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- pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 05-12-23 - n. 883
23° IMCWP: Contributo del Partito Comunista Unificato della Georgia
Partito Comunista Unificato della Georgia (UCPG) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
22/10/2023
23° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai
20-22/10/2023, Izmir (Smirne),Turchia
Sul tema: Le battaglie politiche e ideologiche per affrontare i capitalisti e l'imperialismo. I compiti dei comunisti di informare e mobilitare la classe operaia, i giovani, le donne e gli intellettuali nella lotta contro lo sfruttamento, l'oppressione, le menzogne imperialiste e il revisionismo storico; per i diritti sociali e democratici dei lavoratori e dei popoli; contro il militarismo e la guerra, per la pace e il socialismo.
* * *
Desidero salutare i partecipanti al 23° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai a nome del Partito Comunista Unificato della Georgia (PCUG) e rivolgere il nostro saluto fraterno ai progressisti di questo Paese.
Auspico che il nostro incontro sarà proficuo.
Ringraziamo il Partito Comunista di Turchia e il suo Segretario Generale compagno Kemal Okuyan per il suo caloroso benvenuto e per averci offerto la possibilità di riunirci in questo periodo tanto difficile e critico.
Vorrei approfittare di questa occasione per fare riferimento all'articolo da lui pubblicato su SOLIDNET all'inizio di quest'anno, in cui abbiamo potuto cogliere le preoccupazioni di uno dei leader del movimento comunista internazionale riguardo alla passività della sinistra internazionale. Sì, è necessario aprire una discussione su questo tema, in modo da giungere a risposte concrete su come potenziare il ruolo del movimento comunista sul piano internazionale.
Compagni,
Come sappiamo bene, il comunismo scientifico ha conosciuto alcune fasi fondamentali:
Pre-Marxista - La più lunga, priva di basi filosofiche appropriate, a cui non si addice molto l'aggettivo «scientifico», fondata perlopiù sull'iniziativa del lavoratore, in cui esiste da sempre una componente di resistenza armata contro lo sfruttamento. In questa fase, benché manchino lo sviluppo della capacità produttiva e le masse presentino divisioni religiose e di razza, non siano coscienti e non comprendano le leggi della lotta di classe, vi sono comunque sovente dei tratti comunisti. Ciò che manca è un'avanguardia mondiale.
Marxista - Caratterizzata da una vera analisi politico-economica della storia, che spiega le leggi della lotta di classe; ispirata dall'inevitabilità della rivoluzione mondiale e della transizione dal capitalismo al comunismo; segnata dai primi passi organizzati in questa direzione, dalla prima resistenza scientifica internazionale dei proletari contro il sistema. L'idea centrale diviene l'avanguardia mondiale.
Leninista - Basata sulle leggi della lotta di classe e sull'internazionalismo proletario, dimostra l'inevitabilità della rivoluzione mondiale, ma non della simultanea sconfitta del capitalismo in tutti i Paesi sviluppati, bensì di possibili vittorie in uno o più Paesi in cui il campo capitalista è più debole; il pensiero scientifico si concretizza gettando le basi del grande Stato sovietico. Il partito diviene l'avanguardia mondiale.
Stalinista - Prosegue sulla linea delle leggi della lotta di classe e dell'internazionalismo proletario, concentrandosi non sull'inevitabilità della rivoluzione mondiale, bensì sulla mancata necessità della rivoluzione mondiale per costruire una società socialista o perfino comunista in un Paese specifico come centro dell'azione anti-sistemica, conseguendo risultati scientifici essenziali attraverso la promozione del patriottismo sovietico, la creazione del campo socialista e la competizione con il campo capitalista sul terreno militare ed economico. L'Unione Sovietica diviene l'avanguardia mondiale.
Il marxismo è soltanto marxismo. Quando parliamo di leninismo, ci riferiamo al marxismo-leninismo. E lo stalinismo andrebbe definito più correttamente marxismo-leninismo-stalinismo. A livello colloquiale possiamo utilizzare questi termini separatamente. E in tal caso, lo stalinismo si può considerare l'equivalente più prossimo del comunismo scientifico. Le cose staranno così sino a quando non emergerà una nuova lezione dai primi tre pilastri. In sostanza: una buona base filosofica comunista si fonda sulle opere teoriche e pratiche di Marx, Engels, Lenin e Stalin, nel contesto di un'unità dialettica di conoscenza e azione rivoluzionaria-evolutiva.
