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La lotta di classe in Grecia e il Movimento Comunista Internazionale

Giorgos Marinos | elmachete.mx
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

04/05/2021

Intervista a Giorgos Marinos, membro dell'UP del CC del KKE, per El Machete, organo del CC del Partito Comunista del Messico (PCM)

Come si sviluppa l'offensiva dei monopoli contro i lavoratori durante la pandemia?

La borghesia in Grecia, con il governo di ND e il contributo di tutti i partiti borghesi, vede l'attuale crisi capitalista, accelerata dalla pandemia, come una opportunità per schiacciare ancora di più i diritti dei lavoratori e del popolo.

In primo luogo, l'attacco al popolo si esprime nelle misure governative per gestire la pandemia, il cui unico criterio è difendere la reddittività dei monopoli. I grandi luoghi di lavoro e mezzi di trasporto si sono trasformati in "bombe" della trasmissione del Covid-19. Il governo non ha adottato misure per rafforzare il sistema sanitario pubblico, attraverso l'assunzione stabile di personale medico e infermieristico, la creazione di nuove UTI (Unità di terapia intensiva), ecc. Al contrario, ha trasformato il sistema sanitario pubblico in un sistema per "una sola malattia", con migliaia di persone che ricorrono al settore privato e pagano caro per i problemi di salute. In un momento in cui la gente muore perché non ci sono UTI, il governo si rifiuta di requisire le cliniche e ospedali privati, come chiedono i sindacati dei lavoratori della sanità, e sovvenziona i monopoli privati della sanità con milioni di euro. La vita conferma che il settore sanitario pubblico e il settore sanitario privato non possono convivere a beneficio del popolo.

Migliaia di lavoratori son rimasti senza lavoro, con la sospensione dei Contratti Collettivi, e sopravvivono con sussidi minimi. La disoccupazione, la sottoccupazione e le forme flessibili di impiego sono cresciute, i salari e le pensioni rimangono fermi. Al contempo, il governo si prepara per sottoporre a votazione in parlamento una nuova mostruosità antioperaia che prevede l'abolizione della giornata lavorativa di 8 ore, la piena liberalizzazione dei contratti di lavoro individuali, l'aumento fino a 150 delle ore straordinarie che trasformeranno la vita di milioni di lavoratori in un inferno. In questo contesto, il governo vuole generalizzare il telelavoro, rompendo le frontiere tra il lavoro e la vita personale, familiare, aumentando il grado di sfruttamento dei lavoratori.

Questo progetto di legge è il necessario completamento del "piano nazionale di ripresa" presentato dal governo di ND, mentre le misure previste sono le "precondizioni" del recupero che il capitale e l'UE chiedono, con manodopera ancora più a basso costo, generalizzazione di nuove forme di sfruttamento e di flessibilità. L'obiettivo permanente dell'UE, della classe dominante e di tutti i partiti borghesi di recuperare i profitti è in antagonismo con le necessità sociali e popolari contemporanee.

Qual è la risposta del movimento operaio di classe in Grecia di fronte a questi fatti e di fronte alle misure repressive?

Dall'inizio della pandemia, il KKE ha adeguato il suo funzionamento e la sua azione di massa alle condizioni della pandemia, ma non ha permesso che la paura e il fatalismo prevalessero tra il popolo. I sindacati che si raggruppano nel PAME organizzano quotidianamente diverse mobilitazioni in ospedali, supermercati, nel settore turistico, ecc. Le lotte degli studenti si stanno sviluppando.

Lo scorso anno, il 1° maggio, le forze del PAME organizzarono una grande manifestazione che inviò un messaggio militante al nostro paese e a livello internazionale. Lo sciopero generale realizzato il 26 novembre 2020, su iniziativa delle forze del PAME, è stato molto importante, in difesa della Salute e dei diritti dei lavoratori.

Al contempo, la socialdemocratica SYRIZA chiede una "moratoria" delle lotte, promuove lo slogan "regoleremo i conti con il governo dopo la pandemia", mentre arriva a proporre ministeri congiunti, ossia, governo di coalizione con ND.

