Partito Comunista devono esser chiariti nel senso di questa indipendenza di Classe. Il Capitolo III serve a distinguere il socialismo scientifico da altre correnti che nominalmente richiamano la definizione di socialista. Altri "socialismi" si sono aggiunti oggi al socialismo feudale, al socialismo piccolo-borghese, al "vero" socialismo, al socialismo borghese, socialismo o comunismo critico-utopico, e continuano a distinguersi dal Partito del Socialismo Scientifico non solo per la loro presunta concezione "nuovissima" ma per la loro base socio-classista alla ricerca di un altro soggetto rivoluzionario che non parte dalla contraddizione di base capitale-lavoro. Il Capitolo IV letto alla luce del momento storico nel quale fu scritto e con le considerazioni degli stessi autori non lascia posto all'imprecisione: "Esso però non cessa nemmeno un istante di sviluppare fra gli operai una coscienza quanto più è possibile chiara dell'antagonismo e dell'inimicizia esistenti fra borghesia e proletariato, affinché gli operai tedeschi siano in grado di servirsi subito delle condizioni sociali e politiche che la borghesia deve introdurre insieme col suo dominio, come di altrettante armi contro la borghesia, e affinché dopo la caduta delle classi reazionarie in Germania subito si inizi la lotta contro la borghesia stessa."

Engels e Marx, furono militanti e quadri del partito comunista, svolgevano compiti, contribuirono allo sviluppo e lottarono contro le deviazioni come a Gotha o Erfurt. E dal partito comunista passarono all'azione rivoluzionaria come nel 1848. Engels assunse di comune accordo con Marx, una volta che fu chiaro il grado di influenza che nocivamente esercitava, il compito di polemizzare risolutamente e per ognuno dei suoi volumi con Dühring, che voleva snaturalizzare il Partito.

Dopo la morte di Marx, il lavoro di Engels raddoppiò per terminare la redazione dei volumi II e III di Das Kapital e far nascere dai manoscritti di Marx su Morgan una delle opere fondamentali del marxismo che è L'Origine della famiglia, la proprietà privata e lo Stato, per organizzare la pubblicazione e riedizione di materiali che servivano all'azione politica dei lavoratori del mondo.

Engels insieme a Marx nella I Internazionale, così come individualmente nella II Internazionale, si mise in evidenza come organizzatore del Partito Mondiale della Classe Operaia. Nella sua opera tarda occupa un gran volume la corrispondenza con la dirigenza del movimento operaio di vari continenti che lo consultavano sulle questioni più urgenti che affrontavano.

V

La Classe Operaia attraverso questi due secoli dalla nascita di Engels ha sommato una lunga esperienza, sia di classe oppressa che di classe al potere, come classe trionfante e come classe sconfitta, di lotta multiforme in tutto il globo terracqueo attraverso almeno una decina di generazioni. Il capitalismo in questo tempo non ha invalidato le concezioni scientifiche di Marx e Engels, poiché il socialismo scientifico deriva dalla realtà che il capitalismo non ha abolito né abolirà la sua contraddizione di base capitale-lavoro, né ha potuto né potrà prescindere dalla classe dei proletari, né ha salvato né potrà salvare dalle sue crisi, né ha evitato né potrà evitare tutti gli effetti catastrofici delle sue aggravate contraddizioni. La realtà non ha invalidato le concezioni scientifiche di Engels, fintanto che la realtà non si ferma nel suo corso dialettico, ogni nuova scoperta della scienza ratifica il movimento generale della materia, non siamo entrati quindi nel regno dell'immutabile.

A 175 anni dalla redazione de La situazione della Classe Operaia in Inghilterra, risuonano le preoccupazioni e l'indignazione di Engels che definì un Crimine Sociale le condizioni di vita insicure e insalubri alle quali era sottomessa la classe operaia a causa della sua posizione. La profonda crisi economica attuale e la pandemia mettono all'ordine del giorno questa stessa situazione di fronte alle necessità contemporanee della classe operaia del nostro secolo. È la sua situazione a condannarla ad essere un sacrificio umano sull'altare dei profitti capitalisti, a esser moneta di scambio delle dispute inter-imperialiste, a subire comunque il confinamento di classe caricandosi sulle sue spalle - con la disperazione di morire lentamente di fame - i costi sociali per permettere al capitalismo di sopravvivere alla pandemia e alla crisi.

Il socialismo elevato a scienza che ci hanno lasciato Marx e Engels continua a essere fruibile, attuale, anche se sconosciuto alla maggior parte della nostra classe, come guida per sintetizzare la propria esperienza e intraprendere la controffensiva, in modo che partendo dalla propria realtà, dalla propria situazione, si elevi al di sopra di essa e dica "io sono", facendo nascere il nuovo mondo.

L'esempio di Engels continua a chiamarci a emulare l'unità della teoria e della pratica, così come non c'è idea senza materia, non c'è comunismo senza unire la concezione più avanzata della storia con il movimento proletario realmente esistente, non c'è comunista senza Partito Comunista. Possano queste brevi considerazioni a 200 anni dalla nascita di Engels essere qualcosa di più di una riaffermazione del carattere militante che dobbiamo raddoppiare in questi tempi.

Il marxismo-leninismo è pienamente attuale.

Proletari di tutto il mondo, unitevi.

Il Comitato Centrale del Partito Comunista del Messico


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