www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 09-03-22 - n. 820

IMCWP 2021: Contributo del Partito Comunista di Svezia

Partito Comunista di Svezia (SKP) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10-11/12/2021

Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai 2021 in teleconferenza straordinaria

sul tema: "Gli sviluppi economici, politici e militari internazionali. L'esperienza di lotta dei Partiti Comunisti e Operai e dei popoli. Solidarietà con Cuba, con il popolo palestinese e con tutti i popoli che lottano contro le sanzioni, le macchinazioni e l'aggressione imperialista".

* * *

Cari compagni,

Innanzitutto il Partito Comunista di Svezia desidera ringraziare il Partito Comunista di Grecia e il Partito Comunista di Turchia per aver organizzato questa teleconferenza.

In Svezia un nuovo governo ha ottenuto la fiducia dal parlamento meno di due settimane fa. Questo debole governo di minoranza del Partito Socialdemocratico rappresenta una diretta continuazione del precedente governo di minoranza, formato dai socialdemocratici e dal Partito dei Verdi. Come il governo precedente, esso dipende dall'appoggio del Partito della Sinistra e dal cosiddetto Partito di Centro, ferocemente liberale, che di fatto ha dettato il programma del governo precedente con un lungo elenco di pretese ostili ai lavoratori.

Sotto il precedente governo, il diritto di sciopero, già limitato, ha subito ulteriori restrizioni che di fatto hanno messo del tutto fuori legge gli scioperi. Ora toccherà alla Legge sulla Protezione del Lavoro, destinata a essere investita da riforme miranti a rendere più flessibile il mercato del lavoro, al fine di mettere il capitale svedese maggiormente in grado di fare fronte alla sempre più acuta competizione internazionale. Gli attacchi ai diritti dei lavoratori proseguiranno sicuramente sotto il nuovo governo.

I socialdemocratici non hanno bisogno di essere pungolati dalla destra per escogitare nuove politiche ostili ai lavoratori. In tal modo si dimostrano essere il partito più importante per i capitalisti, in quanto attuano le riforme di cui questi hanno bisogno, potendo contare sul necessario sostegno sociale garantito dai sindacati complici. Organizzare e mobilitare i lavoratori più radicali e anti-capitalisti è un compito cruciale in cui i comunisti svedesi devono avere successo. Nelle lotte dei lavoratori devono essere iniettate la coscienza di classe e la solidarietà verso tutti i lavoratori. I lavoratori hanno bisogno di un'organizzazione di lotta contro il capitalismo, che fronteggi gli attacchi del capitale ai diritti dei lavoratori e prenda posizione contro le guerre imperialiste che spargono il sangue dei loro compagni in tutto il mondo.

Sul piano internazionale la Svezia contribuisce a inasprire le contraddizioni dell'imperialismo, sia attraverso la sua collaborazione con la NATO sia attraverso le sue attività di Stato membro dell'UE. In una recente conferenza stampa il ministro degli Esteri svedesi si è pronunciato a favore di una proposta UE per una missione di addestramento militare in Ucraina, che potrebbe portare all'invio di ufficiali svedesi ad addestrare truppe ucraine.

Senza alcun dubbio ciò rappresenterebbe in primo luogo un tentativo di garantire gli interessi del capitale svedese in Ucraina, un Paese che tanto gli USA quanto l'UE considerano fondamentale. In occasione della partecipazione svedese all'occupazione dell'Afghanistan, il comando militare svedese ha premuto apertamente affinché caccia a reazione svedesi partecipassero alle operazioni di combattimento. Una delle motivazioni citate, anche in questo caso apertamente, era che un'esperienza di combattimento sarebbe stata utile in vista di futuri accordi di esportazione dei velivoli. Ciò non dovrebbe lasciare spazio ad alcuna illusione riguardo al ruolo delle forze armate dello Stato borghese.

In patria le forze armate svedesi sono entrate in una fase di espansione. Cinque nuovi reggimenti sono stati creati o sono in via di creazione, a cui si aggiunge uno squadrone dell'aviazione. Questa espansione viene presentata come una reazione a una situazione mondiale meno stabile e sicura, ma dato che la Svezia è partner della NATO, l'espansione delle sue forze armate non potrà che contribuire a sua volta a rendere il mondo ancor più instabile e insicuro.

Con l'aumento delle spese militari, in Svezia si risparmia in altri settori, aggravando ulteriormente la situazione dei lavoratori. Oltre agli attacchi ai diritti dei lavoratori a cui ho già accennato, vi sono ulteriori piani che mirano ad aumentare l'età pensionabile, e gli interessi sui prestiti studenteschi sono stati aumentati. Perfino nel contesto dell'attuale pandemia sono stati effettuati tagli nel settore sanitario.

Questi attacchi ai diritti e alle condizioni di vita dei lavoratori non costituiscono una tendenza temporanea, bensì un elemento insito nel sistema economico che li attua, e vanno di pari passo con la crescente competizione e con l'inasprirsi delle contraddizioni in seno all'imperialismo. Soltanto attraverso la distruzione rivoluzionaria del sistema capitalista e la costruzione del socialismo potremo avere un mondo in cui siano i bisogni dei lavoratori, e non la sete di profitti sempre maggiori del capitale, a essere messi al primo posto.

Come comunisti, ci schieriamo sempre dalla parte degli oppressi. Non soltanto nei nostri Paesi, ma in ogni Paese. Il Partito Comunista di Svezia esprime la sua totale solidarietà con la nazione cubana nella sua lotta contro l'imperialismo. Le sanzioni imposte a Cuba costituiscono né più né meno una guerra economica, e devono cessare immediatamente. Le conquiste della Rivoluzione Cubana durante i sessant'anni del criminale blocco attuato dagli Stati Uniti dimostrano con chiarezza le possibilità che il socialismo offre allo sviluppo dell'umanità.

Siamo inoltre solidali con il valoroso popolo della Palestina nella sua lotta contro l'occupazione israeliana. Riconosciamo pienamente il diritto del popolo palestinese alla propria patria e chiediamo la fine immediata della colonizzazione israeliana della Palestina. Inoltre riconosciamo pienamente il diritto del popolo palestinese a resistere all'occupazione israeliana.


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.