Primo Maggio: Crisi e uscita per la classe lavoratrice
Partito Comunista Brasiliano (PCB) | pcb.org.br
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
29/04/2016
La situazione politica ed economica è preoccupante. Anche se grave, la crisi è anche un'opportunità che la borghesia monopolistica ha per realizzare quelle controriforme che in altri momenti troverebbero maggiori difficoltà. La privatizzazione dei servizi pubblici e l'abrogazione dei diritti dei lavoratori sono richieste già avanzate dal padronato brasiliano per il prossimo periodo, a prescindere dal risultato del processo di impeachment.
Tutto ciò era già all'ordine del giorno del governo PT [Partito dei Lavoratori]. Basti vedere le Misure provvisorie [assimilabili ai Decreti legge, ndt] 664 e 665, l'annuncio della riforma delle pensioni, ecc. Tuttavia, il padronato chiede più rapidità. In questo senso va letto l'impegno della FIESP [Federazione delle industrie dello Stato di San Paolo], ad esempio, nella richiesta di cassare Dilma.
L'appetito borghese non si ferma qui. Poiché vi è molto capitale accumulato nelle casse del sistema finanziario, in attesa di opportunità di investimento redditizie, la bolla di turno è la mercificazione della salute, dell'istruzione e di altre necessità di base. In questo senso, l'impoverimento deliberato dei servizi essenziali ha lo scopo di aprire le porte al settore privato.
L'offensiva del capitale contro il lavoro approfitta della strada aperta dal sindacalismo conciliatore, che in cambio delle briciole ha assunto la difesa incondizionata del governo, a scapito della lotta autonoma dei lavoratori. Cercando di proteggere Dilma dalle agitazioni derivanti dall'adozione di misure impopolari, sono stati accettati contratti collettivi al ribasso esaltando le politiche compensative come importanti conquiste per la classe.
Con questa politica di accomodamento, i sindacalisti del partenariato conflittuale, come si autodefiniscono i burocrati, potevano intascare i guadagni derivanti dalla partecipazione agli utili aziendali (Programa de Participação nos Lucros e Resultados, PLR). Invece di mettere in moto la classe per la difesa dei diritti e delle conquiste storiche, hanno capitolato alla logica spudorata dei licenziamenti volontari, dei tagli salariali e della perdita di altre tutele sociali importanti ottenute attraverso le tante lotte.
Sebbene la congiuntura attuale sia avversa per la classe operaia, a causa della passività incoraggiata dal sindacalismo "governativo" e dalla sottomissione a questa logica conciliatoria, sorgono anche possibilità di una controffensiva per i militanti di classe, dialogando con la base di tutte le categorie professionali al fine di riorganizzazione la resistenza e l'auto-difesa dei loro diritti.
Pertanto, laUnità di classe propone la costruzione di un blocco di forze sindacali e popolari che si assumano il compito di organizzare la classe per esigere collettivamente: investimenti pubblici nella sanità, istruzione e sanità, alloggi a prezzi accessibili, mobilità urbana; più posti di lavoro e salari migliori; opposizione ai licenziamenti immotivati; occupazione degli impianti di produzione falliti e complessi abitativi costruiti con le riserve del FGTS [Fondo di garanzia per la durata del servizio, una sorta di Cassa integrazione, ndt] per servire la speculazione immobiliare, la costruzione di spazi di autonomia e la richiesta di una iniezione di fondi di bilancio dello Stato, la cui quota maggiore (73%) ha origine dalle tasse pagate da coloro che guadagnano fino a tre salari minimi.
Con questa prospettiva la Unità di classe sollecita le organizzazioni classiste conseguenti a partecipare alla costruzione di un 1° Maggio di massa, convocato dai luoghi di lavoro e di residenza per manifestazioni nelle capitali di Stato, dando una dimostrazione del fatto che la classe operaia è disposta a combattere il progetto di controriforma dello Stato e di attacco ai loro diritti storici.
Per un Incontro nazionale della classe operaia - ENCLAT
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