www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 12-06-21 - n. 793

Dichiarazione della Segretaria della ICE sulla "crescita verde" e l'ambiente: lo sviluppo basato sul profitto e la protezione dell'ambiente sono incompatibili

Iniziativa Comunista Europea | initiative-cwpe.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

05/06/2021

I popoli hanno oggi di fronte costantemente il fardello dell'ambiente e del clima che genereranno enormi conseguenze per l'umanità nelle generazioni a venire. Tuttavia, i vari accordi intercapitalisti, come l'accordo di Parigi del 2016 sul riscaldamento globale, riflettono i bisogni e gli obiettivi del capitalismo, non dei lavoratori. L'UE e i suoi governi promuovono la propria agenda del cosiddetto sviluppo verde come soluzione alla crisi capitalista. Il cosiddetto "Emission Trading" evidenzia il cinismo dei capitalisti e enta di legittimare l'inquinamento pagato dai gruppi imprenditoriali per continuare a inquinare, aggravando tutti gli effetti nocivi sull'ambiente.

Il capitalismo finanzia la cosiddetta "crescita verde" con enormi somme di denaro sottratte ai lavoratori e raccolte nel "Recovery Fund" e nel "Just Transition Fund" dell'UE che vengono utilizzati per una ristrutturazione della produzione in modo presunto eco-compatibile, mentre l'obiettivo dei monopoli è quello di integrare le nuove tecnologie nella produzione basata sui soli criteri dei loro profitti e dell'intensità dello sfruttamento dei lavoratori, cercando allo stesso tempo di disorientarli e manipolarli. La pratica ha dimostrato che il sistema capitalista è responsabile dello sfruttamento dei lavoratori, della povertà, della disoccupazione e di altri peggioramenti delle condizioni di vita al fine di ottenere incessantemente un profitto. Lo sviluppo capitalistico basato sul profitto porta alla distruzione dell'ambiente naturale e delle sue risorse, distorcendo quella che è considerata la qualità della vita.

Inoltre, il capitalismo invoca la responsabilità individuale per la protezione dell'ambiente. Il consumo "ecologico" diventa un altro onere per i lavoratori in una già faticosa vita quotidiana, aumentando le cosidette tasse e imposte "verdi". In realtà, anche la produzione più "verde" - come la cosiddetta "economia digitale" - mette in vendita un certo tipo di merce e i lavoratori sono spinti con ogni mezzo ad acquistarla, anche ad un prezzo superiore.

Il socialismo, con l'economia pianificata centralizzata e il criterio della soddisfazione dei bisogni popolari, fornisce ai lavoratori il potere e le possibilità pratiche per la protezione dell'ambiente.

L'Iniziativa Comunista dei Partiti Comunisti e Operai sottolinea che solo il socialismo - un socialismo che deve assumersi la responsabilità di fermare la devastazione del nostro mondo, di costruire un'economia che sia veramente a favore della protezione ambientale - può dare ai lavoratori del mondo la possibilità di creare una vita sostenibile e sana.

I partiti comunisti hanno il compito di contestualizzare questa coscienza e la preoccupazione delle persone per la crescente distruzione ambientale e di collegarla alla lotta contro i monopoli, il capitalismo e la necessità di rovesciarlo.

Lottiamo per una società socialista, dove il potere sarà nelle mani della classe operaia e l'economia pianificata opererà sulla base di una produzione in costante espansione con il rispetto e la protezione dell'ambiente, per gli interessi e la soddisfazione dei bisogni dei lavoratori e dei popoli, e non del profitto a spese della vita e della salute dei popoli e delle future generazioni.

L'Iniziativa Comunista Europea saluta la lotta dei lavoratori d'Europa per:

- Progetti anti-alluvioni, anti-sismici e anti-incendio.
- La protezione delle foreste e della falda acquifera, contro la privatizzazione e la commercializzazione dell'acqua.
- Contro il cambiamento dell'uso del suolo.
- Contro la distruzione dell'ambiente naturale installando turbine eoliche e pannelli solari.
- Contro l'incenerimento dei rifiuti cancerogeni (CDR-SRF) e altri combustibili pericolosi "alternativi", come il coke di petrolio.
- Contro le nuove tasse "ambientali".
- Contro la commercializzazione di coste e spiagge.


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