Il governo di ND usa la repressione, calunnia le lotte, ma il KKE e il movimento di classe hanno molta esperienza e si scontrano, rispondono con l'escalation della lotta, intensifichiamo l'impegno ideologico e politico.

Qual è l'opinione del KKE di fronte all'acuirsi della lotta interimperialista tra USA e Cina?

L'intensificazione dello scontro tra USA e Cina per la supremazia nel sistema imperialista è un elemento che caratterizza intensamente le relazioni internazionali, che, oltre allo sfondo economico, hanno un riflesso diretto a livello politico-diplomatico e militare. Gli USA hanno accusato la Cina per la pandemia, di rubare le tecnologie, di "espansionismo" ecc., mentre la Cina utilizza accordi economici e commerciali, espande l'influenza dei suoi monopoli e cerca di rompere le alleanze tradizionali degli USA.

L'intensificazione dello scontro tra le due potenze, che acquisisce un carattere globale, coesiste con relazioni economiche di alto livello (tra i due stati), cosa che dimostra che l'interdipendenza delle economie capitaliste è coerente con l'acuirsi delle contraddizioni interimperialiste. La politica di "moderare" la Cina attraverso accordi multilaterali degli USA con i paesi dell'America Centrale, Sud America e del Pacifico, che è stata seguita dai governi statunitensi prima di Trump, non ha funzionato. È stata quindi sostituita dal governo statunitense con Trump, che ha condotto una politica più dura contro la Cina, il cui nucleo strategico non dovrebbe cambiare con Biden. La classe operaia, i popoli hanno il dovere di lottare per i propri interessi, di avanzare e di non cadere sotto la bandiera di nessuna alleanza imperialista.

Quali sono le prospettive del vostro XXI Congresso e i principali temi in agenda?

Il tema centrale del XXI Congresso è rendere ancora più evidente nelle ampie forze operaie-popolari il ruolo del KKE come una forte avanguardia organizzata operaia-popolare, ideologica-politica, come portatore di nuove idee della prospettiva sociale rivoluzionaria, come risposta ai grandi problemi vitali che si sono accumulati e la cui risoluzione è urgente nel XXI secolo. Questo richiede un lavoro di direzione politica di alta qualità, una migliore formazione ideologica-politica del lavoro di tutto il Partito, dal Comitato Centrale alle Organizzazioni di Base del Partito (OBP), dal Consiglio Centrale della KNE alle sue Organizzazioni di Base.

Il nostro Partito ha accumulato una valida esperienza nel suo percorso storico, e in particolare negli ultimi 30 anni, dopo la controrivoluzione. Si è ricostruito organizzativamente, ha conquistato una strategia rivoluzionaria, ha studiato la sua storia traendo conclusioni. Ha combattuto la strategia del capitale, dell'UE e della NATO, i governi borghesi e la politica antipopolare. Abbiamo uno scontro costante con le forze dell'opportunismo e della socialdemocrazia. È all'avanguardia della lotta di classe.

Tuttavia, non è stato possibile combinare completamente lo sforzo continuo per restaurare il carattere rivoluzionario del Partito con lo studio in profondità delle questioni della direzione politica e la qualità dei legami del Partito con le forze della classe operaia, nelle nuove condizioni, in gran parte inedite. Diamo grande importanza a questi temi nel nostro XXI Congresso, in modo che il lavoro delle organizzazioni, di tutto il partito, coincida con la strategia del Partito, con le esigenze della lotta per il socialismo-comunismo.

Esaminiamo le tendenze di base nella struttura di classe della società greca, così come l'attuale stato della classe operaia, dieci anni dopo la manifestazione della precedente profonda crisi economica capitalista.

