www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 18-01-22 - n. 813

IMCWP 2021: Contributo del Partito Comunista del Venezuela

Partito Comunista del Venezuela (PCV) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10-11/12/2021

Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai 2021 in teleconferenza straordinaria

sul tema: "Gli sviluppi economici, politici e militari internazionali. L'esperienza di lotta dei Partiti Comunisti e Operai e dei popoli. Solidarietà con Cuba, con il popolo palestinese e con tutti i popoli che lottano contro le sanzioni, le macchinazioni e l'aggressione imperialista".

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Stimati Compagne e Compagni

Un saluto rivoluzionario dal Partito Comunista del Venezuela a tutti i partiti presenti, e in particolare un ringraziamento ai Partiti Comunisti di Grecia e di Turchia per aver organizzato questa edizione virtuale dell'Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai.

La situazione di pandemia non ci ha naturalmente permesso di realizzare in presenza la 22ª edizione dell'Incontro, ma i complessi sviluppi della lotta di classe a livello mondiale ci obbliga a incontrarci in forma virtuale per condividere analisi, esperienze e programmi di lotta, allo scopo di elaborare strategie e azioni contro l'offensiva del capitale monopolista globale ai danni dei diritti dei lavoratori.

Noi del PCV siamo persuasi che dinanzi alla strategia di dominazione mondiale dell'imperialismo dobbiamo rafforzare la capacità di azione unitaria e articolata dei lavoratori del mondo e dei loro partiti d'avanguardia. Riteniamo che l'Incontro Internazionale svolga un ruolo chiave in questo processo indispensabile di unificazione delle lotte dei lavoratori di tutto il mondo.

Innanzitutto desideriamo esprimere la nostra solidarietà al popolo e al Partito Comunista di Cuba dinanzi ai nuovi attacchi imperialisti. Leviamo la nostra voce a favore della fine del blocco criminale e per la cessazione del costante assedio ai danni del popolo cubano. Contemporaneamente, desideriamo esprimere il nostro messaggio di solidarietà al popolo palestinese. Noi comuniste e comunisti del Venezuela ci schieriamo al loro fianco nella loro giusta rivendicazione della fine dell'occupazione israeliana, per il ritorno dei profughi nelle loro terre e per la liberazione dei combattenti per la nobile causa del popolo palestinese. Tra questi ultimi, il PCV continua a richiedere la libertà e il rimpatrio del combattente venezuelano per la causa palestinese compagno Ilich Ramírez Sánchez, prigioniero del sionismo e dell'imperialismo francese.

La situazione internazionale è segnata dall'avanzare di una profonda crisi del sistema capitalista mondiale, nel cui contesto la pandemia ha fatto da catalizzatore. I governi capitalisti, come sempre, si affrettano ad attuare gigantesche iniezioni finanziarie allo scopo di salvare i capitali privati, facendo gravare sulle spalle dei lavoratori le terribili conseguenze della crisi. Con l'aumento della disoccupazione, della precarietà e della flessibilità sul lavoro, il crollo dei salari, i tagli alla spesa pubblica e l'aumento dei prezzi dei servizi essenziali, è come se gli operai di tutto il mondo stessero pagando il conto del disastro economico provocato dai capitalisti.

Sul piano delle relazioni internazionali, la crisi inasprisce le tensioni tra le nazioni, i conflitti armati locali e regionali, il militarismo, le ingerenze e le aggressioni imperialiste contro i popoli. L'imperialismo degli Stati Uniti e dei suoi sodali della NATO intensifica lo schieramento delle sue forze militari rivolte soprattutto contro la Cina e la Russia nel feroce conflitto per l'egemonia globale.

L'imperialismo statunitense ha ottenuto importanti successi strategici e tattici, ricomponendo parzialmente a favore delle sue politiche i rapporti di forza in America Latina e nei Caraibi, indebolendo il procedere delle riforme progressiste, conservando le sue basi militari in vari Paesi della regione e promuovendo l'integrazione della Colombia nella NATO.

Riguardo alla realtà della lotta di classe in Venezuela, dobbiamo affermare che il governo di Nicolas Maduro ha compiuto una decisa svolta a destra nelle sue politiche. Il governo e l'opposizione di destra si sono accordati per l'attuazione di un programma di ristrutturazione economica di segno neoliberale, che comprende: politica di congelamento dei salari, ritorno alla flessibilità nel lavoro, riduzioni salariali, ri-privatizzazione delle imprese nazionalizzate e privatizzazione di imprese pubbliche, riduzione del carico fiscale sui capitali, dollarizzazione dell'economia, ritorno della politica di apertura e cessione del settore petrolifero al capitale privato, nazionale e straniero.

