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- pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 16-04-25 - n. 929
Azione Comunista Europea: L'esperienza dei comunisti sui disastri naturali e tecnologici - Discorso di apertura PCTE
Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna (PCTE) | eurcomact.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
08/04/2025
Azione Comunista Europea (ECA) - Incontro su: L'esperienza dei comunisti nella lotta per proteggere la popolazione e le infrastrutture dai disastri naturali e tecnologici. Denunciare le responsabilità dell'antipopolare strategia capitalista dei governi dell'UE. L'organizzazione della solidarietà popolare. - Discorso di apertura del PCTE (Partido Comunista de los Trabajadores de España)
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Cari compagni,
come sapete, il 29 ottobre 2024 abbiamo subito una grande tragedia nel nostro paese, un fenomeno climatico chiamato DANA (acronimo spagnolo per Depressione Isolata ad Alta Quota, nota anche come "goccia fredda"). Questo fenomeno, sebbene sia sempre stato comune nella costa mediterranea spagnola, è sempre più violento. Ha causato l'alluvione di diverse regioni nella parte orientale del paese, in particolare nella provincia di Valencia. Il numero delle vittime è spaventoso e ha continuato ad aumentare fino a raggiungere, recentemente, 233 morti. Sono state colpite anche migliaia di case, automobili e infrastrutture.
Come ha dichiarato l'Ufficio Politico del PCTE il giorno dopo la tragedia: ci sono persone da incolpare. Anche se tali fenomeni climatici sono naturali, sia la loro maggiore frequenza e intensità che le loro conseguenze umane ed economiche sono state causate da decenni e persino secoli di politiche e interessi capitalisti.
In Spagna sono state costruite un milione e mezzo di case in zone a rischio inondazioni, su terreni che, sebbene non convoglino normalmente l'acqua, fanno parte degli ecosistemi fluviali e svolgono un ruolo essenziale in essi. Molte di queste case sono state costruite durante la dittatura franchista (tra il 1962 e il 1975) o durante la bolla immobiliare spagnola, negli anni '90 e 2000 (un periodo in cui il settore immobiliare ha avuto una crescita massiccia). In entrambi i periodi, per lo sviluppo del crescente settore turistico in Spagna la speculazione su terreni e abitazioni ha avuto un'enorme rilevanza per un settore economico altamente redditizio per i capitalisti. L'obiettivo delle leggi sul territorio, dei piani di gestione e dell'intervento delle pubbliche amministrazioni in Spagna non è mai stato quello di garantire una costruzione coerente con le esigenze della maggioranza sociale e armoniosa con l'ambiente naturale in cui viviamo. Al contrario, il ruolo dello Stato e della sovrastruttura, così come dell'Unione Europea, è servito a garantire i profitti privati nel crescente sviluppo capitalista nel nostro Paese.
Il 29 ottobre 2024, nel bel mezzo della catastrofe, gli interessi del profitto capitalista sono stati ancora una volta anteposti alla vita e alla salute della classe lavoratrice. Il 29 ottobre 2024 la priorità era che le aziende potessero continuare la loro produzione. Questo ha causato la morte di molti lavoratori sul posto di lavoro o sulla strada del ritorno a casa. Ancora una volta, come era già successo nel 2020 con la pandemia di Covid, il capitalismo viene smascherato mentre si assicura che la sua accumulazione e i suoi profitti rimangano inalterati.
Fin dalla mattina del 29 ottobre, l'Agenzia meteorologica statale ha avvertito l'amministrazione competente del rischio di DANA e delle inondazioni. Nel nostro paese, questo fenomeno climatico è noto da decenni, così come i suoi rischi e le sue terribili conseguenze. Tuttavia, il 29 ottobre non è stato fatto nulla. Non ci sono stati avvisi di emergenza alla popolazione fino alle 8 di sera, quando le inondazioni erano ovunque e la maggior parte delle vite era già stata messa a rischio. Nessuna misura preventiva fu presa quel giorno. Ma la prevenzione non era stata adottata seriamente nei decenni precedenti, nonostante le precedenti inondazioni e le relazioni tecniche che mettevano in guardia sul rischio.
