www.resistenze.org - popoli resistenti - belgio - 08-02-22 - n. 816

No alla guerra in Ucraina, no alle guerre imperialiste! Lottiamo per la pace e per i nostri bisogni contemporanei! Lottiamo per il socialismo!

Partito Comunista del Belgio (PCB) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

07/02/2022

Da diverse settimane siamo sottoposti alla propaganda dei media, che spingono per un conflitto con la Russia evocando una possibile invasione dell'Ucraina. Questa minaccia serve gli interessi e i piani degli USA, della NATO e dell'Unione Europea per stringere il cappio attorno alla Federazione Russa nella loro competizione interimperialista, nonostante gli accordi di non espansione della NATO a est al momento della dissoluzione dell'Unione Sovietica.

Questa escalation tra gli USA, la NATO, l'UE e la Russia è pericolosa per i popoli e il Partito Comunista del Belgio condivide la preoccupazione dei lavoratori, che chiedono che l'escalation verso la guerra cessi immediatamente. La minaccia ha portato a notizie deliberatamente fuorvianti della RTBF (televisione pubblica di lingua francese), in particolare intorno al ricordo del massacro di 34.000 ebrei da parte dei nazisti nel 1941 a Babi Yar in Ucraina, mentre il governo ucraino include forze fasciste tra le proprie fila.

Inoltre, mentre i bisogni sociali sono enormi, la minaccia della guerra viene utilizzata per aumentare il bilancio della difesa di 14 miliardi per soddisfare lo standard richiesto dalla NATO del 2% del PIL. Questi 14 miliardi aggiuntivi provengono dall'espansione dell'esercito che è già coinvolto in interventi: in Afghanistan fino al luglio 2021, in Siria, in Libia, in Mali e in molti paesi per difendere gli interessi imperialisti del Belgio o dell'Occidente. Questi 14 miliardi si aggiungono alla riduzione dei contributi sociali "imprenditoriali", che ammontano a 18 miliardi quest'anno. Così, dove il necessario finanziamento della sanità, dell'istruzione, dell'edilizia sociale, è già minato, viene imposto un "bilancio di guerra". L'obiettivo del governo borghese è chiaro, dove dal 1980, sotto le ingiunzioni dell'Unione Europea, l'offerta di alloggi sociali è in diminuzione, i tagli alla sanità e alla sicurezza sociale sono in aumento.

I centri di potere imperialisti esistenti organizzano la competitività per i loro "propri" monopoli. In questi centri imperialisti, gli USA, l'UE e anche la Russia, il grado di sfruttamento dei loro "propri" lavoratori è aumentato. Attraverso la concorrenza dei monopoli "belgi" o europei, lo sfruttamento dei lavoratori "belgi" - ma in realtà di tutta l'UE - viene aumentato attraverso la politica governativa che traspone le direttive (ordini) europee nella politica governativa "belga".

L'attuale escalation intorno all'Ucraina è conseguenza del capitalismo nella sua fase imperialista, cioè predominato da una lotta globale per le quote di mercato, le materie prime, le infrastrutture logistiche e le vie di trasporto. Nel caso dell'Ucraina, è in gioco la questione della fornitura di gas all'Europa. La situazione avvantaggerà l'intera industria delle armi e tutto ciò che vi è associato. I profitti si moltiplicano! Si sta versando lo champagne, prima che le teste vengano tagliate!

La manifestazione del 5 febbraio è un buon inizio per rilanciare il movimento per la pace.

- per l'eliminazione di tutte le basi militari della NATO e delle armi nucleari stoccate
- Il Belgio fuori dalla NATO, la NATO fuori dal Belgio; per il ritiro del Belgio da tutte le alleanze imperialiste e dal progetto di difesa europea
- contro tutte le alleanze con altri paesi per la produzione di armi, come con Israele.
- per cessare la partecipazione a TUTTI gli interventi, missioni e azioni imperialiste
- per un'alleanza delle lotte dei lavoratori e degli altri strati popolari contro il capitalismo/imperialismo e contro le strutture di potere come lo stato borghese, le istituzioni UE, ecc...
- per la solidarietà internazionale e l'internazionalismo proletario con tutti i lavoratori e i popoli che lottano contro gli interventi e le guerre, che lottano contro l'imperialismo e il colonialismo
- per una nuova società, per il socialismo!



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