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IMCWP 2021: Contributo del Partito Comunista Brasiliano

Partito Comunista Brasiliano (PCB) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10-11/12/2021

Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai 2021 in teleconferenza straordinaria

sul tema: "Gli sviluppi economici, politici e militari internazionali. L'esperienza di lotta dei Partiti Comunisti e Operai e dei popoli. Solidarietà con Cuba, con il popolo palestinese e con tutti i popoli che lottano contro le sanzioni, le macchinazioni e l'aggressione imperialista".

* * *

Cari compagni, vi porgiamo il saluto fraterno e rivoluzionario del Partito Comunista Brasiliano, che l'anno prossimo celebrerà il suo centesimo anniversario. Recentemente abbiamo tenuto con successo il nostro XVI Congresso. Il PCB è presente in tutto il Paese e nelle lotte nei lavoratori e dei giovani.

Le contraddizioni e la crisi del capitalismo si sono approfondite sempre più e colpiscono ogni ambito della vita sociale. Il grande capitale e i suoi rappresentanti istituzionali cercano di superare la crisi distruggendo i diritti e le tutele dei lavoratori, tagliando i salari, attuando licenziamenti di massa, devastando l'ambiente, restringendo le libertà democratiche e aggredendo le finanze pubbliche allo scopo di recuperare i loro tassi di profitto.

Il modo di produzione capitalista si sta esaurendo e rappresenta una grave minaccia per l'esistenza stessa dell'umanità. La concentrazione della ricchezza, la mercificazione della vita, la guerra contro i popoli che non accettano le imposizioni dell'imperialismo, l'espansione della barbarie e della povertà si sono intensificate. È sempre più evidente che le trasformazioni necessarie per superare questa situazione non possono essere attuate nell'ambito del capitalismo. L'unico modo per invertire questa tendenza è costruire il socialismo.

I governi della conciliazione di classe, in un mondo in cui la borghesia di ciascun Paese è direttamente collegata al capitale internazionale, tendono a fallire perché incapaci di introdurre cambiamenti sostanziali nella proprietà dei mezzi di produzione e nel modo in cui il potere viene esercitato per mobilitare le masse al fine di rompere con il capitalismo. Quando cessano di essere utili al capitale vengono messi da parte. Le riforme e le conquiste progressiste hanno un chiaro limite imposto dal dominio borghese. Molti partiti di sinistra che hanno stretto alleanze con la borghesia sono stati cooptati nel progetto borghese, trasformandosi in strumenti per la tutela dell'ordine - come è avvenuto con i governi riformisti e progressisti dell'America Latina.

Viviamo ancora sotto gli effetti della pandemia di Covid-19, che ha causato milioni di morti in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi periferici e negli strati sociali più poveri. La crisi generata dalla pandemia ha messo in evidenza la superiorità del socialismo - come dimostra l'esempio di Cuba che, malgrado il blocco economico imposto dagli Stati Uniti, ha sconfitto il Coronavirus e ha dato prova della sua forte solidarietà internazionalista inviando personale medico perfino in Paesi sviluppati.

L'economia brasiliana è oligopolistica e dominata da grandi gruppi economici internazionali. La crisi brasiliana è parte della crisi sistemica globale, e mostra inoltre le caratteristiche specifiche di un Paese periferico con un'economia subordinata alle principali centrali del capitalismo.

Il governo Bolsonaro ha negato l'esistenza della pandemia e non ha preso in tempo le misure necessarie, causando oltre 617.000 morti e oltre 22 milioni di persone contagiate, e non ha risposto alle richieste di tutela del reddito minimo e dell'occupazione per la maggioranza della popolazione, provocando una situazione di disoccupazione, fame e disperazione. Bolsonaro ha portato alle estreme conseguenze la linea ultra-liberista, promuovendo la cancellazione dei diritti dei lavoratori, distruggendo la scuola e la scienza, privatizzando imprese pubbliche, favorendo la devastazione dell'ambiente a vantaggio della grande impresa. Bolsonaro ha fomentato le azioni dei gruppi fascisti nelle piazze e sui social network, promuovendo attacchi misogini, razzisti e omofobi, e ha tentato di intimidire i movimenti dei lavoratori e le lotte popolari, i partiti e le organizzazioni di sinistra e in particolare i comunisti, limitando le libertà democratiche.

