www.resistenze.org - popoli resistenti - afghanistan - 17-08-21 - n. 798

Dichiarazione del Consiglio Mondiale per la Pace sui recenti sviluppi in Afghanistan

Consiglio Mondiale per la Pace (WPC) | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

17/08/2021

Il Consiglio Mondiale per la Pace esprime profonda preoccupazione per i recenti sviluppi in Afghanistan. Vent'anni dopo l'aggressione imperialista degli USA e della NATO e l'invasione dell'Afghanistan, la sofferenza del suo popolo non ha fine.

Quando gli USA lanciarono la loro presunta "Guerra al Terrore" nel 2001, le forze antimperialiste amanti della pace erano ben consapevoli dell'ipocrisia e dei reali obiettivi dell'aggressione in Afghanistan. I Mujahedin, i Talebani e altre forze estremiste religiose, che furono create, finanziate e dirette per più di un decennio dagli USA e dai suoi alleati europei allo scopo di rovesciare il primo governo popolare alla fine degli anni '80, hanno poi preso il controllo del paese per oltre 10 anni. Il sostegno internazionalista dell'URSS, che aveva portato enormi progressi in tutti i campi sociali, è stato distorto e falsificato per ragioni ideologiche. Nel 2001, dopo aver servito i piani imperialisti, i Talebani sono diventati il "bersaglio" dei loro precedenti padroni.

Gli sviluppi della politica estera degli USA e della NATO in Asia centrale miravano al confronto con la Russia e la Cina. Centinaia di migliaia di persone hanno perso la vita, milioni gli sfollati che sono diventati rifugiati. Più di duemila miliardi di dollari sono stati spesi in tutti questi anni dagli imperialisti per le operazioni militari, l'istituzione e il finanziamento a Kabul di regimi fantoccio. Il redditizio commercio dell'oppio è cresciuto rapidamente e si è moltiplicato negli ultimi vent'anni.

In questi giorni l'amministrazione Biden ha avviato il ritiro delle forze USA dal paese dopo lunghe trattative (iniziate dall'amministrazione Trump) con le forze Talebane. Il Paese viene consegnato al "precednte nemico" con imminente pericolo di oscurantismo istituzionale e fondamentalismo. Gli USA non lasciano l'Afghanistan per tagliare le spese. Le loro priorità nell'Oceano Pacifico richiedono tale riadattamento e redistribuzione delle loro forze armate.

Tra le tante questioni, la nuova situazione aggiungerà nuovi problemi sociali per il popolo afghano, in particolare per le donne del paese. Esiste il pericolo che il fondamentalismo religioso emerga più forte nella regione, maggiormente armato con l'equipaggiamento militare che gli USA si stanno lasciando alle spalle, mentre crescono le preoccupazioni per una nuova ondata di profughi.

Il WPC esprime la sua solidarietà al popolo afgano, che negli ultimi 30 anni non ha mai avuto la libertà di decidere del proporio futuro e delle sue ricchezze. L'occupazione militare USA/NATO e il governo dei Talebani sono due facce della stessa medaglia.

Segreteria del Consiglio Mondiale per la Pace

Atene, 16 agosto 2021


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