Compagni,
Il mondo vive una situazione economica e geopolitica drammatica. Mentre discutiamo di crisi e soluzioni, vicino a noi infuria un brutale conflitto tra Israele e Palestina, in corso ormai da decenni. Le parti in lotta in questo conflitto devono sedersi al tavolo dei negoziati e mettere fine alla guerra in modo pacifico. Per trovare una via d'uscita dal conflitto dobbiamo fare riferimento anche alla decisione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU sulla creazione di uno Stato palestinese sovrano. L'amministrazione USA svolge un ruolo estremamente negativo in questo processo, dal momento che non è disposta ad accettare compromessi. Al contrario, gli USA sono da sempre parte in causa in questo conflitto, e anche oggi stanno inviando armi di distruzione nella regione. Non vi è altro modo per risolvere questo conflitto se non il modo pacifico!
Naturalmente, non possiamo rimanere a guardare e ignorare il conflitto che infuria tra gli Stati slavi della nostra regione, dove da oltre un anno muoiono centinaia di innocenti a causa di una disputa «ideologica».
Nel discutere le ragioni del conflitto russo-ucraino va tenuto presente un dato. Il capitalismo è entrato ancora una volta in una profonda crisi. Sono trascorsi trent'anni dalla caduta dell'Unione Sovietica. Il crollo dell'URSS e del campo socialista hanno fornito al capitalismo altri trent'anni di respiro. Ora il sistema capitalista è di nuovo alle strette, e tenta di riutilizzare lo stesso trucco impiegato con l'Unione Sovietica. Aspira a dissolvere la Federazione Russa o ad assumere il controllo diretto delle sue immense ricchezze imponendole un controllo coloniale. La mossa successiva consisterà nell'impiegare queste colossali risorse - anche di natura militare e politica - contro la Cina. Poiché non sarebbe stato possibile ottenere tale scopo con mezzi «pacifici», è stato installato in Ucraina l'attuale regime, che ha trasformato il Paese in un braccio armato contro la Russia, spingendola a lanciare la sua operazione militare preventiva. Questa, in estrema sintesi, la logica di questo processo, che ha compreso il sanguinoso colpo di Stato del 2014.
Sul carattere fascista del regime di Kiev non possono sussistere dubbi. Il netto intensificarsi del militarismo, del nazionalismo, della russofobia, dell'anticomunismo e dell'anti-sovietismo, i metodi apertamente terroristici impiegati per schiacciare tutte le forze progressiste e via dicendo - tutto questo prova l'esistenza del fascismo in Ucraina.
L'Occidente finanzia generosamente il fascismo ucraino, regalandogli montagne di armi e miliardi di dollari. Esattamente come cent'anni fa, quando l'Occidente coltivò il virus letale del fascismo, lo armò e lo sguinzagliò contro la Russia, per distruggere il Paese e il suo popolo.
Il pericolo rappresentato dal fascismo ucraino per tutti i Paesi post-sovietici ha anche un altro aspetto - si tratta di un virus che si propoaga e si sta già propagando nello spazio ex-sovietico. La malattia del fascismo di Kiev si diffonde a oriente. A prepararle il terreno sono il nazionalismo, la russofobia e l'anti-sovietismo. Sappiamo di che cosa stiamo parlando: questi processi si possono cogliere in diversi Paesi ex-sovietici.
Recentemente, le forze di sicurezza georgiane hanno reso pubbliche prove inconfutabili del fatto che il regime di Kiev sta tentando di destabilizzare la Georgia, organizzandovi un golpe filo-fascista. Da anni in Ucraina si vanno preparando forze terroristiche armate e piattaforme politiche - una «pestilenza» preparata appositamente per colpire la Georgia.