In questa fase, il governo è alla testa di un'offensiva che mira a imporre in modo incostituzionale un pacchetto di leggi e riforme che aspirano ad attirare capitali offrendo garanzie anti-operaie e anti-nazionali, come nel caso delle Zone Economiche Speciali e della riforma della legge sugli idrocarburi.

Mentre il patto stretto al tavolo delle trattative tra il governo e i rappresentanti della borghesia monopolista e filo-imperialista procede sempre più rapidamente a cancellare le conquiste politiche e sociali ottenute dal popolo venezuelano nel contesto del processo bolivariano guidato dal presidente Hugo Chávez, sono la classe lavoratrice e il popolo del Venezuela in generale a pagare le conseguenze della crisi e delle misure coercitive, unilaterali e illegali dell'imperialismo.

L'involuzione liberista del governo del Venezuela è evidenziata inoltre dall'aumento dell'azione repressiva dello Stato contro le lotte operaie e contadine che si oppongono all'applicazione della ristrutturazione economica. Le lotte popolari, contadine, delle lavoratrici e dei lavoratori vengono criminalizzate e represse sul piano giudiziario, al punto che le detenzioni illegali di lavoratori e militanti contadini sono in aumento.

Oggi il Partito Comunista del Venezuela chiede la liberazione immediata dei 19 lavoratori ingiustamente e illegalmente detenuti nelle carceri venezuelane, oltre alla cessazione della persecuzione giudiziaria subita da oltre 150 lavoratori in tutto il Paese, colpevoli soltanto di aver lottato per le loro rivendicazioni o di aver denunciato la corruzione dei dirigenti delle imprese pubbliche.

Apprezzeremmo molto se i partiti comunisti e operai di tutto il mondo si unissero a questa campagna di solidarietà proletaria, per ottenere la libertà delle lavoratrici e dei lavoratori ingiustamente detenuti e per la fine della persecuzione giudiziaria delle lotte operaie e contadine in Venezuela.

Di fronte al patto borghese, il Partito Comunista del Venezuela ha promosso un processo di riorganizzazione delle forze politiche e sociali rivoluzionarie. L'Alternativa Popolare Rivoluzionaria è un'espressione di questo sforzo di costruzione di un polo per la ricomposizione delle forze operaie, contadine, locali e popolari, al fine di organizzare l'offensiva popolare contro la ristrutturazione liberista e raccogliere le forze in vista della conquista di una via d'uscita rivoluzionaria dalla crisi.

Il governo e la reazione tentano di impedire che il popolo lavoratore costruisca un'alternativa al programma del patto borghese: di qui la censura applicata rigidamente contro il deputato del PCV in parlamento e, nelle recenti elezioni regionali, l'uso arbitrario del potere istituzionale allo scopo di limitare i diritti democratici ed elettorali della classe lavoratrice e dei settori popolari.

Pochi giorni fa, durante le procedure di registrazione delle candidature per le elezioni del governatore dello Stato di Barinas, le autorità hanno nuovamente attaccato i diritti del PCV, escludendo il nostro candidato dopo la conclusione della procedura di registrazione. E ora ci negano il diritto di attuare una sostituzione in modo da poter formalizzare la nostra partecipazione - il che dimostra definitivamente che il fine di questa manovra illegale è escludere il PCV dalla competizione elettorale. Riteniamo che il movimento comunista internazionale debba pronunciarsi su questi pericolosi sviluppi in corso in Venezuela, che segnalano un'escalation negli attacchi anticomunisti.

Per finire, desideriamo ringraziare i Partiti Comunisti e Operai di tutto il mondo per la loro costante solidarietà verso il popolo venezuelano e la loro tenace lotta contro le aggressioni imperialiste ai danni del nostro Paese. Siamo inoltre profondamente riconoscenti per le dimostrazioni di solidarietà proletaria verso il nostro Partito e le lotte condotte dalla classe operaia contro l'offensiva neoliberista del patto tra governo e i settori della destra filo-imperialista.

Viva l'internazionalismo proletario!


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