Esaminiamo la situazione del movimento sindacale, il grado di organizzazione della classe operaia nei sindacati e la sua partecipazione alla lotta di classe. Discutiamo le conclusioni delle lotte e gli sforzi per creare "fuochi" pionieri di resistenza e rivendicazione nei luoghi di lavoro. Si stanno prendendo misure per affrontare il basso livello di organizzazione nei sindacati, stiamo studiando le cause oggettive di questi problemi e debolezze soggettive, in particolare i compiti per cambiare questa situazione, per riuscire ad elevare l'organizzazione e la partecipazione della classe lavoratrice nella lotta di classe, per tutti i suoi problemi, per le sue necessità contemporanee.

Al centro delle posizioni del CC vi è il raggruppamento del movimento operaio-sindacale, il lavoro dei comunisti per il rafforzamento del PAME come polo classista, il raggruppamento di sindacati, federazioni, centri di lavoro. L'azione congiunta dei sindacati, la classe operaia con altre organizzazioni di massa, i movimenti di altri strati popolari che anch'essi soffrono l'attacco dei monopoli. L'obiettivo è costruire una alleanza sociale. Il movimento operaio, i movimenti dei lavoratori autonomi nelle città e dei contadini e la forma di espressione della loro alleanza con fini anticapitalisti-antimonopolisti, con l'azione pioniera delle forze del KKE in condizioni non rivoluzionarie, sono il "modello" per la formazione del fronte operaio-popolare in condizioni rivoluzionarie.

Qual è l'opinione del KKE sui compiti attuali del movimento comunista internazionale?

Il processo di raggruppamento del Movimento Comunista Internazionale (MCI), che si trova in profonda crisi e soffre un grave attacco ideologico e politico da parte delle forze che sostengono il sistema capitalista, è un compito permanente e stabile del nostro partito che deriva dal carattere internazionale della lotta di classe.

In queste condizioni in cui gli stati borghesi intensificano le misure legislative e repressive contro i comunisti, il nostro Partito ha preso iniziative per il raggruppamento rivoluzionario del MCI, in coordinamento con altri PC, come il Partito Comunista del Messico (PCM).

Apprezziamo enormemente le relazioni del KKE con il PCM, la nostra cooperazione nella Rivista Comunista Internazionale e in molte altre aree.

Di particolare importanza è il fatto che si stanno formando una serie di PC, anche se in alcuni casi vi sono degli arretramenti, che hanno cercato, attraverso molte difficoltà, di correggere la loro strategia, proclamare il carattere socialista della rivoluzione e cercano di superare la vecchia strategia delle tappe nel capitalismo, che dominava nel MCI.

Le cause della ritirata del MCI sono molte profonde, da un lato, a causa del rovesciamento controrivoluzionario del socialismo, e dall'altro, a causa della grande integrazione di lungo periodo dei PC nel sistema politico borghese.

Al contempo, tuttavia, le impasse del capitalismo, di tutte le sue forme di gestione, preparano oggettivamente il terreno per lo sviluppo del movimento operaio e comunista. Nelle attuali circostanze, il nostro Partito, mentre solidarizza con ogni Partito Comunista e Operaio che viene perseguitato, pone il tema del raggruppamento ideologico e politico del MCI, attraverso il rafforzamento dell'azione congiunta dei Partiti Comunisti che:

- Difendono il marxismo-leninismo e l'internazionalismo proletario, la necessità di formare un polo corrispondente.

- Difendono la prospettiva rivoluzionaria, si scontrano con le forze dell'opportunismo e il riformismo, rifiutano la gestione di "centrosinistra" del capitalismo e qualsiasi altra variante della strategia delle tappe.

- Difendono le leggi della rivoluzione e costruzione socialista, riconoscono la costruzione socialista del XX secolo e al contempo cercano di investigare, di rendersi conto dei problemi ed errori, apprendere lezioni.

- Hanno un fronte ideologico chiaro contro i concetti errati sull'imperialismo, in particolare quelli che separano l'aggressione militare dal contenuto economico dell'imperialismo, con il risultato che non si contrappongono a tutte le alleanze imperialiste.

- Sviluppano legami con la classe operaia, sono attivi nel movimento sindacale, cercando di integrare la lotta per i diritti della classe operaia e gli strati popolari in una strategia rivoluzionaria contemporanea per il potere operaio.


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