www.resistenze.org - popoli resistenti - belgio - 31-01-22 - n. 815

Sull'accordo tra alcune organizzazioni sindacali e datoriali. No alla flessibilità in nome del Covid. Rafforziamo le correnti sindacali con orientamento di classe

Partito Comunista del Belgio | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

28/01/2022

Con il pretesto di fronteggiare le assenze dovute alla pandemia, i datori di lavoro hanno concluso un accordo con la CSC (sindacato cristiano) e la CGSLB (sindacato liberale) su una maggiore flessibilità (la FGTB - sindacato di sinistra - ha detto no), che significa più sfruttamento per i lavoratori.

Mentre i padroni hanno già beneficiato del sistema di disoccupazione causa covid - e i lavoratori hanno perso i loro salari, sostenuti solo in parte dallo Stato - ora potranno anche utilizzare più facilmente personale precario, compresi i disoccupati temporanei (che manterranno lo status di disoccupati temporanei a paga ridotta), lavoratori a termine, pensionati, studenti e richiedenti asilo.

È ora di chiudere il vaso di Pandora aperto da troppo tempo, con la sua tendenza all'erosione del contratto a tempo indeterminato e dell'orario di lavoro fisso che va avanti dagli anni '80, quando i CCNL (contratti collettivi) hanno introdotto il principio della flessibilità.

Questa flessibilità, adottata in nome della pandemia, fa parte di un progetto più ampio del padronato su scala europea contro i diritti dei lavoratori. Così in un comunicato del 3 gennaio 2022, il Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna ha analizzato la nuova riforma del lavoro adottata dal governo socialdemocratico in concertazione con i datori di lavoro e i principali sindacati.

Il nuovo diritto del lavoro riforma gli ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione in risposta alla maggiore flessibilità richiesta dai datori di lavoro. Questa flessicurezza, incoraggiata dall'Unione Europea, nell'ambito del Recovery Fund causa Covid da 750 miliardi di euro, chiamato NextGenerationEU, è stata approvata in Spagna in un patto sociale firmato dalle direzioni sindacali e che rafforza il ruolo dello Stato come garante della sopravvivenza dei monopoli e organizzatore della precarietà dei lavoratori.

In Francia, Italia, Spagna, Belgio o altrove, il capitale attraverso le sue istituzioni come l'Unione Europea è all'offensiva ovunque. Intende applicare il "trattamento greco", schiacciando i lavoratori e i beneficiari di ammortizzatori sociali per il maggior profitto delle multinazionali.

Questi patti sociali rappresentano un arretramento per i lavoratori. Occorre rafforzare i sindacati che si oppongono a questa politica regressiva e che incitano all'azione. Rafforziamo le correnti di lotta di classe contro il capitalismo.

25 gennaio 2022

Ufficio Politico del CC del Partito Comunista del Belgio (PCB-CPB)


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