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23° IMCWP: Contributo del Partito Comunista dei Paesi Bassi

Partito Comunista dei Paesi Bassi (NCPN) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

14/10/2023

23° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

20-22/10/2023, Izmir (Smirne),Turchia

Sul tema: Le battaglie politiche e ideologiche per affrontare i capitalisti e l'imperialismo. I compiti dei comunisti di informare e mobilitare la classe operaia, i giovani, le donne e gli intellettuali nella lotta contro lo sfruttamento, l'oppressione, le menzogne imperialiste e il revisionismo storico; per i diritti sociali e democratici dei lavoratori e dei popoli; contro il militarismo e la guerra, per la pace e il socialismo.

* * *

Cari compagni,

a nome del Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi, porgo il mio saluto al 23° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai.

Compagni, la situazione mondiale sta cambiando rapidamente. La competizione inter-imperialista sta trascinando tutti i Paesi in una situazione pericolosa. La guerra imperialista in Ucraina, con il blocco imperialista euro-atlantico dominante che compete con la Russia capitalista a spese del suo popolo, infuria ormai da quasi un anno e mezzo. La situazione in Africa sta cambiando drasticamente a causa di una concomitanza di resistenze dei popoli africani a secoli di oppressione e sfruttamento e di nuovi "predatori in arrivo" come l'imperialismo russo. Anche in Asia vediamo acuirsi le contraddizioni tra Stati Uniti e Cina. Il capitalismo nella sua fase imperialista si sta dimostrando sempre più un sistema marcio, ma molto pericoloso, che deve essere rovesciato.

La situazione della classe operaia nei Paesi Bassi

Anche nei Paesi Bassi si sta lentamente iniziando a guardare in faccia questa verità. Negli ultimi anni, infatti, anche la situazione della classe operaia olandese è stata caratterizzata da un deterioramento. Qual è la situazione della classe operaia olandese, a fronte dell'immagine diffusa che i Paesi Bassi sono un Paese "ricco"? Cosa significa per i lavoratori il dominio del capitalismo?

Secondo le statistiche borghesi, 900.000 persone vivono in povertà nei Paesi Bassi, tra cui 221.000 bambini. Allo stesso tempo, ci sono più miliardari olandesi che mai. Si stima che la classe operaia olandese viva circa 15 anni in meno in buona salute: aumentano le malattie come l'infarto e il diabete. Stress cronico, ansia, depressione e altri disturbi psicologici sono tre volte più comuni tra i lavoratori con il reddito più basso, pari al 22%. 2,5 milioni di olandesi sono anche scarsamente alfabetizzati, un fenomeno legato a una condizione di salute peggiore.

E sul posto di lavoro? La mancanza di manodopera per i capitalisti porta, da un lato, i lavoratori a cercare di sfruttare lo spazio che si crea per migliorare le condizioni di lavoro; dall'altro, la classe operaia non è sufficientemente organizzata. Il carico di lavoro aumenta, i capitalisti assumono un atteggiamento sempre più ostile e aggressivo nei confronti di qualsiasi tentativo di costruzione del potere da parte dei lavoratori in fabbrica, la lotta di classe si intensifica. L'FNV, il più grande sindacato olandese, assume una posizione più combattiva, ma continua a predicare la pace di classe o, per dirla con le sue parole, l'"equilibrio tra lavoro e capitale".

Anche i rappresentanti politici del capitale nei Paesi Bassi non possono ignorare questi sviluppi. Da un lato, c'è la necessità di una politica fiscale più "severa", promossa in particolare dalle organizzazioni padronali; dall'altro, la borghesia sta cercando di aumentare il potere d'acquisto aumentando legalmente il salario minimo e i sussidi. Il nuovo governo che salirà al potere a novembre continuerà la politica di smantellamento dei servizi sociali, nonostante le poche briciole che talvolta vengono distribuite alla classe operaia.

Uno sviluppo pericoloso rimane la proliferazione di partiti e movimenti politici reazionari che cercano di capitalizzare il crescente malcontento della popolazione olandese. I partiti con idee razziste e scioviniste, sostenuti da settori del grande capitale, stanno guadagnando consensi tra le fasce insoddisfatte della popolazione.

