www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 20-02-23 - n. 857

Lettera del Segretario generale del TKP Kemal Okuyan ai partiti di SolidNet

Partito Comunista di Turchia (TKP) | tkp.org.tr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

17/02/2023

Cari compagni,
abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà da parte vostra sin dal primo momento della catastrofe del terremoto.

Innanzitutto, vorrei esprimere a nome del nostro partito la sincera gratitudine per tutte le vostre lettere e per i vostri molteplici sforzi di solidarietà. La vostra straordinaria solidarietà con il TKP e con il nostro popolo ha rinvigorito i nostri sforzi quotidiani in questo difficile periodo.

Nell'undicesimo giorno del terremoto, possiamo affermare che siamo entrati in una nuova fase della crisi. Vorrei condividere brevemente con voi la situazione recente e il modo in cui il TKP sta pianificando di adattare il suo lavoro di solidarietà alle nuove esigenze sul campo.

Mentre gli sforzi di ricerca e salvataggio terminano gradualmente, sono iniziati i lavori di rimozione delle macerie. Ma date le dimensioni della distruzione, è evidente che ci siano ancora migliaia di persone sotto le macerie. Anche se secondo i dati ufficiali più aggiornati, 36.187 cittadini hanno perso la vita e 108.068 sono rimasti feriti, questi numeri sembrano purtroppo lontani dal riflettere la realtà.

I sopravvissuti sono stati sistemati in alcune città individuate dal governo e allo scopo sono stati utilizzati alcuni dormitori e alberghi. Per questo motivo le università sono passate all'istruzione a distanza fino alla fine dell'anno scolastico. La necessità di mantenere aperte le università è uno dei temi di dibattito: la Gioventù Comunista di Turchia (TKG) sta lottando contro questa decisione che porterebbe all'isolamento dei giovani del nostro Paese e al blocco del diritto all'istruzione.

A fianco delle iniziative ufficiali di trasferimento, alcuni cittadini colpiti dal terremoto stanno lasciando la regione con le proprie possibilità e si stanno stabilendo in città dove hanno legami di parentela o amicizia. Tuttavia, sappiamo che la maggior parte della popolazione è ancora nella regione, in attesa dei corpi dei propri familiari sotto le macerie o alla ricerca di qualche soluzione temporanea per rimanere nelle proprie città.

In queste condizioni, abbiamo intenzione di continuare la nostra lotta politica e il nostro lavoro di solidarietà con queste priorità:

- Il potere politico in Turchia e l'amministrazione statale, quasi del tutto sovrapponibili nel contesto turco, si sono dimostrati privi di qualsiasi capacità di organizzazione e coordinamento. La ragione principale di questo scandalo è il settore privato stesso: lo Stato non ha la capacità di agire e di intervenire su una crisi di questo tipo a causa della privatizzazione di tutte le fonti e i servizi pubblici collegati. In contrasto con questa incompetenza, il TKP, con tutte le sue operazioni ben organizzate e ben coordinate fin dal primo giorno, ha iniziato ad attrarre l'interesse di molte persone. Anche tra i funzionari pubblici... Prevediamo che, con le opportune e tempestive mosse politiche, ci sia una significativa opportunità di avvicinare una massa relativamente grande in Turchia all'idea della necessità di un'economia pianificata dallo Stato e di un Paese laico e indipendente e sovrano. Il nostro partito si presenta come l'unico rappresentante coerente di questa linea politica. Per consolidare questo interesse verso il TKP, abbiamo avviato una campagna pubblica che invita la popolazione a rafforzare la volontà di fondare un nuovo Paese egualitario con il TKP. Inoltre, il 18 febbraio inizierà ad Ankara una serie di incontri sul terremoto con un'agenda politica di questo tipo.

- Non è ancora chiaro se le elezioni si svolgeranno come previsto. Ci sono alcuni segnali da parte del governo che indicano la possibilità di un ritardo. È ovvio che ora ci sono ostacoli concreti allo svolgimento delle elezioni nella regione terremotata. Ma noi diciamo che le elezioni dovrebbero svolgersi il prima possibile, visto che ci troviamo di fronte a un governo che ha perso tutta la sua legittimità.

- Il bisogno di materiali di solidarietà nelle regioni terremotate continua, ma in modo decrescente. È necessario invece, in senso più ampio, creare aree di residenza solidali. Alcune istituzioni statali e organizzazioni della società civile hanno iniziato a formare tendopoli, ma non sono né in numero sufficiente né qualitativamente idonee a soddisfare le esigenze. Ora stiamo lavorando a un piano di insediamento con un modello ibrido che comprende tende per l'alloggio ed edifici prefabbricati per le aree di uso comune come sale da pranzo, lavanderie, aree gioco per i bambini, infermerie, attività educative e così via. Ci sono molti volontari e potenziali donatori per questo tentativo. Pensiamo anche che sarebbe un passo importante contro il tentativo di trasformare e gentrificare la regione di Antakya in particolare, la cui gente da anni è in contrasto con il governo per motivi politici e culturali. Vi informeremo in dettaglio su questo piano quando tutte le componenti necessarie saranno più chiare.

- D'altra parte, una parte dei terremotati si sta trasferendo in altre città, come spiegato. Alcune famiglie hanno già visitato i nostri circoli territoriali in quelle città, per mantenere viva la solidarietà nel luogo in cui si sono trasferite. Oltre alla campagna di solidarietà in corso per le necessità della regione terremotata, le nostre organizzazioni hanno iniziato a concentrarsi sulla crescita della solidarietà con le vittime del terremoto che vivono nelle località di trasferimento.

Compagni,

Siamo di fronte a un'importante spaccatura politica e sociale che offre un terreno per approfondire la crisi di questo sistema, se riuscissimo a essere abbastanza veloci con le mosse politiche più accurate. Vi assicuriamo che agiamo con la volontà di fare del nostro meglio e di mobilitare tutte le fonti necessarie a questo scopo.

Continueremo a tenervi aggiornati sugli ulteriori sviluppi. Grazie infinite ancora una volta per la vostra fraterna solidarietà.

Con affetto,

Kemal Okuyan, Segretario generale del TKP


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