www.resistenze.org - popoli resistenti - bolivia - 05-06-06

da Telesur

http://www.rebelion.org/noticia.php?id=32471

03/06/06


Manifestazione a sostegno dei medici cubani

 

A La Paz si è svolta una manifestazione di centinaia di malati che hanno marciato per le vie della capitale, dimostravano per sostenere la presenza della missione sanitaria cubana presente in Bolivia dal marzo scorso. I medici cubani offrono assistenza gratuita nelle zone più povere del paese; questa missione la scorsa settimana ha suscitato le proteste ufficiali dell’ordine dei medici boliviani, i quali ne contestano la presenza.

I dimostranti hanno percorso le strade di La Paz scandendo lo slogan: “Che rimangano! Che rimangano!”, e concluso la marcia con un assembramento proprio di fronte alla sede dell’Ordine dei Medici (Collegio Medico de Bolivia, CMB).


Una dimostrante, da poco operata di cataratta, ha dichiarato:

“Sono stata operata da medici cubani, la mia operazione è durata 15 minuti e non ho speso nulla.

I medici di qui, quelli boliviani, volevano farmi pagare 1.500 bolivianos (circa 200 dollari) ”.

I malati hanno appoggiato vigorosamente la politica del governo di Evo Morales, che nell’ambito dei recenti accordi di collaborazione sanciti fra i due Paesi, ha promosso l’intervento cubano in materia di sanità.


Fra i cartelli portati dai manifestanti si leggeva “Mille grazie al popolo cubano”. Un uomo gridava: “Quando i medici boliviani escono dall’UMSA (Università Pubblica di La Paz), lo fanno con i nostri soldi, ma dopo i poveri non gli interessano”.

Lunedì, in un incontro con la stampa estera, Morales ha elogiato il lavoro della missione medica cubana (formata da circa 700 operatori sanitari) che offrono assistenza gratuita alla popolazione più povera, principalmente nelle aree rurali. Morales ha dichiarato: “Fino ad ora hanno assistito più di 50.000 persone. L’operazione “Miracolo”, il piano d’intervento oftalmologico, ha permesso di operare (gratis) più di 50.000 pazienti boliviani.”

 

 

Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org di FR