Fuori Temer! Abbasso la repressione e le controriforme!
Partito Comunista Brasiliano (PCB) | pcb.org.br
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
25/05/2017
Il Partito Comunista Brasiliano denuncia con fermezza l'escalation di violenza, di repressione e l'autoritarismo dello Stato brasiliano, così come dei governi statali.
Le recenti manifestazioni avvenute in tutto il Brasile hanno ricevuto risposta di estrema violenza da parte dello Stato.
Parallelamente all'attacco ai diritti, come le controriforme del lavoro, della pensione, PEC 241/55 (congelamento dei fondi per 20 anni), la legge di terziarizzazione, accompagnate dagli aggiustamenti dei governi statali, avviene una escalation nell'uso della violenza e della repressione contro la classe lavoratrice, acutizzando la criminalizzazione della lotta, iniziata già nel governo Dilma, con l'approvazione della "Legge Antiterrorismo".
Il PCB condanna la posizione del governo federale e dei suoi complici negli stati che, insieme alla cancellazione dei diritti, attaccano, utilizzando una violenza estrema, i movimenti sindacali, studenteschi, sociali e popolari. Lo Stato minimo neoliberale, per garantire l'applicazione delle sue misure antipopolari, necessita di usare la massima repressione.
Tuttavia, cresce la resistenza organizzata della classe lavoratrice, attraverso manifestazioni, scioperi, giornate di lotta, azioni di massa. I lavoratori e la gioventù non accetteranno in silenzio la cancellazione dei diritti, né l'escalation della repressione. Ci appelliamo, insieme ai movimenti sindacali, sociali, popolari, partiti della sinistra socialista, a mantenere l'unità nella lotta contro le riforme e contro l'autoritarismo crescente sia del Governo Federale, occupato dall'illegittimo Temer, sia dei governi statali, che approfittano della crisi per attaccare i lavoratori e l'insieme della popolazione riducendo drasticamente servizi e diritti.
Il Decreto approvato nella giornata di ieri (24/05) da Temer, che si trova totalmente isolato politicamente e odiato dall'immensa maggioranza della popolazione, convoca le forze armate per "garantire la legge e l'ordine" in conseguenza delle azioni di massa avvenute a Brasilia. