www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 19-07-22 - n. 837

Avanzare di fronte alla spaventata classe capitalista

Kemal Okuyan * | tkp.org.tr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

09/07/2022

L'8 luglio 2022 si è svolta ad Atene, presso la sede del CC del KKE, una riunione quadripartita del PC di Grecia, del PC dei Lavoratori di Spagna, del PC del Messico e del PC di Turchia. Di seguito riportiamo l'intervento del SG del TKP, Kemal Okuyan.

"Di fronte alla classe capitalista, che teme una rivolta, possiamo solo andare avanti e in nessun modo arretrare ".

Cari compagni,
dirigenti dei partiti comunisti fratelli, Partito Comunista di Grecia, Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna, Partito Comunista del Messico,

a nome del Partito Comunista di Turchia, vi saluto con i più sinceri e fraterni sentimenti. Siamo molto felici di rivedervi di persona e di partecipare a questo incontro. Permettetemi di esprimere la nostra particolare gratitudine ai compagni greci per aver ospitato questo incontro, che consideriamo di grande importanza.

Compagni,

prima di tutto, permettetemi di informarvi sulla recente Conferenza del Partito che si è tenuta il 26 giugno. Ricorderete che avevamo tenuto una Conferenza a gennaio di questo stesso anno, tuttavia la Conferenza di giugno è stata organizzata in base alle urgenti necessità politiche del Partito. Posso dire con piacere che questa Conferenza - sul tema: "I lavoratori si preparano alla rivoluzione e al socialismo" - è stata caratterizzata da un'atmosfera intensa e ambiziosa, generando grande speranza ed emozione nelle fila del partito.

La risoluzione politica della Conferenza riflette una posizione molto dura contro le ideologie nazionaliste e liberali che continuano ad avere una grande influenza tra gli strati poveri. La decisione di inasprire la battaglia ideologica contro la classe dominante è il risultato delle necessità oggettive della lotta rivoluzionaria che ci prefiggiamo di avanzare. Il TKP non determina le sue mosse tenendo conto dell'equilibrio di forze esistente, al contrario, ci sforziamo di intervenire sul rapporto di forze stabilendo i nostri obiettivi. Con la partecipazione di 320 segretari di diverse organizzazioni e sezioni del Partito in tutta la Turchia, abbiamo rafforzato la nostra volontà.

Perché il TKP non determina le sue mosse in base ai rapporti di forza esistenti?

La risposta è semplice. Perché il sistema imperialista si trova in un'impasse storica molto profonda, che è estremamente difficile da superare nel prossimo futuro, né su scala internazionale né nei singoli paesi. Questa impasse è duplice: da un lato, la crisi di egemonia all'interno della competizione imperialista è in costante aumento. Gli Stati Uniti, che sono riusciti a mantenere l'egemonia nelle loro mani dopo la sfortunata dissoluzione dell'Unione Sovietica, non possono continuare a conservare questo dominio come in passato. Anche se altri grandi paesi hanno iniziato a sfidare e contestare l'egemonia degli Stati Uniti, non sono riusciti a cambiare la gerarchia all'interno del sistema imperialista.

L'egemonia del dollaro come moneta è in declino. I crimini dei governi statunitensi contro altri popoli si sono accumulati, minando in larga misura la legittimità USA. Inoltre, il governo degli Stati Uniti non è più in grado di generare consenso tra le masse all'interno del paese come prima. Lo stesso si può dire per tutti i paesi capitalisti.

D'altra parte, è da molto tempo che non si osserva un periodo di relativa stabilità, viste le grandi crisi economiche che si susseguono, soprattutto a partire dal 2008. Mentre un manipolo di capitalisti ha tratto vantaggio da questa situazione in direzione di una maggiore monopolizzazione, milioni di persone sono cadute in povertà in aggiunta alle masse che già vivevano in condizioni terribili. In seguito alla pandemia di Covid-19 e alla cattiva gestione dell'ordine sociale capitalista, intenzionato a sfruttare le condizioni della pandemia, si sono registrati livelli ancora maggiori di povertà, disoccupazione e disperazione. Negli ultimi mesi in molti paesi si stanno osservando i più alti tassi di inflazione. Questa situazione di crisi, questa impasse si concretizza anche nella perdita di ogni credibilità dell'ideologia borghese e nel sentimento generalizzato di paura del futuro in ampie masse della società. In molti paesi, compresi quelli considerati ricchi e sviluppati, la gente è senza speranza, teme di perdere il lavoro, la casa, sperimenta un peggioramento delle condizioni di vita.

Compagni,

il pericolo del fascismo, dell'autoritarismo e di tendenze come il razzismo non rappresentano solo un problema di cattiva gestione, ma sono in realtà le precauzioni prese dalla classe capitalista contro la rabbia crescente della povera gente. Ad esempio, il recente arretramento del diritto all'aborto negli Stati Uniti non può essere visto come una semplice mossa del conservatorismo. Le libertà vengono sottratte, attraverso manovre di questo tipo, in modo che non siano percepite come l'esito di motivi economici. Le questioni relative al Covid-19 o al terrorismo, ecc. sono legate al fatto che l'ingiustizia sociale ha raggiunto un punto di esplosione, un culmine.

Un atteggiamento difensivo di fronte a questi sviluppi non ha alcuna possibilità di prevalere. Di fronte alla classe capitalista, che ha paura di uno sconvolgimento, di un'esplosione della società, si può solo andare avanti e non arretrare.

