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- pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 08-09-25 - n. 939
Dichiarazione congiunta: Fermate la minaccia militare degli Stati uniti contro il Venezuela
PC del Messico (PCM), Partiti firmatari | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
05/09/2025
Noi, i Partiti Comunisti e Operai firmatari, esprimiamo la nostra condanna dell'attuale dispiegamento delle forze militari statunitensi nei Caraibi, su ordine dell'amministrazione Trump, che minaccia il Venezuela con il pretesto della lotta al traffico di droga.
L'imperialismo statunitense e i suoi alleati europei hanno storicamente utilizzato come facciata politica la presunta "lotta al terrorismo, al traffico di droga, alla presenza di armi di distruzione di massa, alla difesa dei diritti umani e della democrazia", ecc, per attaccare e intervenire in vari paesi del mondo.
La minaccia di un'aggressione militare statunitense contro il Venezuela dimostra ancora una volta il carattere interventista della potenza imperialista statunitense, che storicamente ha considerato l'America Latina il suo cortile di casa, come ha dimostrato negli ultimi 200 anni, compiendo invasioni, ingerenze e aggressioni militari dirette e indirette (come nei casi di Guatemala, Cuba, Repubblica Dominicana, Panama, Grenada, Haiti, Honduras, El Salvador); ha ordito complotti per imporre dittature antidemocratiche e filo-statunitensi (come in Cile, Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay); ha messo in atto piani criminali contro le lotte dei popoli (come l'Operazione Condor e l'Operazione Colombia) e ha imposto embargo economici illegali e blocchi a una serie di nazioni, il caso più emblematico il blocco criminale contro Cuba.
Gli Stati Uniti, nel loro desiderio di esercitare il pieno dominio economico, politico e militare nella regione, hanno anche installato quasi 80 basi militari e enclavi in America Latina e nei Caraibi; oltre a riattivare, nel 2008, la Quarta Flotta della Marina degli Stati Uniti per aumentare il dominio militare marittimo sull'America Centrale, i Caraibi e il Sud America.
Questa nuova escalation bellicista dell'imperialismo statunitense nell'area caraibica ha il chiaro scopo di far prevalere gli interessi dei monopoli statunitensi nella loro competizione con il capitale e gli interessi delle potenze concorrenti, esercitando una maggiore pressione sul governo di Nicolás Maduro affinché continui a concedere maggiori privilegi e concessioni al capitale monopolistico statunitense o addirittura il crollo del regime e l'ascesa al potere della fazione di opposizione di destra come fedele interprete dei propri interessi. Inoltre, genererebbe un'enorme ripercussione destabilizzante e violenta per l'intera regione dell'America Latina e dei Caraibi.
In questo senso, esprimiamo la nostra energica condanna di questa pericolosa escalation interventista dell'imperialismo, che mira a peggiorare ulteriormente le già difficili condizioni a livello di libertà democratiche, diritti umani e deterioramento della qualità della vita del popolo venezuelano. L'intervento imperialista, espresso nell'attuale dispiegamento militare o nella continuità delle sanzioni economiche criminali, aggrava la crisi capitalista venezuelana, aumentando le sofferenze dei lavoratori venezuelani.
Sosteniamo la lotta della classe operaia e dei lavoratori venezuelani per il ripristino delle libertà democratiche nel Paese, dei diritti politici, sociali ed economici del popolo, la cessazione della repressione e il pieno rilascio dei lavoratori, degli attivisti politici e sociali ingiustamente detenuti per aver lottato per i propri diritti o per aver chiesto il rispetto della Costituzione, il ripristino dei diritti politici delle organizzazioni che sono state oggetto di interventi da parte delle istituzioni dello Stato venezuelano, come nel caso del legittimo Partito Comunista del Venezuela, della sua militanza e del suo Comitato Centrale eletto al XVI Congresso, sempre in prima linea nella lotta contro l'imperialismo, al quale esprimiamo la nostra piena solidarietà. Esortiamo inoltre il governo venezuelano a rispettare e ripristinare i suddetti diritti.
Esprimiamo la nostra solidarietà alla classe operaia e al popolo venezuelano e ribadiamo che la via d'uscita dalla crisi sociale, economica e politica in Venezuela è nelle mani della classe operaia e dei lavoratori venezuelani, e non certo in un qualsiasi blocco della borghesia nazionale o polo del sistema capitalista mondiale.
Ci opponiamo alla nuova spartizione imperialista e al sacrificio dei popoli a vantaggio degli interessi del capitale.
Proletari di tutti i paesi, unitevi!
Partiti firmatari di SolidNet
PADS, Algeria
Party of Labour of Austria
Communist Party of Denmark
Communist Party of El Salvador
Communist Party of Greece
Workers Party of Ireland
Communist Party of México
New Communist Party of the Netherlands
Communist Party of Pakistan
Palestinian Communist Party
Paraguayan Communist Party
Philippines Communist Party [PKP 1930]
Communist Party of Poland
Romanian Socialist Party
Communist of Serbia
Communist Party of the Workers of Spain
Communist Party of Sweden
Swiss Communist Party
Syrian Communist Party
Communist Party of Venezuela
Altri Partiti firmatari
Argentinian Communist Party
Communist Youth of Bolivia
Revolutionary Brazilian Communist Party
Revolutionary Party Communists, France
Communist Party of Ecuador
Communist Front of Italy
Communist Workers' Platform of the USA
Marxism-leninism Today
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