www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 25-01-24 - n. 889

23° IMCWP: Contributo del Partito Comunista di Svezia

Partito Comunista di Svezia (SKP) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

14/10/2023

23° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

20-22/10/2023, Izmir (Smirne),Turchia

Sul tema: Le battaglie politiche e ideologiche per affrontare i capitalisti e l'imperialismo. I compiti dei comunisti di informare e mobilitare la classe operaia, i giovani, le donne e gli intellettuali nella lotta contro lo sfruttamento, l'oppressione, le menzogne imperialiste e il revisionismo storico; per i diritti sociali e democratici dei lavoratori e dei popoli; contro il militarismo e la guerra, per la pace e il socialismo.

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Cari compagni,

a nome del Partito Comunista di Svezia desidero ringraziare il Partito Comunista di Turchia per aver organizzato questo 23° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai e per l'ospitalità che i compagni turchi ci hanno dimostrato.

In questa occasione ribadiamo la nostra condanna del disumano blocco statunitense di Cuba e chiediamo la sua immediata cessazione. Confermiamo la nostra solidarietà con il popolo palestinese nella sua lotta contro la colonizzazione e la repressione israeliana e chiediamo la fine delle violenze e delle umiliazioni di cui è vittima. Chiediamo inoltre a tutte le parti presenti di essere solidali con il Partito Comunista del Venezuela e di condannare tutti gli attacchi lanciati contro di esso dal governo venezuelano.

Su tutti i fronti le contraddizioni crescono all'interno dell'imperialismo e la competizione inter-imperialista si acuisce. Per quanto riguarda la Svezia, il sintomo più evidente è l'imminente ingresso nella NATO. Si tratta dell'ultimo passo per abbandonare la neutralità di facciata della Svezia, l'ultimo passo di un lungo processo portato avanti dalla borghesia svedese. Lo shock seguito all'invasione russa dell'Ucraina ha rapidamente annullato l'opposizione popolare contro l'adesione della Svezia alla NATO. Per i partiti parlamentari nominalmente contrari all'adesione alla NATO la questione è diventata rapidamente un non problema, al massimo un argomento di discussione e non un punto di lotta. L'intera destra aveva già abbracciato l'idea dell'adesione svedese alla NATO e, non appena si è presentata l'opportunità, il Partito Socialdemocratico ha ribaltato la propria posizione e il suo governo ha presentato la domanda di adesione.

Con l'acuirsi delle contraddizioni all'interno dell'imperialismo, l'adesione alla più potente alleanza imperialista di combattimento, la NATO, è un prerequisito per la borghesia svedese per garantire i propri interessi all'estero. Sia il precedente governo socialdemocratico che l'attuale governo di destra hanno fatto doverosamente la loro parte per garantire l'adesione alla NATO per assicurare la competitività del capitale monopolistico svedese.

Sul fronte internazionale, la guerra in Ucraina è un segnale delle contraddizioni sempre più acute dell'imperialismo. Il sistema imperialista è tale che qualsiasi pace è una pace temporanea e la guerra è solo uno strumento per garantire gli interessi del capitale contro i suoi concorrenti capitalisti, quando altri mezzi, come la pressione diplomatica, sono considerati inadatti o insufficienti. Come tale, era solo questione di tempo prima che i blocchi imperialisti si trovassero coinvolti in una nuova guerra. L'invasione russa dell'Ucraina nel 2022 ha fatto seguito a una lunga lotta durante la quale il blocco USA-UE-NATO e la Russia hanno lottato per ottenere un vantaggio l'uno sull'altro e garantire gli interessi dei rispettivi monopoli in Ucraina. Non bisogna sbagliare: la guerra in Ucraina è una guerra imperialista, combattuta dagli Stati capitalisti per gli interessi delle rispettive borghesie.

Mentre le armi e gli altri mezzi militari vengono riversati nel conflitto, i popoli dell'Ucraina e della Russia pagano con il loro sangue il tentativo dei monopoli di garantire le loro posizioni e i loro profitti. Più carri armati e pezzi di artiglieria non avvicinano la pace, ma servono solo a mantenere, e persino ad aumentare, il ritmo dei massacri e delle devastazioni. Inoltre, il rischio di recrudescenza, di espansione della guerra, è molto reale. La rivelazione che il governo di Zelenskyy ha richiesto missili a lunga gittata ai suoi alleati, per attaccare le fabbriche di droni in Iran e Siria, dimostra che il potenziale di escalation e di espansione non può essere ignorato. Il Partito Comunista di Svezia condanna la consegna di armi, munizioni e altri aiuti militari all'Ucraina da parte del governo svedese e chiede che questi vengano interrotti.

Il Partito Comunista di Svezia non commetterà l'errore di sostenere una borghesia piuttosto che un'altra nella guerra in Ucraina, né in qualsiasi altra guerra imperialista. Ci schiereremo sempre dalla parte del proletariato, dei popoli lavoratori che subiscono le conseguenze delle guerre imperialiste e vengono sacrificati sull'altare dei profitti del capitale monopolistico.

La guerra in Ucraina ha messo a nudo e fatto emergere una frattura all'interno del movimento comunista. Questa frattura non può essere colmata, né ha una via di mezzo. Non possiamo concentrarci su ciò che ci unisce quando i nostri obiettivi divergono fondamentalmente. Schierarsi a favore di un blocco imperialista piuttosto che di un altro rappresenta niente meno che una collaborazione di classe e segnala una diserzione dalla lotta rivoluzionaria. Questo era vero all'epoca della Seconda Internazionale e rimane vero oggi.

In questo contesto va affrontato il cosiddetto "multipolarismo", che implica inconfutabilmente il sostegno a un blocco imperialista piuttosto che a un altro, di solito con la scusa dell'antimperialismo. In questo caso, l'antimperialismo è separato dall'anticapitalismo in un modo estraneo al socialismo scientifico, e quindi reso non solo innocuo per il capitale, ma anche privo di significato, poiché il multipolarismo mira a rafforzare il capitale di alcune nazioni contro quello di altre nazioni. Invece di cercare di spezzare la catena dell'imperialismo, i sostenitori del multipolarismo cercano di rafforzarlo proprio nei punti in cui è più debole, e quindi più vulnerabile a una rivoluzione socialista.

Siamo convinti che i comunisti debbano forgiare il proprio percorso di lotta di classe, lavorando costantemente verso l'obiettivo rivoluzionario del socialismo, o il popolo lavoratore fallirà nella sua missione storica. Non ci possono essere dubbi sul fatto che la liberazione del popolo lavoratore dallo sfruttamento e dalla guerra non può avvenire nel quadro del capitalismo, ma solo attraverso l'instaurazione del socialismo. Abbandonare il cammino rivoluzionario significa abbandonare il popolo.


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