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IMCWP 2021: Contributo del Partito Comunista del Belgio

Partito Comunista del Belgio (PCB) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10-11/12/2021

Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai 2021 in teleconferenza straordinaria

sul tema: "Gli sviluppi economici, politici e militari internazionali. L'esperienza di lotta dei Partiti Comunisti e Operai e dei popoli. Solidarietà con Cuba, con il popolo palestinese e con tutti i popoli che lottano contro le sanzioni, le macchinazioni e l'aggressione imperialista".

* * *

Cari compagni,

Innanzitutto desideriamo ringraziare il Partito Comunista di Grecia e il Partito Comunista di Turchia per aver organizzato questa teleconferenza che riunisce i Partiti Comunisti e Operai di tutto il mondo nel contesto particolarmente difficile della pandemia intorno al tema «Sviluppi economici, politici e militari internazionali. Esperienze di lotta dei Partiti Comunisti e Operai e dei popoli. Solidarietà con Cuba, i palestinesi e tutti i popoli in lotta contro le sanzioni, le macchinazioni e le aggressioni imperialiste».

Questa teleconferenza giunge nell'anno in cui celebriamo il centenario della fondazione del Partito Comunista del Belgio, avvenuta nel settembre 1921. Purtroppo abbiamo dovuto rimandare la commemorazione a causa delle misure anti-Covid decise dal governo. A tale riguardo, cogliamo l'occasione per ringraziare tutti i partiti fratelli della Conferenza Mondiale che hanno inviato i loro auguri al nostro partito per il suo centenario. Per noi, questo ha rappresentato una prova della vitalità dell'internazionalismo proletario, che porta avanti la gloriosa eredità della III Internazionale.

Il nostro partito nacque proprio in seguito alla fusione, avvenuta su richiesta del Comintern, di due partiti comunisti che avevano rifiutato il social-sciovinismo della II Internazionale e la partecipazione all'Unione Sacra e ai governi che avevano provocato la prima grande guerra imperialista. Al nostro ultimo congresso abbiamo rotto con il riformismo e l'opportunismo che avevano contagiato il nostro partito e abbiamo posto le basi per un ritorno agli elementi fondamentali del congresso di fusione del 1921, che definì il percorso per l'organizzazione della lotta per il socialismo-comunismo.

Per questo la teleconferenza di oggi è così importante per condividere informazioni sulle nostre lotte, per farle convergere e per rafforzare il movimento comunista internazionale su basi rivoluzionarie ispirate ai principi del marxismo-leninismo. Sotto tale aspetto, è importante per le nostre lotte ricordare che l'imperialismo è un concetto leninista, in primo luogo di natura economica, che in ultima analisi conduce alla guerra.

Perciò i comunisti devono rimanere saldi nella loro analisi e nella loro lotta, rifiutandosi di scegliere tra i blocchi imperialisti che si vanno ricomponendo a livello mondiale. È stato sulla base di queste posizioni che ci siamo opposti alla principale minaccia ai popoli e alla pace, l'imperialismo degli Stati Uniti, manifestando contro il vertice NATO a Bruxelles lo scorso giugno. Questo era tanto più importante in quanto il Belgio è un fedele alleato e svolge un ruolo attivo nella coalizione atlantista, specie in Afghanistan.

Abbiamo incessantemente denunciato la partecipazione del Belgio e chiesto il suo ritiro da tutte le coalizioni imperialiste di cui fa parte, che si tratti della NATO, dell'Unione Europea o della Francia, per la quale il Belgio svolge un ruolo ausiliario in Mali. Lottiamo inoltre contro le mire imperialiste del Belgio stesso, in particolare nella Repubblica Democratica del Congo. Continuiamo a opporci all'acquisto degli F-35 da parte dello Stato belga, che sta tentando di difendere la propria posizione nella gerarchia imperialista proponendosi come arbitro tra le grandi potenze - il Belgio ha infatti scelto Lockheed Martin preferendola a Dassault. Infine, durante le nostre campagne e le iniziative attuate dal movimento belga per la pace, abbiamo sempre coniugato la difesa della pace con la necessità del socialismo.

È stato con la medesima determinazione che ci siamo schierati a fianco dei sudanesi in Belgio che manifestavano contro il colpo di Stato attuato nel loro Paese, che ha smascherato la ricomposizione e le contraddizioni inter-imperialiste. Il nostro partito ha svolto un grande lavoro con i sudanesi in Belgio a sostegno della loro lotta contro il colpo di Stato e in difesa dei loro diritti nel nostro Paese. Desideriamo esprimere la nostra solidarietà con la lotta del Partito Comunista Sudanese.

Parallelamente, appoggiamo l'eroica resistenza e la lotta del popolo palestinese per la liberazione del suo Paese dall'oppressione e dalla colonizzazione dello Stato sionista e per la costruzione di un unico Stato palestinese.

