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Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
01/03/2023
Le guerre riempiono le casse e fanno salire le azioni, anche se si è coinvolti solo indirettamente negli eventi.
Düsseldorf/Francoforte sul Meno. È molto probabile che il produttore di armi Rheinmetall venga promosso al DAX a marzo. L'indice azionario tedesco (DAX) è il più importante indice del mercato azionario tedesco. È molto considerato come indicatore dell'andamento del mercato ed è calcolato dalla Deutsche Börse a partire dai prezzi dei 40 titoli più redditizi. Da tempo si ipotizzava che anche la Rheinmetall, società che trae profitto dalla guerra, sarebbe presto entrata a far parte dell'indice principale sulla scia della guerra russo-ucraina.
Secondo i calcoli della banca d'investimento Stifel Europe, lunedì scorso Rheinmetall è salita al necessario 33° posto nella classifica del mercato azionario. Martedì, a sua volta, "questo posto è stato consolidato con un vantaggio sottilissimo", secondo il Frankfurther Allgemeine Zeitung (FAZ).
La decisione sarà presa venerdì sera dopo la chiusura della borsa americana. La retrocessione che permette l'ascesa di Rheinmetall è data dalla posizione più bassa di Fresenius Medical Care. Il motivo o meglio, la colpa dell'ascesa dell'industria tedesca degli armamenti, è chiaramente la guerra imperialista che imperversa in Ucraina: già prima dello scoppio della guerra russo-ucraina, l'azienda di armamenti si trovava al 59° posto della classifica della borsa - ben lontana dall'indice principale. Con l'aumento della domanda di carri armati, Rheinmetall ha fatto raddoppiare il prezzo delle azioni del gruppo.
Nulla ostacola il costante aumento delle vendite del gruppo di Düsseldorf (se non la pace nelle aree di crisi nel prossimo futuro): Il gruppo di armamenti prevede di raddoppiare le vendite entro il 2025. Come in tutte le guerre, il caso dell'Ucraina mostra chi emerge come il vero vincitore dai combattimenti, indipendentemente dal fatto che il proprio Paese vinca o perda: le corporazioni monopolistiche che investono nella guerra.
Fonte: FAZ
