www.resistenze.org - popoli resistenti - brasile - 22-03-16 - n. 581

Combattere l'offensiva del capitale a partire dalle lotte dei lavoratori

Partito Comunista Brasiliano (PCB) | pcb.org.br
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

21/03/2016

(Nota Politica del PCB)

La crisi politica e istituzionale brasiliana si aggrava velocemente con un aumento della fragilità del governo e uno spostamento di porzioni rilevanti della borghesia nel campo dell'impeachment. Stiamo assistendo ad una disputa sporca, propria del cosiddetto stato democratico di diritto, dove un settore egemonico della borghesia viola le regole e le leggi che essa stessa ha istituito, andando contro la Costituzione e manipolando informazioni per raggiungere i suoi interessi. L'ipocrisia delle classi dominanti si rivela chiaramente nel fatto che il processo di impeachment sarà comandato da Eduardo Cunha, un corrotto che dovrebbe già essere in carcere. Inoltre 100 parlamentari sono indagati a causa di gravi accuse di corruzione, tra questi Michel Temer, Aécio Neves, Renan Calheiros, alcuni governatori e altri politici di sistema.

I settori che vogliono rovesciare il governo sono ancora più conservatori e cercano di applicare con rapidità quello che il PT implementa in modo graduale, per non contrariare parte della sua base sociale formata da sindacalisti e attivisti sociali. Sono le vecchie oligarchie finanziarie legate al capitale internazionale, gli oligopoli industriali, commerciali e dei servizi, l'agrobusiness e tutti quelli che hanno guadagnato grandi ricchezze con la politica della conciliazione di classe del governo del PT.

Nel corso della crisi economica mondiale e del suo impatto in Brasile e con l'impossibilità del PT di continuare a passivizzare le masse, la borghesia mette fine all'esternalizzazione per formare un governo "puro sangue". Questa constatazione, pertanto, non ci porta a garantire la solidarietà a questo governo che, ancora braccato dalla destra, ha firmato alla vigilia delle manifestazioni che ha chiamato a sua difesa, la Legge Antiterrorismo, che in pratica è simile alla legge di Sicurezza Nazionale dei tempi della dittatura e mira a criminalizzare e perseguire i movimenti sociali.

Il legame tra settore giudiziario, del parlamento, imprenditoriale e dei media corporativi è una grave minaccia alle libertà democratiche duramente conquistate dai lavoratori, in particolare il modo incisivo e costante con cui TV Globo manipola le informazioni. Non è la prima volta che questo monopolio si impegna in sordide trame per raggiungere i suoi interessi e di quelli che lo finanziano. Purtroppo, lungo tutto il ciclo petista questa organizzazione è stata una delle più privilegiate a suon di dollari pubblicitari del governo e che ora si lamenta del modo in cui vengono convogliate le informazioni, ma non prende provvedimenti per limitare il potere degli oligopoli dei media e promuovere la democratizzazione dei mezzi di comunicazione.

Il principale responsabile di questa offensiva della destra è lo stesso Partito dei Lavoratori (PT), che ha praticato in questo periodo una politica di conciliazione di classe sostenendo la cooptazione dei leader sindacali e di movimenti sociali e la depoliticizzazione delle masse. Ciò che sta avvenendo adesso è il risultato delle scelte politiche che il PT ha fatto in questi oltre 13 anni di governo. Bisogna ricordare che la borghesia possiede sufficienti meccanismi per interferire nelle istituzioni sulla base dei propri interessi. Pertanto, ciò che sta avvenendo, a rigore, non è un golpe contro questa democrazia, ma una manovra della borghesia che non necessita più del PT per gestire il capitalismo. Dall'inizio siamo contro questo processo di impeachment perché capiamo che, qualunque sia il risultato, sarà contro gli interessi dei lavoratori. Avvertiamo, intanto, che le classi dominanti, dato che i loro principali dirigenti politici sono coinvolti nella corruzione, accelerano il processo di impeachment per risolvere rapidamente questo problema politico e in seguito, attenuare le altre denunce contro i loro quadri.

Siamo visceralmente contro la corruzione e la promiscuità che esiste nella società capitalista tra gli interessi privati e pubblici e comprendiamo l'indignazione degli ampi settori delle masse con la corruzione che si è installata, da molto tempo, in praticamente tutte le sfere dello Stato. Anche tenendo conto del fatto che la corruzione è naturale nel sistema capitalista e che le forze conservatrici cercano con tutti i mezzi di manipolare l'opinione pubblica in relazione a questo tema, chiediamo che le indagini siano approfondite e che tutti i coinvolti, senza eccezione, siano puniti in modo esemplare, indipendentemente dalla posizione che occupano nel governo, nel Parlamento o nelle imprese.

Questo governo, anche sfuggendo al processo di impeachment, non andrà molto lontano. Al contrario, è coinvolto in un circolo vizioso nel quale per ogni concessione fatta la borghesia ne esige di nuove. Se sopravvive, il suo destino è continuare ad implementare la politica neoliberale. Qualsiasi nuovo governo della borghesia potrà esser ancora più dannoso per i lavoratori. In entrambi i casi si promuoveranno gli aggiustamenti e i tagli dei diritti richiesti dal capitale; la differenza potrà essere nel tempo, nella forma e nell'intensità.

Con l'aggravarsi della crisi economica, sociale e politica, emerge un ciclo di lotta aperta tra capitale e lavoro, processo che è stato offuscato e passivizzato dai governi del PT. Questo non è il momento per il pessimismo, le perplessità o la passività. I lavoratori necessitano di confidare nella loro organizzazione e mobilitazione per rovesciare le forze reazionarie al servizio del capitalismo.

Pertanto, questa è una congiuntura in cui un ciclo si sta esaurando e un altro sta nascendo. E' il momento per iniziare a riorganizzare tutte le forze e i partiti del campo socialista, del sindacalismo di classe, dei movimenti sociali della città e della campagna e dell'ambiente, dei collettivi anticapitalisti e di tutti quelli che desiderano e lottano per una società giusta ed egualitaria, costituendo un grande blocco di lotte per affrontare questa grave congiuntura. E' necessario costruire un programma politico di unificazione delle lotte, con la partecipazione di tutti, per far avanzare la contrapposizione all'offensiva del capitale e cercare una alternativa di sinistra per i lavoratori, in modo da costruire un nuovo percorso per il Paese.

Commissione Politica Nazionale del PCB (21 marzo 2016)


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.