Un altro popolo, che ha imboccato la via dello sviluppo socialista da sessant'anni e che rappresenta un esempio per i giovani e per i rivoluzionari di tutto il mondo, merita la nostra piena solidarietà. Da sessant'anni Cuba resiste a tutti i tentativi e le macchinazioni dell'imperialismo USA di rovesciare il governo socialista e la dirigenza del Paese che ha portato all'emancipazione di un intero popolo. Rendiamo omaggio al popolo cubano e al suo partito, il Partito Comunista di Cuba, che difende le conquiste della Rivoluzione nello sviluppo della democrazia popolare, in relazione all'istruzione, alla lotta contro l'analfabetismo e alla qualità della vita.

Desideriamo inoltre rendere omaggio all'internazionalismo proletario di cui Cuba ha dato prova nei suoi sforzi miranti ad alleviare le sofferenze dei popoli del mondo offrendo il suo aiuto e la sua eccellenza medica attraverso le Brigate Henry Reeves. Sotto questo aspetto, facciamo il massimo affidamento possibile sui progressi tecnologici e medici offerti da Cuba nella lotta contro la pandemia di Covid-19 attraverso lo sviluppo dei suoi vaccini. Chiediamo la fine immediata del blocco imposto dagli Stati Uniti e abbiamo manifestato in diverse città, anche di recente e insieme ai sindacati progressisti, per la fine del blocco e contro il rifiuto di due banche con sede in Belgio di trasferire denaro a Cuba.

Compagni, viviamo la pandemia di Covid-19 da ormai due anni, durante i quali abbiamo potuto vedere come le decisioni e le politiche dei governi borghesi non tutelino la salute e non servano gli interessi della popolazione e dei giovani, bensì quelli dei monopoli, in particolare dell'industria farmaceutica, e i loro profitti. La crisi sanitaria ha quindi dimostrato ciò che abbiamo sempre denunciato, e cioè i ripetuti attacchi al sistema sanitario pubblico indebolito da decenni di austerità e privatizzazioni. Allo stesso tempo, abbiamo avuto modo di esprimere la nostra posizione sulla necessità di un'unica sanità pubblica e nazionale.

La crisi ha inoltre dimostrato sino a che punto i governi siano assoggettati ai monopoli e alla competizione tra questi, che li ha indotti a rifiutare: 1) l'abolizione dei brevetti sui vaccini, per cui abbiamo manifestato e continuiamo a manifestare insieme a molti Partiti Comunisti e Operai fratelli; 2) alcuni vaccini prodotti dalla Repubblica Popolare Cinese, dalla Repubblica Federale Russa e da Cuba, allo scopo di difendere gli interessi dei monopoli occidentali; 3) la nazionalizzazione della produzione dei vaccini, nonostante molti di essi vengano prodotti in Belgio.

Di fronte a queste realtà, è difficile sostenere che sia in atto una dittatura sanitaria, come alcuni hanno tentato di affermare negli ultimi mesi. Siamo invece di fronte alla manifestazione sempre più autoritaria e repressiva della dittatura del capitale. Per questo in Belgio e in molti altri Paesi i governi hanno messo in atto misure che non rispondono ad alcun obiettivo sanitario, come il divieto o la limitazione delle manifestazioni durante i primi lockdown o l'introduzione del coprifuoco, contro il quale abbiamo lottato in diverse manifestazioni.

Queste misure mirano soltanto a fiaccare la collera popolare montante in un periodo in cui le conseguenze della crisi di sovrapproduzione - posticipate ma anche amplificate dalla gestione criminale della pandemia - si fanno sentire con durezza nella classe operaia. Questa crisi di sovrapproduzione permette al capitale di sferrare un'offensiva generale e globale contro i diritti dei lavoratori: pensioni, stipendi, flessibilità, licenziamenti di massa, disoccupazione di massa, precarietà, povertà...

Pur avendo subito una scissione riformista e opportunista di destra da parte di coloro che hanno respinto le tesi del nostro ultimo congresso, il nostro compito immediato è il rafforzamento del partito, attraverso lo sviluppo e il consolidamento della coscienza di classe, l'attività nell'ambito delle organizzazioni sindacali per un sindacalismo di classe e rivoluzionario senza alcuna concessione ai padroni, il riferimento alle posizioni della Federazione Sindacale Mondiale e la costruzione di un fronte di classe nella base che smascheri le posizioni opportuniste e riformiste. Così, in tutte le lotte, in particolare nei settori della logistica e siderurgico, operiamo allo scopo di ampliare la nostra azione costruendo legami a livello internazionale che rispondano all'offensiva globale del capitale.

Compagni, siamo convinti che questa conferenza sarà utile per rafforzare le posizioni rivoluzionarie nell'ambito del movimento comunista internazionale e la cooperazione tra i nostri partiti.

Viva l'internazionalismo proletario,
Viva la cooperazione tra i popoli,
Viva il movimento comunista internazionale,
Viva il marxismo-leninismo.
Lavoratori di tutto il mondo, unitevi!


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