da Rebelion.org
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28/04/2006
Evo Morales, il presidente della Bolivia, si appresta a firmare l’atto che formalizzerà l’accordo di integrazione con Venezuela e Cuba, in piena intesa con i rispettivi presidenti, Hugo Chavez e Fidel Castro. E’ stato lo stesso Morales ad annunciare che sabato prossimo firmerà l’adesione della Bolivia all’Alternativa Bolivariana per l’America Latina e i Caraibi (ALBA) promossa da Chavez.
Il presidente boliviano ha aggiunto che in quel frangente verrà anche presentata la sua proposta di Libero Commercio tra i Popoli (TCP), come Alternativa ai Trattati di Libero Commercio (TLC) che invece promuovono gli Stati Uniti.
L’accordo boliviano - cubano - venezuelano aprirà la possibilità di esportare
prodotti dalla Bolivia verso Cuba e Venezuela, senza il pagamento di dazi
doganali. Di questo beneficio ne godrà in particolare il mercato della soia
boliviana, mercato già gravemente danneggiato dalla firma di un trattato di
libero commercio tra Colombia e USA, che però ora sarà rivitalizzato, perché il
Venezuela potrà acquistare tutta la produzione di soia boliviana.
Gli aspetti tecnici dell’ALBA e del TCP sono stati trattati dal Cancelliere
David Choquehuanca,
durante una visita lampo in Venezuela lunedì scorso. Nel corso del serrato lavoro diplomatico che n’è seguito, il governo di Evo Morales si è distinto nel cercare una soluzione politica alla crisi della Comunità delle Nazioni Andine (CAN). La delegazione boliviana, infatti, ha abbozzato il progetto di Morales per salvare la CAN ferita a morte dall’adesione di Perù e Colombia al TLC imposto dagli USA, da cui il Venezuela è avviato ad uscirne definitivamente.
Il governo di Chavez ha dichiarato di voler uscire dall’organismo andino per
l’evidente contraddizione imposta dal TLC, che, di fatto, distrugge ogni forma
di integrazione e lascia i principi della CAN lettera morta.
L’iniziativa diplomatica boliviana ha proposto una mediazione che veda il Venezuela permanere nella CAN a fronte del congelamento del TLC da parte di Perù e Colombia, a cui avrebbe dovuto seguire una conferenza regionale per superare lo stallo. Ma se il governo venezuelano di Chavez ha accettato la proposta, i presidenti di Perù e Colombia, Toledo e Uribe, hanno negato ogni possibilità di bloccare gli impegni presi con gli Stati Uniti.
Morales ha poi respinto le immediate accuse colombiane e peruviane, e ha confermato sia la dura critica al TLC che la scelta di campo integrazionista a fianco di Venezuela e Cuba.
traduzione dallo spagnolo di FR