www.resistenze.org - popoli resistenti - algeria - 04-11-24 - n. 913

Algeria: novembre 1954 - luglio 1962 e il parallelismo palestinese

Comunisti | sitecommunistes.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

23/10/2024

Il 1° novembre 1954, il potere coloniale francese in Algeria fu svegliato dallo shock di 70 attentati in una trentina di città algerine, con un bilancio di 10 morti. Il 1° novembre, il Front de Libération Nationale (FLN), che aveva organizzato questa serie di attentati contro il dominio coloniale, pubblicò un manifesto [1] in cui esprimeva la sua determinazione a lottare per l'indipendenza dell'Algeria.

Quel giorno, indicato da tutti i politici francesi come il giorno rosso di Ognissanti, aprì la strada a una guerra d'indipendenza che, dopo 132 anni di colonizzazione francese, si concluse il 5 luglio 1962 con l'indipendenza algerina [2]. La guerra coloniale condotta dallo Stato francese fu particolarmente sanguinosa e la repressione del popolo algerino che lottava per i propri diritti legittimi portò alla morte di centinaia di migliaia di combattenti e civili.

Algeria 1954

Le forze coloniali utilizzarono i peggiori metodi di tortura e di deportazione della popolazione nei campi di concentramento. Nel suo libro La question [3], Henry Alleg [4] denunciò la tortura. Il libro fu immediatamente censurato e ripubblicato dall'editore svizzero Nils Andersson [5].

Il nostro Partito ha dedicato diversi articoli alla guerra d'indipendenza dell'Algeria e ha reso pubblicamente omaggio alla lotta di liberazione nazionale del popolo algerino in occasione del 60° anniversario della dichiarazione d'indipendenza del Paese [6]. Oggi, tracciando una relazione con il modo in cui le classi dominanti affrontano la questione palestinese e con coloro che sostengono la lotta legittima del popolo palestinese, vogliamo ricordare come l'apparato politico e i loro media affrontarono quel momento storico, conclusosi con la vittoria dei patrioti algerini. Infatti, nonostante le menzogne e la repressione, è stato il diritto del popolo algerino a trionfare. La Revue d'Histoire Militaire [7] riassume bene la situazione quando scrive: "Nel 1954, che si tratti del governo francese, della stampa o degli intellettuali francesi, nessuno poteva concepire la possibilità dell'indipendenza [dell'Algeria]".

Cosa avevano da dire l'allora Presidente del Consiglio (Pierre Mendés France) e il suo Ministro degli Interni (François Mitterrand)? Il 12 novembre, Pierre Mendé France disse all'Assemblea Nazionale: "Il governo non vacillerà, non procrastinerà e non sarà esitante nelle misure che prenderà per garantire la sicurezza e il rispetto della legge. Non ci sarà nessuna indulgenza contro la sedizione, nessun compromesso con essa, tutti qui e là devono saperlo. La volontà criminale di pochi uomini deve essere affrontata con una repressione incrollabile, perché non c'è ingiustizia nella repressione. Non ci sono compromessi quando si tratta di difendere la pace interna della Nazione, l'unità e l'integrità della Repubblica. I dipartimenti dell'Algeria fanno parte della Repubblica francese. Da tempo sono irrevocabilmente francesi". Quanto a François Mitterrand, dichiarava: "L'Algeria è Francia e la Francia non riconoscerà alcuna autorità che non sia la sua". Il 5 novembre disse in Commissione degli Interni: "L'unico negoziato è la guerra". La stampa borghese non fu da meno: Le Monde del 2 novembre titolava: "Non si può fare nulla sotto la minaccia o il ricatto dei terroristi". L'Aurore: "I terroristi passano all'azione in Algeria". Le Figaro: "Ondata di terrorismo in Algeria". France soir: "Brusca fiammata di terrorismo in Algeria". Le Journal d'Alger: "Ieri una serie di attacchi terroristici in Algeria". L'Echo d'Alger riprendeva in prima pagina la dichiarazione di François Mitterrand e annunciava: "Tra qualche giorno inizierà una vera e propria operazione di pulizia nell'Aurès".

Come gridano i giovani rivoluzionari che sostengono la lotta di liberazione nazionale del popolo palestinese: "L'Algeria ha vinto, il Vietnam ha vinto, la Palestina vincerà". Quindi c'è ancora posto nella pattumiera della storia per i sostenitori del colonialismo e dell'apartheid!

Note

[1] https://www.jeuneafrique.com/41168/politique/1er-novembre-1954-le-texte-int-gral-de-la-d-claration-du-secr-tariat-g-n-ral-du-fln/

[2] Malika Rahal, Algérie 1962: Une histoire populaire, Éditions de la Découverte, 2022

[3] Henry Alleg, La question, Éditions de Minuit, 1958

[4] https://fr.wikipedia.org/wiki/La_Question_(libro)

[5] https://www.persee.fr/doc/rint_0294-3069_2007_num_79_1_1055_t15_0212_0000_2

[6] https://www.sitecommunistes.org/index.php/publications/documents/2075-soixantieme-anniversaire-de-l-independance-de-l-algerie-a-propos-d-une-lutte-anticoloniale-exemplaire ; https://www.sitecommunistes.org/index.php/monde/afrique/2085-succes-de-l-initiative-celebrant-la-victoire-du-peuple-algerien-sur-l-imperialisme-francais

[7] https://larevuedhistoiremilitaire.fr/2020/02/26/la-guerre-dalgerie-a-travers-la-presse-et-la-litterature/


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