da Cubaweb – Granma
International
L'Avana. 11 Gennaio 2005
Blocchi stradali e marce paralizzano una città
boliviana
LA PAZ (PL)
La città boliviana di El Alto è diventata il centro delle proteste sociali
contro il regime economico del presidente Carlos Mesa, che ha prospettato la
possibilità di una sua rinuncia. Con blocchi stradali e marce è iniziato lo
sciopero generale nazionale convocato dalle organizzazioni comunali per esigere
l’espulsione della multinazionale francese Suez Lyonnaise des Eaux, e per
respingere l’aumento dei prezzi della benzina. Secondo la Federazione delle
Giunte Comunali, quella compagnia (che gestisce l’azienda Aguas del Illimani)
ha riscosso elevate tariffe, ma non ha mantenuto l’impegno di offrire il
servizio ai quartieri più poveri, anche se è da quasi 8 anni in Bolivia.
El Alto è una delle località più popolate, impoverite e turbolente del paese
situato sull’Altipiano. Dopo aver difeso il decreto governativo che ha
aumentato il prezzo dei combustibili ed ha provocato la settimana scorsa lo
sciopero degli autotrasportatori, il presidente Carlos Mesa ha sottolineato che
si sarebbe dimesso piuttosto che reprimere un’ondata di proteste e violenza.
“Non avremo carri armati nella strade (...). Se c’è qualche pressione che
costringa questo presidente a esercitare la violenza con la certezza che quella
violenza costerà vite umane, questo presidente non continuerà a stare qui, nel
Palazzo del Governo”, ha sottolineato.
A questo proposito, il segretario esecutivo della Centrale Operaia Boliviana
(COB) Jaime Solares, ha dichiarato di ritenere opportuno che Mesa lasci il
Governo e convochi a elezioni “perché non ha attuato le riforme richieste dai
settori popolari nel 2003”.
L’aumento delle tariffe del combustile è stato criticato anche dai fronti
civici nei dipartimenti di Santa Cruz (quello di maggiore crescita economica
del paese, confinante con il Brasile) e Tarija (estremo sud). A Santa Cruz i
sindacati e le organizzazioni sociali mantengono un blocco da parte degli
autisti ed hanno convocato uno sciopero da martedì per reclamare l’annullamento
del decreto che ha fatto aumentare le tariffe dei trasporti. Le forze di
polizia hanno disperso con gas lacrimogeni i dimostranti, che avevano tentato
di prendere il controllo dell’autostrada di accesso all’aeroporto
internazionale di La Paz. Si sono registrate dimostrazioni di gruppi di
lavoratori vicini alla COB per protestare contro l’aumento del prezzo dei
carburanti approvato il 30 dicembre.
traduzione dallo spagnolo di FR