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- popoli resistenti - bolivia - 07-12-09 - n. 298
da Granma International (Versione in Italiano) - http://www.granma.cu/italiano/2009/diciembre/lun7/evo.html
L’irresistibile vittoria di Evo
07/12/2009
"Oggi la Bolivia ha dimostrato di nuovo la sua vocazione democratica e che è possibile cambiare”, l’ha dichiarato il presidente rieletto Evo Morales, leader del Movimento al Socialismo (MAS) a fronte della bella vittoria elettorale appena conseguita: il 63% dei voti.
Nel suo discorso davanti al Palazzo del Governo in Plaza Murillo, davanti a migliaia di emozionati simpatizzanti, Morales ha dichiarato che il trionfo dei boliviani costituisce un riconoscimento ai governi e ai popoli anti-imperialisti ed ha ringraziato per l’opportunità di continuare a lavorare per l’uguaglianza e l’unità in Bolivia.
Il presidente, che sarà investito ufficialmente per il periodo 2010-2015 il prossimo 22 gennaio, ha espresso l’impegno di accelerare il processo di cambi sociali che si sta sviluppando in tutta la nazione, assieme al suo vice presidente, Álvaro García Linera, e alla guida d’una possibile maggioranza nel Senato con 25 senatori su 36, come indicano i sondaggi al termine delle votazioni.
L’elezione ha visto una partecipazione di massa della popolazione e l’incredibile totale di 140.000 voti dall’estero, costituendo così il primo processo elettorale nella cornice della nuova Costituzione, fomentata da Evo, che dichiara la Bolivia uno Stato multinazionale.
Morales ha chiamato i suoi oppositori: “A lavorare insieme per la Bolivia in un governo che sorge dal popolo ed è per il popolo”.
(SE/Traduzione Granma Int.).
da Granma International (Versione in Italiano) - http://www.granma.cu/italiano/2009/diciembre/mier2/socialismo-it.html
Il socialismo è la risposta ai problemi mondiali: Evo Morales
Mario Hubert Garrido
02/12/2009
Il Presidente boliviano Evo Morales ha dichiarato che il socialismo è la risposta alle domande dei movimenti sociali e ai problemi del mondo, mentre il sistema capitalistico è il generatore di ogni tipo di crisi.
Nelle dichiarazioni a Prensa Latina in un incontro con i corrispondenti stranieri, Morale ha segnalato che questo sarà uno dei temi cruciali dell’VIII Riunione dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America (ALBA), con sede a Cuba, che si terrà il 13 ed il 14 dicembre.
Dopo aver confermato la sua presenza all’appuntamento sull’Isola caraibica, Morales ha spiegato che i rappresentanti delle nove nazioni membri del sistema multilaterale dovranno approfondire, nel mezzo della crisi globale generata dal capitale nelle finanze, i temi dell’economia e del cambiamento climatico.
Questa situazione di caos dovuta all’accumulazione della ricchezza in poche mani, ha detto, mostra che il capitalismo non è la soluzione per i nostri popoli.
Morales ha segnalato che la reale risposta alle domande dei popoli è il Socialismo, “Per alcuni il Socialismo del XXI secolo, per altri il Socialismo comunitario”, ha spiegato.
Lo statista ha indicato la prossima riunione dell’ALBA all’Avana come storica, e non solo perché in questa occasione sarà celebrato il primo lustro del sistema. Al riguardo ha anticipato che i nuovi accordi e dichiarazioni dei rappresentanti di Cuba, Venezuela, Bolivia, Ecuador, Nicaragua, Honduras, San Vincent e le Granadine, Dominica e Antigua e Barbados saranno sottomessi al parere delle organizzazioni sociali degli stessi paesi, un’iniziativa che presenterà la sua delegazione.
D’altra parte, Morales ha considerato che il colpo di Stato a Tegucigalpa del passato 28 giugno e le elezioni illegali sotto il potere militare legittimate da Washington della scorsa domenica, si posizionano contro l’ALBA ed i suoi principali leader.
Allo stesso modo ha condannato la presenza di sette basi militari statunitensi in Colombia come una seria minaccia per la pace nella regione e nel mondo. In questo senso, ha valutato necessaria la proposta dell’ALBA di regionalizzare la lotta contro il narcotraffico e di creare meccanismi di difesa della sovranità delle suoi membri.
Creata nel 2004 da Cuba e Venezuela, l’ALBA è una piattaforma d’integrazione diretta ai paesi dell’America Latina e dei Caraibi che pone enfasi nella lotta contro la povertà e l’esclusione sociale.
L’ALBA si basa sulla creazione di meccanismi che approfittino dei vantaggi della cooperazione tra le differenti nazioni associate per compensare le asimmetrie tra gli stessi.
(Traduzione Granma Int.)