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Lavoratori tessili scendono di nuovo in piazza per chiedere 75 euro al mese

Morning Star | morningstaronline.co.uk
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

12/11/2013

Sono oltre 40.000 i lavoratori tessili del Bangladesh in sciopero per l'aumento del salario. Nuovamente affrontati dalle forze di polizia, gli scontri, nel secondo giorno di sciopero nella capitale Dacca, hanno causato decine di feriti e la chiusura di almeno 200 fabbriche.

La polizia antisommossa ha sparato proiettili di gomma e gas lacrimogeni in risposta alla decisione dei lavoratori di riversarsi nelle strade, di costruire blocchi stradali con tronchi d'albero e vetture abbandonate.

Migliaia di lavoratori arrabbiati hanno lanciato pietre contro la polizia e attaccato le fabbriche nei distretti industriali di Savar e Ashulia, fuori Dacca, secondo quanto riferito dal direttore della polizia industriale Mustafizur Rahman.

Circa 100 fabbriche avevano chiuso lunedì e 200 sono stati chiuse ieri per l'intensificarsi della protesta. Sono oltre 50 le persone ferite, dopo le 30 di lunedì.

Ashulia è il luogo dove l'incendio di una fabbrica causò la morte di 121 lavoratori tessili, il 24 novembre dello scorso anno [mentre Savar è il distretto in cui crollò il fatiscente impianto Rana Plaza, il 24 aprile 2013, che causò almeno 1.130 morti, ndt]

Sono clienti della fabbrica multinazionali quali il gigante americano Wal-Mart, il rivenditore olandese C&A e il fornitore Li & Fung di Hong Kong.

Una commissione governativa ha votato la scorsa settimana l'aumento del salario minimo mensile a 5.300 taka (50 euro) che, con un aumento del 77%, resta ancora il salario minimo più basso del mondo. I lavoratori chiedono 8.114 taka (75 euro).

I proprietari delle fabbriche sostengono che il salario proposto aumenterebbe in modo irrealistico i costi di produzione.

Il dirigente sindacale Muhammad Ibrahim ha detto che i lavoratori, pur rivendicando un salario minimo mensile di 75 euro, protestavano anche per il rifiuto padronale della proposta d'aumento salariale così come avanzata dalla commissione.

Il governo si è impegnato ad aumentare i salari entro novembre, sulla base della raccomandazione della commissione, dopo che gli scioperi di settembre hanno visto decine di migliaia di lavoratori nelle piazze, dare alle fiamme le fabbriche e scontrarsi con la polizia.

Il Bangladesh ha la seconda maggiore produzione tessile del mondo dopo la Cina e le sue esportazioni sono dirette soprattutto verso gli Stati Uniti e l'Europa.

Il settore impiega circa quattro milioni di lavoratori, soprattutto donne.

E' stato pesantemente criticato per le sue condizioni di lavoro spesso difficili e pericolose, nonché per salari da miseria.


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