www.resistenze.org - popoli resistenti - austria - 16-10-23 - n. 878

Libertà per la Palestina!

Partito del Lavoro d'Austria | parteiderarbeit.at
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

11/10/2023

Dichiarazione del Comitato esecutivo del Partito del Lavoro Austriaco (PdA), Vienna, 10 ottobre 2023.

Alla luce dei nuovi scontri armati in Medio Oriente, i media parlano molto del terrorismo di Hamas. I politici borghesi si scatenano in appelli alla pace e in condanne dell'aggressione palestinese.

La verità è che l'attacco da Gaza contro Israele non è un fatto improvviso, ma una reazione a decenni di occupazione e oppressione israeliana. La resistenza del popolo palestinese - anche armata - per la sua liberazione è fondamentalmente legittima. Tuttavia, notiamo con forza che i civili non possono e non devono essere obiettivi legittimi della resistenza militare.

Attualmente ci sono 5.200 palestinesi nelle carceri israeliane. Di questi prigionieri, 33 sono donne e 170 sono bambini. Molti di loro non hanno mai visto un processo o un avvocato. Dall'inizio del 2023 alla fine di agosto 2023, l'esercito israeliano ha ucciso più di 200 palestinesi. Tra i morti ci sono bambini e giovani, come Mahmoud Abu Sa'an, 20 anni, o Muhammad Haitham al Tamimi, 3 anni. A ciò si aggiungono le incursioni permanenti dell'esercito israeliano in Cisgiordania, la chiusura della Striscia di Gaza, che da anni lotta con enormi problemi di approvvigionamento a causa del blocco israeliano, la costruzione di insediamenti illegali da parte di israeliani in Cisgiordania sotto la protezione dell'esercito israeliano e le vessazioni razziste e l'esclusione dei palestinesi che vivono nei territori occupati o in Israele. Recentemente, all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il capo del governo israeliano Netanyahu ha mostrato una mappa in cui la Palestina semplicemente non esisteva e Israele era stato ampliato di conseguenza.

La violenza e la morte di civili vanno deplorate e condannate. Tuttavia, la violenza non ha origine nella resistenza palestinese, ma è una reazione alla violenza permanente e sistematica dell'occupazione e dell'oppressione israeliana contro il popolo palestinese.

Una pace duratura in Palestina e Israele è possibile solo se si pone fine alla politica di occupazione, insediamento ed espulsione israeliana. Il Partito del Lavoro d'Austria chiede:

 - Porre fine alla politica di insediamento israeliana! No alle espulsioni e alle annessioni!
 - Ritiro degli insediamenti israeliani in Cisgiordania e a Gerusalemme Est!
 - Ritiro dell'esercito israeliano da tutti i territori occupati! Fine dell'assedio e del blocco della Striscia di Gaza!
 - Autodeterminazione del popolo palestinese all'interno di un  proprio Stato entro i confini del 1967!
 - Riconoscimento del diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi!
 - Pieni diritti civili per la popolazione araba di Israele! Fine della repressione e della discriminazione!
 - Fine degli attacchi israeliani in territorio siriano e libanese!


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