Straordinario successo elettorale dei comunisti austriaci
di Igor Melnikov
“Pravda” - n. 11 del 30 gennaio 2003
giornale del Partito Comunista della
Federazione Russa
Al contrario di “Liberazione”, che ha “liquidato” l’avvenimento con due scarne
righe, il corrispondente da Vienna del giornale del PCFR ha dedicato un
commento alla sensazionale affermazione del PC austriaco (KPOE) nelle elezioni
locali a Graz, seconda città del paese.
M.G.
I commenti sull’esito delle recenti elezioni parlamentari nazionali
non sono ancora scomparsi dalle prime pagine dei giornali austriaci (non è
certo uno scherzo che i principali partiti politici stanno ancora litigando
sulla composizione della futura compagine di governo), che nuovamente il tema
elettorale richiama l’attenzione degli austriaci.
Non deve assolutamente confondere la dimensione provinciale di queste elezioni,
il cui scopo era quello di stabilire la nuova composizione del parlamento e del
senato di Graz – dopo Vienna, la seconda città per abitanti. La consultazione
aveva qui una sua particolare storia: i comunisti di Graz, cinque anni fa, non
solo avevano conquistato quattro seggi nel parlamento cittadino, ma avevano
ottenuto un rappresentante nel governo della città. Cosa sarebbe successo
adesso?
I seggi elettorali da queste parti aprono con il canto del gallo e concludono
il loro lavoro presto, alle quattro del pomeriggio. Dopo due ore erano noti i
risultati non definitivi, che si rivelavano sensazionali. Per la prima volta,
in tutti gli anni del dopoguerra, i socialdemocratici di Graz venivano
sorpassati dai popolari-conservatori, avanzati del 10%. Ma la televisione
austriaca faceva notare che la maggior sorpresa era rappresentata proprio dal
successo del Partito Comunista Austriaco (KPOE). Avendo totalizzato il 21% dei
voti, si sono piazzati a ridosso del Partito Socialista, al terzo posto.
Un crollo hanno subito i liberali di ultradestra, che sono passati dal secondo
al quinto posto, riducendo di tre quarti il numero dei seggi. Il loro leader,
Haider, uomo che, per i suoi atteggiamenti, ricorda Zhirinovskij, ora rischia
di essere respinto ai margini della scena politica.
I più importanti giornali austriaci, di solito estremamente parchi di
complimenti nei confronti dei dirigenti del partito comunista, commentando i
risultati delle elezioni a Graz, sembrano avere abbandonato lo stereotipo
abituale. Così il “Wiener Zeitung”, dedicando un’intera pagina alle elezioni di
domenica, così definisce, lapidariamente, ma eloquentemente, Ernst Kaltenegger,
capolista del KPOE: “popolare”.
Il cinquantatreenne consigliere comunale ha saputo stare vicino ai semplici
cittadini di Graz, più di qualsiasi altro dei suoi avversari,
socialdemocratici, popolari, populisti-liberali o attivisti dei “verdi”.
La forte popolarità di Ernst Kaltenegger si spiega prima di tutto con la
coerenza tra le parole e i fatti. Elaborato nei minimi dettagli un programma di
sostegno ai settori meno abbienti, garantì ai comunisti il successo elettorale
del 1998. La realizzazione di tale programma, malgrado tutte le difficoltà
frapposte alla “squadra di Kaltenegger”, ha permesso ora di aumentare in grande
misura il numero dei seggi del KPOE nel parlamento cittadino. Ecco allora che
ai giornali austriaci tocca – seppur a malincuore - scrivere del “talento organizzativo
e del disinteresse per la ricchezza” del comunista di Graz: tutti i cittadini
sanno con certezza che il 60% dello stipendio del consigliere Kaltenegger viene
versato, ormai da alcuni anni, per la realizzazione del programma sociale del
comune.
Traduzione dal russo
di Mauro Gemma