www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 25-02-22 - n. 819

Dichiarazione Congiunta dei Partiti Comunisti e Operai: No alla guerra imperialista in Ucraina!

Firmatari in calce | solidnet.org
Traduzione da frontecomunista.it

25/02/2022

È necessaria una lotta indipendente contro i monopoli e le classi borghesi, per il rovesciamento del capitalismo, per il rafforzamento della lotta di classe contro la guerra imperialista, per il socialismo!

1. I partiti comunisti e operai che sottoscrivono questa dichiarazione congiunta si oppongono al conflitto imperialista in Ucraina, che costituisce una delle conseguenze della tragica situazione dei popoli formatasi dopo il rovesciamento del socialismo e la dissoluzione dell'Unione Sovietica. Sia le forze borghesi che quelle opportuniste, che per anni hanno combattuto contro l'URSS e recentemente hanno celebrato il 30° anniversario della sua dissoluzione, tacendo il fatto che la restaurazione del capitalismo ha significato lo smantellamento delle storiche conquiste operaie e popolari e ha riportato i popoli dell'URSS all'epoca dello sfruttamento di classe e delle guerre imperialiste, sono completamente smascherate.

2. Gli sviluppi in Ucraina, che hanno luogo nel quadro del capitalismo monopolistico, sono legati ai piani di USA, NATO e UE e al loro intervento nella regione nel contesto della loro feroce competizione con la Russia capitalista per il controllo dei mercati, delle materie prime e delle reti di trasporto del paese. Questi propositi sono nascosti dalle potenze imperialiste, che sono in conflitto promuovendo i propri pretesti come la "difesa della democrazia", l'"autodifesa", e il diritto di "scegliere le proprie alleanze", il rispetto dei principi dell'ONU o dell'OSCE, o il presunto "fascismo", mentre separano deliberatamente il fascismo dal sistema capitalista che lo genera e lo utilizza.

3. Denunciamo l'attività delle forze fasciste e nazionaliste in Ucraina, l'anticomunismo e la persecuzione dei comunisti, la discriminazione della popolazione di lingua russa, gli attacchi armati del governo ucraino contro la popolazione del Donbass. Condanniamo l'utilizzo delle forze politiche reazionarie dell'Ucraina, compresi i gruppi fascisti, da parte delle potenze euro-atlantiche per la realizzazione dei loro piani. Inoltre, la retorica anticomunista contro Lenin, i bolscevichi e l'Unione Sovietica a cui la leadership russa ricorre per giustificare i propri piani strategici nella regione, è inaccettabile. Tuttavia, nulla può offuscare l'enorme contributo del socialismo in Unione Sovietica, che era un'unione plurinazionale di repubbliche socialiste eguali.

4. La decisione della Federazione Russa di riconoscere inizialmente l'"indipendenza" delle cosiddette "Repubbliche popolari" nel Donbass e poi di procedere a un intervento militare, che si sta svolgendo con il pretesto dell'"autodifesa" della Russia, della "smilitarizzazione" e della "defascistizzazione" dell'Ucraina, non è stata presa per proteggere il popolo della regione o la pace ma per promuovere gli interessi dei monopoli russi nel territorio ucraino e la loro feroce concorrenza con i monopoli occidentali. Esprimiamo la nostra solidarietà ai comunisti e ai popoli della Russia e dell'Ucraina e siamo al loro fianco per rafforzare la lotta contro il nazionalismo, che è favorito da ogni borghesia. I popoli di entrambi i paesi, che vivevano in pace e prosperavano insieme nel quadro dell'URSS, così come tutti gli altri popoli non hanno alcun interesse a schierarsi con l'uno o l'altro imperialista o alleanza che serve gli interessi dei monopoli.

5. Evidenziamo che le illusioni promosse dalle forze borghesi che sostengono che ci potrebbe essere una "migliore architettura di sicurezza" in Europa con l'intervento dell'UE, una NATO "senza piani militari e sistemi d'arma aggressivi nel suo territorio", una "UE a favore della pace", o un "mondo multipolare pacifico", ecc. sono altamente pericolosi. Tutte queste ipotesi non hanno nulla a che fare con la realtà e sono fuorvianti per la lotta anticapitalista e antimperialista, in quanto tentano di coltivare la percezione che possa esistere un "imperialismo pacifico". Tuttavia, la verità è che la NATO e l'UE, come ogni unione transnazionale capitalista, sono alleanze predatorie di natura profondamente reazionaria che non possono diventare a favore dei popoli e continueranno ad agire contro i diritti dei lavoratori e dei popoli; e che il capitalismo va di pari passo con le guerre imperialiste.