Se il piano funzionerà, avremo una Georgia fascista, in cui i lavoratori saranno schiacciati, decine di migliaia di persone finiranno in carcere e centinaia di intellettuali e militanti di sinistra e progressisti verranno fisicamente liquidati. Ci siamo già passati tra il 2003 e il 2012, sotto il regime di Saakashvili. Credeteci - anche riguardo a questo, parliamo con cognizione di causa e conoscendo i fatti concreti.
Dunque, l'unica vera forza che ostacola la diffusione del fascismo ucraino desideroso di inghiottire i Paesi ex-sovietici è la Russia. Proprio così - oggi la Russia capitalista e conservatrice sta salvando tutti i popoli ex-sovietici da sanguinosi conflitti etnici e religiosi, li sta salvando dall'essere completamente inghiottiti dal pericoloso imperialismo americano, sta salvando dalla distruzione le forze di sinistra e progressiste.
E il fatto che la Russia abbia dato inizio a un'azione militare in territorio ucraino è del tutto irrilevante.
Per questo il PCUG, Piattaforma Socialista, il partito Georgia Neutrale e altre organizzazioni politiche e civili georgiane hanno dato il loro appoggio all'Operazione Speciale della Federazione Russa!
Applicare meccanicamente valutazioni vecchie di un secolo a questa situazione, paragonandola al periodo precedente la prima guerra mondiale, ci condurrebbe senza dubbio a errori teorici e quindi a conclusioni pratiche errate.
Siamo inoltre convinti che mantenere una posizione di neutralità riguardo alla situazione in Ucraina, condannando le azioni della Russia, equivalga automaticamente ad appoggiare il fascismo di Kiev e favorire la conseguente fascistizzazione dei Paesi ex-sovietici e dei loro popoli.
Compagni,
Vorrei parlarvi un poco della Georgia.
Storicamente, la Georgia occupava oltre 100.000 kmq, ma in seguito a numerose guerre il suo territorio si è ridotto quasi a metà.
Sono trascorsi 240 anni dalla firma del Trattato di Georgievsk del 1783, con il quale la Georgia ottenne la protezione politica e militare della Russia. Dopo questo trattato, la Georgia poté trarre un respiro di sollievo dopo secoli di sofferenze.
Dal 1922, anno in cui entrammo a far parte dell'URSS, ebbe inizio lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese. Vi fornisco qualche esempio per farvi un quadro della situazione socio-economica nella Repubblica Socialista Sovietica di Georgia.
L'industria leggera e pesante, la produzione agricola, il turismo e altri settori conobbero uno sviluppo rapidissimo.
La disoccupazione fu quasi interamente sradicata, riducendosi a un tasso dello 0,2% circa.
I pensionati sovietici avevano un tenore di vita notevole. Per esempio, con la loro pensione potevano acquistare 6000 Kw di elettricità, o 400 kg di pane, o 85 kg di formaggio, o 70 kg di carne, o 600 litri di benzina, o utilizzare i trasporti pubblici per oltre 2300 corse, solo per fare qualche esempio.
Anche il turismo era molto sviluppato. Milioni di persone provenienti da tutta l'Unione Sovietica venivano in vacanza in Georgia, il che naturalmente si traduceva in un beneficio finanziario per la popolazione georgiana
I risparmi dei nostri lavoratori ammontavano a oltre 10 miliardi di rubli (1 rublo = 0,62 dollari)
Grazie a questi benefici economici, la Georgia conobbe anche un netto sviluppo demografico; la popolazione della RSS di Georgia era di 5,5 milioni di abitanti - un secolo prima era inferiore a 1 milione.
Questa è solo una minima parte dei vantaggi ottenuti dalla RSS di Georgia; ma mi fermo qui, dal momento che non c'è il tempo per enumerare tutti i progressi di quei tempi.
E che cosa ha ottenuto la Georgia negli ultimi trent'anni, da quando cioè siamo diventati uno Stato indipendente «libero» e «democratico»? Un istante dopo essere divenuta indipendente e «sovrana», la Georgia si è scontrata con una serie di problemi politici interni ed esteri, economici, demografici, culturali e via dicendo. Passo dopo passo si è trasformata in una dittatura monopartitica, autoritaria e personale. In misura diversa, la responsabilità di queste difficoltà va ascritta ai governi borghesi, liberali e burocratici e alla cosiddetta opposizione venduta, che ha fatto di tutto per estromettere dalla scena politica la vera opposizione e le forze patriottiche di sinistra, per sostituirle e impedire lo sviluppo dello Stato georgiano.
