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fonte www.solidnet.org
da http://www.cpbdhaka.org,
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Partito Comunista del Bangladesh, 2 marzo 2006

 

Comunicato stampa urgente

Ruhul Amin, Segr.Gen. Bangladesh Garment Sramik, Trade Union Kendro

 

Il 2 marzo i Lavoratori dell’Abbigliamento hanno osservato mezza giornata di sciopero nazionale per la morte di lavoratori innocenti.

 

Il 25 febbraio, in seguito ad un incendio divampato nel  KTS Garment di Kulurghat, Chittagong, città portuale del Bangladesh, diverse centinaia di lavoratori dell’abbigliamento sono morti e altri sono rimasti gravemente ustionati e feriti

 

Almeno 1.700 lavoratori- prevalentemente ragazze giovani- stavano lavorando nella fabbrica quando è divampato il fuoco. Come al solito l'unica scala e l’uscita erano chiuse a chiave e i lavoratori hanno tentato disperatamente di scappare aprendo un varco nel muro e saltando dai 9 edifici-deposito. Fonti governative hanno parlato di 52 salme recuperate ma i lavoratori che sono riusciti ad uscire vivi dalla trappola mortale dicono che mancano più di 700 lavoratori. Molti denunciano che i corpi dei morti sono stati portati via in autocarri coperti durante l'oscurità della notte. I lavoratori gravemente ustionati sono stati ricoverati nell’Ospedale dell’Università di medicina di Chittagong, dove non c'è un’unità ustionati. Recentemente anche un'altra fabbrica di abbigliamento con 5 capannoni era crollata, uccidendo centinaia di lavoratori che operavano dentro e fuori dall'edificio.

 

L’autorevole leader sindacale Manzurul Ahsan Khan ha invitato ad un incontro i lavoratori dell’abbigliamento incuranti dell’orientamento del loro sindacato, per tracciare un programma comune per il movimento contro la morte di lavoratori dell’abbigliamento causata dalla non ottemperanza delle leggi e delle norme che concernono la sicurezza sul luogo di lavoro da parte di alcuni proprietari irresponsabili e delle autorità governative preposte. La riunione è stata tenuta il 26 febbraio alle 10 di mattina al Purana Paltan Dhaka. All’incontro hanno partecipato 26 leader, da più di 16 organizzazioni.

 

La riunione ha denunciato l’uccisione dei lavoratori dell’abbigliamento della fabbrica KTS, morti a causa del crollo dell’edificio Phoenix; e la perdita di circa mille lavoratori negli ultimi tempi in simili crolli provocati dal fuoco, dovuta alla totale mancanza della sicurezza sul luogo di lavoro. La riunione ha discusso di un movimento unitario dei lavoratori dell’abbigliamento. La riunione ha condannato fortemente l’incapacità e la negligenza criminale dei proprietari, dei manager, del ministero dell’industria, del dipartimento del lavoro, dell’ispettorato fabbriche e magazzini e delle istituzioni nel garantire la sicurezza ai lavoratori dell’abbigliamento, di fronte al ripetuto e crescente carico di morti dovuto a tali incidenti.

 

La riunione ha chiesto al governo di dichiarare lutto nazionale per la morte di così tanti lavoratori  innocenti.

 

La riunione ha chiesto 5 Lac Taka (circa $ 7.812) come compensazione per la morte e una colletta per compensare i feriti, la pubblicazione dell'elenco dei morti e dei feriti, la  riabilitazione dei lavoratori che hanno perso il loro lavoro a causa degli incidenti.

 

La riunione ha anche chiesto le dimissioni del Ministro dell’Industria e la punizione esemplare di proprietari, personale manageriale, uffici e funzionari governativi dell’ispettorato delle fabbriche e delle istituzioni responsabili dell’ottemperanza delle leggi e delle norme per la sicurezza sul lavoro, così come per le leggi del lavoro e la convenzione ILO.

 

La riunione ha anche condannato l'indifferenza del governo al rapporto allarmante, che 1.500 fabbriche di abbigliamento sono pericolanti e richiedono l'evacuazione immediata. La riunione ha chiesto l’immediata ricollocazione delle fabbriche, assicurando la non interruzione del pagamento dei salari e degli altri benefici e la conservazione del posto di lavoro.