Allo stesso tempo, la socialdemocrazia sta cercando di reinventarsi. In questo contesto, la socialdemocrazia tradizionale, il Partito del Lavoro (PvdA) e i Verdi, Sinistra Verde, hanno presentato 1 lista in vista delle elezioni. Con una veste "sociale" e "sostenibile", stanno cercando di imbrigliare la classe operaia alla causa del capitale "verde", sostenuto dall'UE.

Molto pericoloso è anche il ruolo di primo piano svolto dalla borghesia olandese nella guerra imperialista in Ucraina. Il governo olandese sostiene apertamente il regime reazionario e anticomunista ucraino con forniture di armi su larga scala e campagne di propaganda. Il NCPN è stato l'unico partito a protestare presso l'ambasciata ucraina nel 2016, contro gli attacchi ai comunisti da parte del governo ucraino, e continuerà a esprimere la propria solidarietà ai comunisti ucraini perseguitati. Il NCPN si oppone anche alle forniture di armi e alla benzina gettata sul fuoco dalla nostra borghesia in questo conflitto imperialista. Ci battiamo contro la NATO e l'UE e per l'uscita dei Paesi Bassi da queste alleanze imperialiste.

Il crescente malcontento non solo della classe operaia olandese, ma anche di altre fasce della popolazione, come parte dei contadini e della piccola borghesia, dà al NCPN l'opportunità di continuare a intervenire, per smascherare tali partiti, nella lotta per il socialismo-comunismo nei Paesi Bassi.

La situazione del partito

Negli ultimi anni il NCPN ha vissuto un importante ringiovanimento. Questo è stato il risultato della decisione consapevole del partito di costruire la CJB. L'aumento della povertà per molti giovani lavoratori, studenti e studentesse ha fornito un terreno fertile per la crescita e l'intervento della CJB.

L'influenza del NCPN all'interno del movimento operaio olandese è in costante crescita. Sebbene la strada da percorrere sia ancora molto lunga, stiamo cercando di assumere posizioni di primo piano, laddove possibile, nella crescente resistenza della classe operaia olandese allo sfruttamento capitalistico. La CJB sta anche riuscendo a partecipare con successo alla lotta degli studenti.

Inoltre, a novembre si terranno nuove elezioni nei Paesi Bassi. Il NCPN ha scelto di rafforzare i nostri dipartimenti e il nostro lavoro nei quartieri e nei luoghi di lavoro e, questa volta, di non partecipare alle elezioni.

La situazione internazionale

Compagni,

vediamo che le contraddizioni nel nostro movimento stanno aumentando. Ciò si manifesta, tra l'altro, nella creazione della reazionaria e opportunistica Piattaforma Mondiale Antimperialista, il cui scopo è quello di utilizzare il movimento comunista per gli scopi del capitale russo, e non solo. A cosa porta questo presunto "antimperialismo"? Porta a sostenere governi che perseguitano i compagni dei partiti oggi qui presenti. Governi come quello venezuelano, che ha praticamente reso illegale il PCV. O la teocrazia oscura e reazionaria dell'Iran, che ha torturato e impiccato migliaia di compagni del Partito Tudeh nel 1988 e che continua la repressione ancora oggi. Compagni, il sostegno a questi tipi di governo con la pretesa dell'"antimperialismo" non possiamo tollerarlo come comunisti.

Dobbiamo tornare a credere nella classe operaia e non nel gruppo Wagner o nell'esercito della Federazione Russa. Dobbiamo approfittare delle contraddizioni inter-imperialiste, ma in nessun caso schierarci con un blocco imperialista. Il cosiddetto "multipolarismo" conduce al vicolo cieco delle "tappe" verso il socialismo. Noi comunisti dobbiamo continuare a lavorare nella classe operaia, dove dobbiamo diffondere i principi rivoluzionari. I principi rivoluzionari per la rottura radicale con il capitalismo, per il suo rovesciamento, per l'instaurazione del potere operaio.


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