Le industrie strategiche sono state affidate a vari clan. Tutte le fabbriche e le imprese pubbliche sono state liquidate, i principali settori agricoli sono andati distrutti eccetera. Per esempio, uno dei settori più produttivi e sviluppati del Paese era quello dei battelli da trasporto, che contava oltre 60 navi da 1,5 tonnellate - queste navi sono scomparse senza lasciare traccia.
I fondi privati sono stati utilizzati per derubare la popolazione dei suoi risparmi, che non sono stati ancora restituiti
I servizi sociali coinvolgono 1,2 milioni di persone; 700.000 di esse ricevono sussidi, e 230.000 sono bambini.
La cosiddetta pensione oggi ammonta a circa 3,3 dollari al giorno. E questo mentre i prezzi di tutti i generi stanno schizzando alle stelle. Gli alimentari, i medicinali, l'energia e tutto il resto sono sempre più cari... In sostanza, l'inflazione sta privando la popolazione della Georgia delle condizioni per la sua sopravvivenza.
A causa di queste difficoltà socio-economiche, il Paese ha gravissimi problemi demografici e di emigrazione. La popolazione si è quasi dimezzata. Il rapporto tra nascite e morti è negativo. Stando ai dati dello scorso anno, oltre 100.000 persone hanno lasciato il Paese. Le rimesse degli emigrati rappresentano la principale fonte di entrate della nostra economia - una catastrofe per quello che era uno dei Paesi più ricchi dell'URSS.
Subito dopo l'indipendenza, il governo ha iniziato a lottare contro i comunisti, impedendoci di operare. Per esempio è stata approvata la cosiddetta «Carta della libertà», un provvedimento che mette al bando i simboli e l'ideologia comunisti e sovietici. Comunisti, patrioti e attivisti sono perfino stati arrestati, accusati falsamente di tentativi di golpe, e decine di nostri militanti sono stati incarcerati.
Poiché eravamo sempre stati noi la vera opposizione, la nostra ideologia e il nostro partito sono stati presi di mira da una propaganda fatta su misura. Malgrado tutto questo, senza aiuti o finanziamenti esterni e contando solo sulle nostre capacità e sulle nostre risorse, continuiamo a combattere il sistema capitalista.
Questo è un breve quadro di ciò che l'eliminazione del sistema sovietico ha fruttato alla Georgia e al suo popolo.
Compagni,
I Paesi socialisti ancora esistenti, i popoli sfruttati e oppressi di tutti i continenti, i lavoratori, la classe operaia dei paesi capitalisti possono e devono dare vita a un fronte anti-imperialista con un solo obiettivo - liberare l'umanità dal criminale sistema capitalista.
Dopo la morte di I. V. Stalin e l'ascesa degli anticomunisti ai vertici del partito e dello Stato sovietici, così come in vari Paesi del campo socialista, il movimento comunista internazionale è entrato in una crisi che si protrae da settant'anni. È frammentato.
Ripristinare l'unità del movimento internazionale sulla base del marxismo-leninismo (comunismo scientifico) e dell'internazionalismo proletario è un obiettivo cruciale di tutti i partiti comunisti.
Noi comunisti della Georgia, ispirandoci all'esempio dei nostri predecessori rivoluzionari, e in particolare al grande leader politico, statale e militare del Novecento I. V. Stalin, faremo tutto ciò che è in nostro potere per mettere fine alla dissoluzione del movimento comunista internazionale e per dare vita a un mondo comunista unito.
I comunisti della Georgia credono fermamente che il socialismo trionferà nel XXI secolo.
Gli ideali e i successi della Grande Rivoluzione d'Ottobre sono immortali.
Compagni,
La Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre inaugurò e avviò un'era storica nuova, gestendo la transizione rivoluzionaria dell'umanità dal capitalismo al socialismo. I progressi di quest'epoca cruciale stanno fronteggiando una feroce lotta di classe che contrappone le forze sociali e politiche della rivoluzione socialista alla controrivoluzione, sia sul piano internazionale sia all'interno dei singoli Paesi. Le possibilità di sopravvivenza del genere umano, il progresso generale, la crescita civile e culturale sono strettamente connessi al rafforzamento del socialismo sul pianeta.