E precisamente a questo punto che il comunismo deve entrare in una fase di riorganizzazione in sintonia con il clima del periodo.

La mancanza di strategia, che è il prodotto della stagnazione durante la guerra fredda e la distensione, ha reso i comunisti un attore non più importante. È imperativo rompere assolutamente con le scelte e le posizioni assunte dopo la Seconda guerra mondiale, soprattutto in Europa. Bisogna riconoscere che ogni strategia che rinvia la rivoluzione socialista equivale a una mancanza di strategia.

Anche in questo caso, è necessario aumentare gli sforzi affinché l'alternativa acquisti peso, l'alternativa diversa dalle due tendenze apparentemente opposte che sono state osservate dopo il trauma creato dal processo che si è concluso con la dissoluzione dell'URSS. La prima di queste tendenze è quella di affrontare la controrivoluzione con posizioni di pace sociale, di "tutela" del movimento comunista attraverso un approccio parlamentarista e di abbandonare totalmente o parzialmente la missione rivoluzionaria. Coloro che hanno scelto questa linea non rivoluzionaria non hanno guadagnato aree "protette" come supponevano, né le masse hanno premiato questa linea arretrata come si aspettavano.

L'altra tendenza è quella di ritenere che il comunismo possa essere mantenuto in vita da un atteggiamento estetico, meccanico, ortodosso, senza prestare attenzione al corso reale della vita. Sebbene questa seconda tendenza non sia così dannosa come la via riformista e socialdemocratica precedentemente menzionata, tale atteggiamento indebolisce il movimento comunista, aprendo spazio all'opportunismo di destra, impedisce al comunismo di diventare una vera alternativa e crea una caricatura dell'eredità del bolscevismo, dell'Unione Sovietica e del Comintern.

Il movimento comunista deve avere principi, essere determinato, creativo: deve essere allo stesso tempo tradizionalista e innovativo.

La guerra in corso in Ucraina ci ricorda che non abbiamo molto tempo. Compagni, è pericoloso dire che questa guerra è una guerra di difesa, o una resistenza nazionale contro l'imperialismo o il fascismo, non solo perché significa nutrire illusioni sul carattere del potere dominante in Russia, ma anche perché significa non concepire le scosse che stanno avvenendo nell'equilibrio interno del sistema imperialista. Queste scosse aumentano la possibilità di un'offensiva più ampia da parte della classe capitalista contro le masse lavoratrici. L'uso arbitrario del concetto di fascismo disarma il movimento rivoluzionario di fronte alle varie forme che queste offese possono assumere in futuro, che possono effettivamente includere il fascismo. Inoltre, non bisogna permettere che torni nuovamente a predominare l'approccio obsoleto secondo cui davanti al fascismo e analoghi processi controrivoluzionari si possano omettere le leggi fondamentali della lotta di classe e della strategia rivoluzionaria.

Il modo per farlo è riconoscere che le scosse all'interno del sistema imperialista aprono anche la strada a opportunità rivoluzionarie. I comunisti devono concentrarsi sul bicchiere mezzo pieno, ovviamente senza sognare ad occhi aperti, e smettere di lamentarsi che l'altra metà del bicchiere è vuota.

In questo senso, attribuiamo grande importanza all'incontro di Atene. Da anni, il partito che ci ospita, il KKE, sta compiendo uno sforzo enorme, con l'obiettivo di far tornare il movimento comunista internazionale alle sue tradizioni rivoluzionarie. Seguiamo tutti con grande interesse ed entusiasmo l'impegno del KKE e quello dei partiti fratelli qui presenti.

Compagni, dobbiamo intensificare i nostri sforzi.

Siamo partiti che lottano negli anelli relativamente più deboli della catena imperialista. Ma la catena imperialista non ha più nemmeno anelli forti. In questo senso, dobbiamo aprire nuovi canali per far sentire meglio e più forte la voce del comunismo nei centri imperialisti che detengono il potere.

La strada per cambiare gli equilibri all'interno del movimento comunista mondiale passa attraverso il mantenimento dei canali di discussione, valutazione e interazione aperti, senza polarizzazione sulle divisioni e i punti di distinzione.

Dobbiamo agire con fiducia in noi stessi, senza trascurare il fatto che il riformismo ha perso molte energie ed è entrato in una fase di grande depressione, nonostante l'ampio spazio che occupa all'interno della sinistra.

Tenendo presente che in ogni paese esistono condizioni diverse, dobbiamo svolgere un lavoro teorico e politico che renda le nostre verità di principio resistenti alle varie specificità.

Dobbiamo trovare il modo di favorire contributi franchi e costruttivi nei nostri processi decisionali, salvaguardando il principio di non ingerenza negli affari interni dei partiti e rispettandone l'indipendenza.

Compagni,

non abbiamo altra scelta se non quella di intraprendere azioni innovative ma certe nel campo della stampa e delle pubblicazioni. I nostri compiti sono difficili, ma abbiamo fiducia in voi, nei nostri compagni e in noi stessi.

Il marxismo-leninismo è potente e creativo.

Non abbiamo dubbi che il comunismo prevarrà!
Viva la nostra lotta comune, compagni!
Viva l'internazionalismo proletario, il socialismo e il comunismo!

*) Kemal Okuyan, Segretario generale del TKP


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