 

La riunione ha chiesto massima chiarezza al governo nel fornire i dettagli degli incidenti e anche che le autorità interessate si muovano affinché non accadano più tragedie come quelle capitate negli ultimi tempi.

 

La riunione ha anche deplorato che da certi ambiti sia stata covata una campagna tesa a distruggere l’industria dell’abbigliamento del Bangladesh e scoraggiare gli acquirenti con la scusa dell’illegalità. I leader dei lavoratori dell’abbigliamento hanno affermato che è l'avidità di pochi industriali dell’abbigliamento insieme ad autorità governative conniventi, a fare super profitti, tagliando sulle misure di sicurezza e riducendo i salari minimi stabiliti per legge ai lavoratori. La riunione ha fatto appello a tutti i lavoratori, organizzazioni di massa, partiti politici professionisti, intellettuali, organizzazioni umanitarie nazionali ed internazionali a sviluppare il movimento in difesa dei lavoratori dell’abbigliamento del Bangladesh e dare al movimento ogni genere di aiuto e solidarietà.

 

La seduta è stata aggiornata alle 10 di mattina del 27 febbraio, quando è stata presa la decisione unanime di chiedere mezza giornata di sciopero nazionale dei lavoratori dell’abbigliamento. La riunione è stata presieduta dall’eminente sindacalista Shahidullah Chowdhury.

 

I seguenti leader hanno chiesto lo sciopero:

1. Amirul Haq. Amin, Segr.Gen. Federazione Nazionale Lavoratori dell’Abbigliamento.

2. Ruhul Amin, Segr.Gen.sindacato Kendra Bangladesh Shramik(lavoratori)dell’abbigliamento

3. Sirajul Islam Roni, Presidente Lega National Garment Sramik Karmachari

4. Selim Reza, Presidente Lega National Garment Sramik

5. Salahuddin Sapan, Presidente Federazione Jatiotabadi Garment Sramik

6. Towhidur Rahaman, Presidente Federazione Bangladesh Poshak Shilpa Sramik

7. Delwar Hosen Khan, Presidente Federazione Bangladesh Jonoshadhin Garment Sramik

8. Minuddin Mondol, Segr.Gen. Federazione Bangladesh Songjukta Garment Sramik

9. Alamgir Roni, Presidente Bangladesh Gonotantrik Garment Sramik Karmachari

10. Haji Mohammad Ali, Presidente Federazione Bangla Garment Sramik

11. M. Delwar Hosen, Presidente Federazione Jatyo Garment Sramik Karmachari

12. Shmima Nasrin, Presidente Shadhin Bangla Garment Sramik Karmachai

13. Shafiuddin Molla, Presidente Jatyo Garment & Darji Sramik Karmachai

14. Sardar Khorshed Alam, Presidente Jatyo Garment Shramik Jote

15. Abu Taher, Presidente Jatyo Garment Darji Sramik Karmachai Kendro

16. Rehana Sultana Anju, Presidente Jatyo Garment Sramik Jote

 

18.000 lavoratori dell’abbigliamento del Bangladesh hanno messo in atto una mezza giornata di sciopero nazionale contro la morte di centinaia di lavoratori del settore a causa della mancanza di sicurezza sul posto di lavoro.

 

Il 90% dei lavoratori dell’abbigliamento del Bangladesh sono usciti dalle fabbriche e hanno organizzato grandi dimostrazioni in molte parti del paese, rispondendo all’appello di 16 organizzazione di lavoratori del settore.

 

Diversi sindacati, contadini, organizzazioni dei lavoratori agricoli, unioni studentesche, sono scesi in strada ad appoggiare la rivendicazione dei lavoratori dell’abbigliamento.

 

Il Partito comunista del Bangladesh, che ha convocato un ‘hartal ' o sciopero di mezza giornata il 2 marzo attraverso tutto il paese, ha anche sostenuto lo sciopero indetto dalle 16 organizzazioni dei lavoratori dell’abbigliamento.

 

Traduzione dall’inglese Bf