Il capitalismo, che ha raggiunto la fase culminante della sua esistenza, è ossessionato dalla crisi globale sempre più aspra. Il capitalismo deve lasciare il posto al socialismo, ma non cederà certo il suo sistema di controllo sociale sulla vita delle persone senza opporre resistenza.
In questo frangente storico di trasformazione mondiale che segna i nostri tempi, l'avanguardia deve risiedere nel movimento comunista internazionale. La sua opera deve essere guidata dall'ideologia marxista-leninista, al centro della quale vi è la concezione scientifica del materialismo dialettico. Nel mondo contemporaneo, il materialismo dialettico è il solo insegnamento che non subisce gli effetti della crisi mondiale - al contrario, ci aiuta a cogliere le ragioni di queste crisi e i metodi per superarle. Sulla base della concezione del mondo fondata sul materialismo dialettico, il moderno movimento comunista sta elaborando strategie e tattiche. L'incontro di oggi, organizzato dal Partito Comunista di Turchia, deve servirci per analizzare tutto questo e per realizzare i nostri obiettivi nel futuro. Siamo grati al Partito Comunista di Turchia, al comitato organizzativo e al Segretario Generale Kemal Okuyan per averci offerto questa opportunità.
Compagni,
In chiusura del mio intervento desidero ricordarvi una citazione di I. V. Stalin, tratta dal suo discorso al XIX Congresso del PCUS.
«Prima, la borghesia si permetteva di fare del liberalismo, difendeva le libertà democratico-borghesi e, in tal modo, si creava una popolarità. Oggi del liberalismo non è rimasta traccia: non vi è più "libertà individuale" e i diritti della persona sono riconosciuti solo a chi ha il capitale, mentre tutti gli altri cittadini sono considerati come grezzo materiale umano, buono soltanto per essere sfruttato.
Viene calpestato il principio dell'uguaglianza dei diritti degli uomini e delle nazioni: esso è sostituito dal principio dei pieni diritti solo per la minoranza degli sfruttatori e dalla mancanza di diritti per la maggioranza sfruttata dei cittadini.
La bandiera delle libertà democratico-borghesi la borghesia l'ha buttata a mare; io penso che tocca a voi, rappresentanti dei partiti comunisti e democratici, di risollevarla e portarla avanti, se volete raggruppare attorno a voi la maggioranza del popolo. Non vi è nessun altro che la possa levare in alto.
Prima Ia borghesia era considerata la guida della nazione: essa difendeva i diritti e l'indipendenza della nazione e li poneva "al di sopra di tutto". Ora non vi è più traccia del "principio nazionale", oggi la borghesia vende i diritti e l'indipendenza della nazione per dei dollari.
La bandiera della indipendenza nazionale e della sovranità nazionale è stata gettata a mare: non vi è dubbio che questa bandiera toccherà a voi di risollevarla e portarla in avanti, a voi rappresentanti dei partiti comunisti e democratici, se volete essere i patrioti del vostro paese, se volete essere la forza dirigente della nazione. Non vi è nessun altro che la possa levare in alto.
Tale è oggi la situazione. Si comprende che tutte queste circostanze devono rendere più facile il lavoro dei partiti comunisti e democratici, che non sono ancora giunti al potere. Di conseguenza ci sono tutte le condizioni per prevedere il successo e la vittoria del partiti fratelli nei paesi dove domina ancora il capitalismo.
Viva i nostri partiti fratelli! Lunga vita e salute ai dirigenti dei partiti fratelli! Viva la pace fra i popoli! Abbasso i fomentatori di guerra!»
Datemi ascolto, amici - dobbiamo «armarci» con il consigli e gli insegnamenti di I. V. Stalin e continuare la lotta contro il capitalismo!
Viva il marxismo-leninismo-stalinismo!
Viva la rivoluzione socialista mondiale!
Proletari di tutti i Paesi, unitevi!
Vi ringrazio per l'attenzione.
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