All'inizio del 2020 Bolsonaro ha ricattato il Paese minacciando un colpo di Stato, promuovendo manifestazioni fasciste e negando la pandemia. Il governo ha ritardato l'acquisto dei vaccini. Ma il rapido deterioramento delle condizioni di vita, la presa d'atto sempre più diffusa della gravità della pandemia e la successiva diffusione della vaccinazione hanno permesso alla popolazione di scendere nuovamente in piazza nel maggio 2021.

La borghesia brasiliana resta unita nella difesa dei propri interessi. Il suo programma politico è stato portato avanti dal Congresso. Tutto induce a ritenere che essa abbia deciso di mantenere al potere Bolsonaro sino alla scadenza del suo mandato nel 2022, anche di fronte al fallimento del suo governo che è stato ormai abbandonato da settori imprenditoriali, classi medie e settori popolari.

Il PCB ha promosso e guidato manifestazioni di piazza insieme ad altri partiti di sinistra nell'ambito della campagna «Abbasso Bolsonaro e Mourão», che ha portato migliaia di persone in piazza in centinaia di città brasiliane incarnando la crescente insoddisfazione della maggioranza della popolazione brasiliana, che ha costretto alcuni settori riformisti ad aderire alle mobilitazioni. Il PCB, a differenza di alcune forze socialdemocratiche e perfino di sinistra che scommettono sulle elezioni del 2022, assegna la priorità alle azioni di piazza.

Non si deve sottovalutare il governo Bolsonaro, che gode ancora del sostegno di vari settori delle classi dominanti, di parti rilevanti delle classi medie e dei settori popolari mobilitati da leader di gruppi evangelici, gruppi criminali e settori delle forze armate e della polizia militare. Anche dopo un'eventuale caduta di Bolsonaro, il «bolsonarismo» continuerà a esistere sotto forma di agglomerazione di gruppi conservatori, negazionisti, oscurantisti, fascisti e di altro genere.

Il PCB è consapevole che le lotte per la rivoluzione brasiliana devono unificarsi nel Blocco Rivoluzionario del Proletariato, una struttura anti-egemonica che fronteggi il capitale. Le lotte contro lo sfruttamento e per i diritti sociali sono fondamentalmente lotte anticapitaliste e anti-imperialiste che si scontrano con la logica del mercato. Ci impegniamo in queste lotte in unità di azione con altre forze che si oppongono alle politiche neoliberali, in difesa delle libertà democratiche e contro il fascismo, e costruiamo un fronte sociale e politico rivoluzionario e di classe, incentrato sui lavoratori, sui giovani e sui movimenti popolari.

Lavoriamo per l'organizzazione di un Incontro Nazionale della Classe Operaia con un programma di lotta. Partecipiamo a tutte le esperienze unitarie di lotta, e in particolare al Forum Sindacale, Popolare e Giovanile per i Diritti e le Libertà Democratiche, per la riorganizzazione della nostra classe. Partecipiamo alle elezioni perché esse rappresentano un fronte importante per la lotta di classe, malgrado le attuali difficoltà imposte ai partiti rivoluzionari dal potere economico e dalla legislazione elettorale sempre più restrittiva. Il PCB conserva la propria indipendenza politica e di classe e non parteciperà a governi legati al capitale.

Il PCB attua iniziative di solidarietà con tutti i popoli del mondo aggrediti dall'imperialismo e dal fascismo, in particolare con i popoli cubano e palestinese, la cui resistenza al sabotaggio imperialista ha offerto un esempio a tutti i rivoluzionari del mondo. Siamo consapevole dell'importanza dei progressi nella costruzione del movimento comunista internazionale, da attuare mediante il rafforzamento del campo rivoluzionario, la creazione e il potenziamento degli strumenti e delle forme delle iniziative unitarie contro il capitalismo internazionale, l'unificazione delle lotte della classe operaia mondiale per la costruzione della Rivoluzione Socialista in tutti i Paesi.

Viva il socialismo!
Viva l'internazionalismo proletario!


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