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Il presidente Evo Morales annuncia altre nazionalizzazioni
Argenpress
18/01/09
Il presidente boliviano Evo Morales ha annunciato che ci saranno altre nazionalizzazioni di risorse, per recuperare il controllo di acqua, elettricità e ferrovie, ora in mano di aziende multinazionali.
“Abbiamo già recuperato le nostre risorse naturali, gli idrocarburi, ora è il momento di acqua, elettricità e ferrovie, stiamo recuperando tutto ciò che è un diritto per la vita”, ha dichiarato il presidente boliviano a Potosì, capoluogo nel sud della Bolivia.
Il 1 maggio del 2006 Morales ha nazionalizzato gli idrocarburi (gas e petrolio) ed ha recuperato l’azienda statale Yacimientos Petrolíferos Fiscales Bolivianos (YPFB) insieme alle aziende di trasporto degli idrocarburi. e alle raffinerie.
Morales a Potosì ne ha parlato a 1.500 autorità indigene ed originarie delle “ayllus” (comunità indigene) ivi riunite, invitandole a continuare a lavorare con onestà e trasparenza per difendere il processo di cambiamento in corso nel paese.
La manifestazione rientra nella campagna per sollecitare il “si” al progetto di Costituzione Politica dello Stato (CPE). Morales ha dichiarato che dopo il 23 gennaio, giorno in cui avverrà la consultazione popolare, le risorse naturali non potranno mai più essere preda delle aziende straniere.
“Continuiamo a recuperare la nostra ricchezza naturale e le nostre aziende strategiche, quelle che i governi precedenti avevano consegnato alle multinazionali invece di usarle per gli interessi popolari”.
Morales ha poi ricordato che la Nuova Costituzione metterà fine ai 500 anni di esclusione sociale.
A proposito delle argomentazioni polemiche dell’opposizione, Morales ha spiegato che la nuova Costituzione rispetta la proprietà privata e la libertà di culto, e l’opposizione deve accettare che il cambiamento avvenga, perché non potrà essere fermato.