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- pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 07-10-24 - n. 910
Dichiarazione congiunta: Ci opponiamo all'allargamento della guerra in Medio Oriente!
Partito Tudeh dell'Iran * | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
07/10/2024
Noi, sottoscritti partiti comunisti e operai che si battono per la pace e il progresso in Medio Oriente, con la presente esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione per l'aggravamento senza precedenti della situazione nella regione, con i molteplici attacchi israeliani contro il Libano e l'invasione su larga scala del Paese. Come era prevedibile, ciò ha provocato attacchi missilistici di rappresaglia da parte dell'Iran contro obiettivi israeliani, a seguito degli attacchi israeliani al Libano e di altre violazioni provocatorie della sovranità iraniana.
Riteniamo che se continuasse l'attuale tendenza degli sviluppi, la regione scivolerebbe in un ciclo di conflitti che potrebbe facilmente sfociare in una guerra globalizzata. Questo metterebbe in pericolo la sicurezza di tutti gli Stati e dei popoli della nostra regione.
In Israele, il governo Netanyahu, che ha violato in modo flagrante il diritto internazionale nella perpetrazione di una guerra genocida a Gaza negli ultimi 12 mesi, nell'assassinio di leader politici a Teheran e Beirut, e ora nell'invasione del Libano e nel palese ricorso a tattiche di terrore per eliminare i suoi nemici, sta cercando un conflitto militare diretto con l'Iran per espandere la guerra in tutto il Medio Oriente, in collusione con i governi degli Stati Uniti e del Regno Unito, per attuare in modo aggressivo schemi fondamentalmente volti a ridisegnare la mappa politica del Medio Oriente e a imporre la loro egemonia imperialista.
Lo Stato di Israele si comporta come uno scatenato piromane del Medio Oriente, mentre le potenze occidentali continuano a coprirlo, a sostenerlo e ad armarlo fino ai denti, dal momento che costituisce il loro lungo e solido braccio nella regione. Questo nonostante Israele abbia ripetutamente e sfacciatamente sfidato la comunità internazionale, sotto l'egida delle Nazioni Unite (ONU), nonché le regole del diritto internazionale.
Riconosciamo la risoluzione pacifica e politica definitiva della questione palestinese come centrale per l'attuale situazione in Medio Oriente. Chiediamo pertanto l'immediato cessate il fuoco totale e la fine della guerra genocida a Gaza e in Cisgiordania e il ritiro di tutte le forze israeliane da questi territori; il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri e nei centri di detenzione israeliani; il rilascio di tutti i rimanenti ostaggi israeliani detenuti a Gaza; nonché passi immediati, concreti e legalmente sanciti, verso il riconoscimento e l'attuazione di uno Stato palestinese pienamente sovrano all'interno dei confini che si trovavano il 4 giugno 1967, come da risoluzioni ONU pertinenti. In conformità con il diritto internazionale, l'occupazione illegale della Palestina deve terminare.
Chiediamo inoltre il ritiro immediato di tutte le forze militari israeliane dal territorio sovrano del Libano e riaffermiamo la nostra solidarietà con la lotta del popolo libanese e palestinese e il sostegno al loro diritto fondamentale e inalienabile, ai sensi del diritto internazionale, di resistere all'invasione e all'occupazione straniera. Chiediamo inoltre di porre fine ai bombardamenti e agli attacchi militari contro siti in Libano, Siria, Iran, Yemen e altrove.
A tal fine, chiediamo la fine di tutte le esportazioni di armamenti militari, di munizioni e di assistenza tecnica a Israele, al fine di imporre un'inversione di rotta rispetto alla sua pericolosa avventura militare in Palestina, in Libano e in altri Paesi del Medio Oriente.
Chiediamo che le sentenze della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) relative alla guerra genocida israeliana a Gaza siano confermate e attuate senza ritardi o ostacoli.
Chiediamo che gli appelli dell'ONU a tutte le parti siano ascoltati, in modo da allontanarsi seriamente e scongiurare lo scenario da incubo di una guerra generalizzata, che si avvicina sempre di più e che sarebbe un disastro per tutti i popoli della regione.
Partiti firmatari SolidNet
Communist Party of Armenia
Communist Party of Australia
Communist Party of Austria
Party of Labour Austria
Communist Party of Bangladesh
Communist Party of Britain
Communist Party of Canada
AKEL of Cyprus
Communist Party of Denmark
French Communist Party
German Communist Party
Communist Party of Greece (KKE)
Communist Party of India
Communist Party of India [Marxist]
Tudeh Party of Iran
Communist Party of Iraq
Communist Party of Israel
Italian Communist Party
Socialist Movement of Kazakhstan
Communist Party of Malta
Communist Party of Mexico
New Communist Party of the Netherlands
Communist Party of Norway
Palestinian Peoples Party
Portuguese Communist Party
Communist Party of the Russian Federation
Communist Party of Spain
Communist Party of the Workers of Spain
Communists of Catalonia
Sudanese Communist Party
Communist Party of Sweden
Syrian Communist Party
Communist Party of Turkey
Communist Party of Ukraine
Communist Party of Uruguay
Communist Party USA
Communist Party of Venezuela
Altri Partiti firmatari
Communist Front of Italy
Note:
*) Partito promotore
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