6. Invitiamo i popoli dei paesi i cui governi sono coinvolti negli sviluppi, soprattutto attraverso la NATO e l'UE ma anche la Russia, a lottare contro la propaganda delle forze borghesi che attirano i popoli nel tritacarne della guerra imperialista usando vari falsi pretesti. A esigere la chiusura delle basi militari, il ritorno a casa delle truppe dalle missioni all'estero e a rafforzare la lotta per il disimpegno dei paesi dai piani e dalle alleanze imperialiste come la NATO e l'UE.

7. L'interesse della classe operaia e degli strati popolari ci impone di rafforzare il criterio di classe per analizzare gli sviluppi, per tracciare il nostro cammino indipendente contro i monopoli e le classi borghesi, per il rovesciamento del capitalismo, per il rafforzamento della lotta di classe contro la guerra imperialista, per il socialismo, che rimane più che mai attuale e necessario.

Partiti SolidNet che sottoscrivono la Dichiarazione Congiunta
  1. Algerian Party for Democracy and Socialism
  2. Communist Party of Azerbaijan
  3. Party of Labour of Austria
  4. Communist Party of Bangladesh
  5. Communist Party of Belgium
  6. Communist Party of Canada
  7. Communist Party in Denmark
  8. Communist Party of El Salvador
  9. Communist Party of Finland
  10. Communist Party of Greece
  11. Communist Party of Kurdistan-Iraq
  12. Workers Party of Ireland
  13. Socialist Movement of Kazakhstan
  14. Socialist Party of Latvia
  15. Communist Party of Malta
  16. Communist Party of Mexico
  17. New Communist Party of the Netherlands
  18. Communist Party of Norway
  19. Palestinian Communist Party
  20. Communist Party of Pakistan
  21. Paraguayan Communist Party
  22. Peruvian Communist Party
  23. Philippines Communist Party [PKP 1930]
  24. Communist Party of Poland
  25. Romanian Socialist Party
  26. South African Communist Party
  27. Communist Party of the Workers of Spain
  28. Sudanese Communist Party
  29. Communist Party of Swaziland
  30. Communist Party of Sweden
  31. Syrian Communist Party
  32. Communist Party of Turkey
  33. Union of Communists of Ukraine
Altri Partiti che sottoscrivono la Dichiarazione Congiunta
  1. Movement "Che Guevara" (Union of Communists in Bulgaria)
  2. Communist Front (Italy)
  3. Communist Revolutionary Party of France (PCRF)
  4. People's Liberation Front (JVP)-Srilanka
  5. Swiss Communist Party
Organizzazioni giovanili comuniste che sottoscrivono la dichiarazione congiunta
  1. Youth Section of the Party of Labour of Austria
  2. Young Communists of Belgium
  3. Communist Youth of Bolivia
  4. Communist Youth Union, Czech Republic
  5. Communist Youth of Denmark
  6. Communist Youth of the Communist Workers' Party, Finland
  7. Union of Communist Youth, France
  8. Communist Youth of Greece
  9. Communist Youth of Guatemala
  10. Workers Party Youth, Ireland
  11. Front of the Communist Youth, Italy
  12. Front of the Communist Youth, Mexico
  13. Communist Youth Movement, Netherlands
  14. Democratic Students Federation, Pakistan
  15. Democratic Youth Front, Pakistan
  16. Paraguayan Communist Youth
  17. Union of Socialist Youth, Romania
  18. Revolutionary Communist Youth League (Bolsheviks), Russia
  19. Collectives of Young Communists, Spain
  20. Socialist Youth Union, Sri Lanka
  21. Communist Youth of Sweden
  22. Leninist Communist Youth Union of Tajikistan
  23. Communist Youth of Turkey
  24. League of Young Communists USA
  25. Communist Youth of Venezuela
La dichiarazione è aperta a ulteriori sottoscrizioni


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