Il giorno dopo, un'ondata di rabbia e solidarietà si diffuse in tutta la Spagna, ma anche in tutta la regione di Valencia, in Castiglia-La Mancia e in Andalusia. I residenti delle zone colpite rimasero isolati per giorni a causa del fango, le loro telecomunicazioni furono interrotte, mentre ogni l'assistenza istituzionale arrivava in ritardo. In questo scenario, l'organizzazione collettiva dei vicini è stata decisiva per unire le forze in ciò che era la priorità: garantire la sopravvivenza gestendo cibo e bevande, cercando persone scomparse e decedute. Allo stesso tempo, migliaia di persone sono arrivate a piedi dalle zone meno colpite per liberare le strade, pulire le case, portare cibo e acqua e prevenire la diffusione di malattie. Contro l'incompetenza delle istituzioni, questo è stato un bellissimo insegnamento sul ruolo creativo che i lavoratori possono potenzialmente avere quando si uniscono.
Il nostro partito ha condotto un'importante campagna di donazioni. Abbiamo raccolto abbastanza denaro da mobilitare diverse squadre composte da membri del PCTE e del CJC che si sono mossi per intervenire insieme ai compagni di Valencia, che lavoravano da giorni. In quei momenti, lo slogan "solo il popolo salva il popolo" è diventato più reale che mai.
Il nostro partito, nonostante la scarsa presenza organizzata nella zona, valuta positivamente il lavoro svolto in questa catastrofe. Con la crescita del partito e la sua maggiore esperienza nella gestione e nell'intervento in tempi di crisi, aumenta anche la capacità risolutiva dei nostri membri in questo tipo di situazioni. Allo stesso modo, abbiamo potuto osservare come altri partiti fratelli abbiano avuto un intervento decisivo in sviluppi simili in altri paesi.
Fin dal primo momento, i vari governi, sia quello centrale che quelli regionali, si sono scaricati la responsabilità di quanto accaduto. Entrambi si sono accusati a vicenda per la gestione del DANA e hanno anteposto i propri interessi politici fin dalla mattina del 29 ottobre. Nel frattempo, le famiglie della classe operaia colpite assistevano a questo spettacolo spaventoso dalle loro case in rovina. La negligenza è evidente, non solo riguardo quanto accaduto quel giorno, ma anche lo sviluppo stesso del capitalismo sulla costa spagnola.
Tutte queste caratteristiche potrebbero essere applicate all'insorgere di altre catastrofi naturali nel nostro paese, come i terremoti, le eruzioni vulcaniche nelle Isole Canarie e soprattutto gli incendi. Ogni anno il nostro paese perde ettari di terreno fertile e molte famiglie perdono le loro case o devono trasferirsi a causa della diffusione di incendi che avrebbero potuto essere evitati.
La totale mancanza di volontà politica crea il contesto per cui questi disastri naturali si verificano all'infinito: mancanza di prevenzione, mancanza di attrezzature antincendio, mancanza di leggi. In breve, mancano i mezzi per prevenire gli incendi e altri disastri, mentre ci vogliono decenni per riprendersi dalle loro conseguenze.
La società esiste interagendo con l'ambiente naturale in cui vive. Questa importante questione è stata ampiamente discussa per decenni dai comunisti. Quando si verificano disastri naturali, questa discussione riemerge con forza, perché le loro terribili conseguenze evidenziano la relazione intrinseca che hanno con lo sviluppo del capitalismo.
Nel suo Manifesto-Programma, il PCTE affronta la questione e conclude che la presa del potere politico e dei mezzi di produzione da parte della classe operaia cambierà il modo in cui essa interagisce effettivamente con l'ambiente. La pianificazione centrale dell'economia terrà conto della necessità di sviluppare le forze produttive in modo armonioso con l'ambiente e la diversità. L'anarchia caratteristica della produzione capitalista causa la destabilizzazione degli ecosistemi e mette a rischio la continuità della vita. Il socialismo garantirà il soddisfacimento dei bisogni sociali, tra cui la protezione dell'ambiente e della diversità biologica, poiché sono una ricchezza per tutti i popoli e la sopravvivenza dell'umanità dipende dalla loro conservazione.
Dalla nostra esperienza possiamo concludere che:
- Lo sviluppo anarchico del capitalismo è un rischio storico per la salute e la vita della classe lavoratrice
- I governi a diversi livelli, in quanto gestori del capitalismo, hanno trascurato la questione al fine di garantire l'aumento dei profitti per le aziende
- Sotto il capitalismo, gli interessi della produzione capitalista vengono sempre anteposti alla vita della classe lavoratrice
- Le catastrofi naturali e climatiche possono avere cause naturali, ma le loro conseguenze dipendono dalle politiche e dagli interessi capitalisti
- La solidarietà popolare e la rabbia subito dopo una catastrofe naturale dovrebbero essere organizzate e il Partito Comunista dovrebbe essere un attore decisivo in queste situazioni
- Solo il socialismo garantirà la soddisfazione dei bisogni sociali e la protezione dell'ambiente
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