www.resistenze.org - popoli resistenti - bielorussia - 13-09-11 - n. 376

da Un vallekano en Rumania - http://imbratisare.blogspot.com/2011/09/mientras-los-trabajadores-de-europa.html
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Mentre i lavoratori dell'Europa subiscono ancora una volta i tagli, i salari in Bielorussia continuano a crescere
 
di Jose Luis Forneo
 
12/09/2011
 
Qual è la differenza tra la Bielorussia ed il resto delle repubbliche sovietiche o dei paesi comunisti che si sono inginocchiati alle leggi del mercato? La principale è che mentre i lavoratori di Lituania, Ungheria, Romania o Russia continuano a vedere calare il proprio livello di vita e tagliati i propri diritti, con la scusa di una crisi che non smette di accrescere i profitti delle grandi imprese, i bielorussi godono oggi un più alto salario ed un migliore tenore di vita. Benché ci siano differenti motivazioni per spiegare questa differenza, una di queste è la maggiore sovranità economica della Bielorussia che dispone ancora della libertà di creare la propria moneta e di affrontare i problemi del paese con la propria banca centrale. Un'altra è che mentre gli Stati capitalisti proseguono a elargire benefici principalmente alle proprie grandi imprese, lo Stato bielorusso continua a pianificare, per quanto possibile, la sua produzione pensando al benessere collettivo. In sintesi, la grande differenza consiste nel fatto che mentre i bielorussi continuano ad essere sovrani ed il loro governo legifera ed ha cura dei suoi cittadini (non solo di quelli che possiedono più capitale), in Europa e nei paesi sottomessi all'influenza politico-militare imperialista che alcuni chiamano "legge di mercato”, i governi sono meri fantocci degli interessi delle grandi banche e multinazionali ed il loro principale interesse è che queste non perdano né benefici, né privilegi, mentre quello che accade ai lavoratori è secondario.
 
Cioè, la grande differenza è che la Bielorussia continua ad essere un paese che mantiene un obiettivo socialista, mentre gli altri sono diretti dai capricci e gli interessi di una minoranza economica, capitalista, che controlla i mezzi di produzione, di informazione ed i partiti politici.
 
I dati sono eloquenti. In Bielorussia il volume dei redditi monetari reali disponibili nei mesi di gennaio-luglio dell'anno 2011 è cresciuto del 8,3% rispetto allo stesso periodo del 2010, come informa il corrispondente di Belta nel Comitato di Statistiche Nazionale di Bielorussia, mentre nell'UE la crisi galoppante non sembra voglia fermarsi
 
Il salario reale dei lavoratori bielorussi (eccetto quelli del piccolo commercio di proprietà non statale) da gennaio a luglio di quest’anno si è moltiplicato del 12,7% raffrontato col periodo analogo dell'anno precedente. Il salario reale nel mese di luglio 2011 rappresentava il 97,2% rispetto al livello di luglio 2010 ed il 100,5% rispetto al mese di giugno dell'anno in corso. In Romania, per esempio, i salari pubblici sono stati sottoposti ad un taglio del 25% dall'anno scorso e non ci sono elementi per pensare che questo cambi.
 
Il salario medio (1.854.500 rubli bielorussi, circa 255 euro, ndt) a luglio dell'anno corrente in Bielorussia è aumentato del 44,3% rispetto a luglio del 2010 ed è il 4% in più che nel mese di giugno del 2011. Nel frattempo in Europa si riformano costituzioni per ridurre la spesa sociale, si aumenta l’età pensionabile, si diminuisce la qualità dell'educazione e della sanità e si salvano con le tasse di tutti le grandi banche, causa della crisi, mentre i lavoratori, specialmente dell'Europa orientale, continuano ad attendere l'arrivo del paradiso capitalista con cui li ingannarono 20 anni fa, affinché dimenticassero tutti i vantaggi di cui avevano goduto in quasi cinquanta anni di Socialismo.
 
Fonte: http://noticiasconclase.blogspot.com/2011/09/en-enero-julio-de-2011-los-ingresos.html
 
 

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