www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 16-11-23 - n. 882

23° IMCWP: Contributo del Partito Comunista Brasiliano

Partito Comunista Brasiliano (PCB) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

14/10/2023

23° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

20-22/10/2023, Izmir (Smirne),Turchia

Sul tema: Le battaglie politiche e ideologiche per affrontare i capitalisti e l'imperialismo. I compiti dei comunisti di informare e mobilitare la classe operaia, i giovani, le donne e gli intellettuali nella lotta contro lo sfruttamento, l'oppressione, le menzogne imperialiste e il revisionismo storico; per i diritti sociali e democratici dei lavoratori e dei popoli; contro il militarismo e la guerra, per la pace e il socialismo.

* * *

Potere popolare e strategia rivoluzionaria

Cari compagni,

Desidero rivolgere un saluto caloroso a tutti i delegati presenti a questo evento, e in particolare al Partito Comunista di Turchia, modello di combattività e dedizione all'emancipazione dei lavoratori della Turchia.

Il nostro incontro si svolge in un momento critico per il capitale, che si manifesta con chiarezza nell'intensificazione delle offensive imperialiste, nel deterioramento delle condizioni di lavoro, nella segregazione dei settori impoveriti del proletariato - specie nelle regioni che storicamente sono state assoggettate a varie forme di sfruttamento e dominio coloniale - e nelle conseguenze di tutto ciò.

La crisi del capitale attanaglia l'intero pianeta, e mette a repentaglio l'esistenza stessa dell'umanità, sia con la devastazione dell'ambiente sia con il deterioramento delle condizioni di vita delle masse che possono sopravvivere soltanto vendendo la propria forza-lavoro. Sempre più esseri umani appaiono oggi sacrificabili, in conseguenza del normale sviluppo della legge generale dell'accumulazione capitalista, che produce e riproduce una sovrappopolazione relativa in funzione delle esigenze della valorizzazione del capitale.

Mentre il capitalismo attuale mostra a livello materiale il suo volto più brutale - nella povertà estrema, nei movimenti migratori provocati da fame, miseria e guerre inter-imperialiste, nella devastazione dell'ambiente e nel cambiamento climatico - sul piano politico e soggettivo le speranze in un cambiamento di sistema sono state manipolate e irretite da movimenti di ispirazione irrazionale e di tendenza fascista. Questo è stato reso possibile soltanto dalla sconfitta delle forze comuniste a livello planetario, che ha permesso ai vari settori nazionali della borghesia di impadronirsi sfacciatamente della quota già minima della ricchezza sociale che spettava al proletariato, seminando insicurezza, paura e disperazione. In questo contesto, vi sono lavoratori che appoggiano movimenti favorevoli a progetti che mirano a inasprire ulteriormente la brutalità del capitalismo.

È in questo contesto che si spiega l'ondata di negazionismo scientifico divenuta manifesta al culmine della pandemia da Covid-19. La visione irrazionale del mondo che è alla base di essa si rivolge anche contro le conquiste storiche dei lavoratori, delle donne, dei popoli indigeni, della popolazione non bianca, delle persone LGBT e degli immigrati.

Oggi sono i giovani e gli anziani i settori della popolazione che soffrono maggiormente, e quel che è peggio è che essi non intravedono all'orizzonte alcuna prospettiva in grado di garantire loro un'esistenza minimamente dignitosa.

In Brasile le cose non sono diverse, a dispetto della propaganda che circonda la vittoria presidenziale di Lula. Il movimento ideologico e la forza politica dei settori più reazionari e di estrema destra del nostro Paese sono tutt'altro che sconfitti. Al contrario - è l'alternanza al potere a conferire al regime liberal-democratico parte della sua efficacia come forma politica del dominio borghese, e i governi del Partito dei Lavoratori (PT) si presentano come garanti del capitalismo brasiliano, svolgendo una funzione di pacificazione politica dei settori popolari. In Brasile abbiamo assistito a un profondo processo di trasformazione di settori di punta delle lotte popolari e del proletariato, attraverso l'integrazione di singoli leader e di interi gruppi provenienti da queste lotte nel sistema di gestione statale della barbarie capitalista. Di conseguenza assistiamo all'indebolimento del radicalismo di questi settori e della loro capacità di mobilitazione, che prepara il terreno per i governi più brutali, come quelli di Temer e Bolsonaro.

Questa funzione negativa dei governi del PT viene giustificata programmaticamente con la strategia democratico-popolare, che si fonda sull'assunto secondo cui sarebbe possibile un governo che concili gli interessi del capitale e quelli del proletariato. È su questi presupposti che un settore politico importante come questo, costituito in Brasile da PT, CUT, MST e altre organizzazioni negli anni Ottanta attraverso la lotta di classe, abbandona non soltanto la strategia socialista, ma perfino la tattica della mobilitazione di classe quale strumento di pressione. Così, quando si trova al governo, questo blocco politico è costretto a piegarsi ai mercanteggiamenti politici del Congresso Nazionale e alla fame di posti negli apparati governativi delle forze di destra. Oggigiorno, perfino quando si tratta di approvare provvedimenti che favoriscono soltanto gli interessi più ristretti della borghesia, i politici di destra presenti nel Congresso Nazionale sottopongono Lula e il suo governo a ricatti miranti a ottenere ulteriori spazi e concessioni di denaro pubblico per i loro interessi.

Noi comunisti perseguiamo la nostra strategia rivoluzionaria, nella lotta per la riorganizzazione del proletariato e la costruzione del potere popolare. Di conseguenza, a livello tattico, lottiamo per l'abrogazione delle controriforme - la «riforma del lavoro», la «riforma delle pensioni», il «tetto alla spesa e riforma fiscale», la «riforma della scuola superiore», la «legge sulla responsabilità fiscale» e il «quadro temporale». Tutti questi provvedimenti, inaspriti o addirittura introdotti dai governi del PT, stanno causando un deterioramento delle condizioni di vita e delle risorse naturali del Brasile. Segnano inoltre l'asservimento dello Stato, della sua struttura tributaria e della sua politica fiscale al taglio delle risorse destinate alla classe operaia e al loro trasferimento al capitale attraverso il debito pubblico.

Per tutte queste ragioni abbiamo operato per rafforzare l'organizzazione e la lotta del proletariato, allo scopo di promuoverne gli interessi immediati e di costruire il potere popolare nell'ottica di un blocco rivoluzionario. A livello internazionale operiamo per rafforzare il campo rivoluzionario, pur non sottraendoci al compito di cercare collegamenti con altre organizzazioni allo scopo di costruire un fronte anti-capitalista e anti-imperialista.

Saluti comunisti.

Sofia Manzano, Segretaria del dipartimento Relazioni Internazionali del Partito Comunista Brasiliano


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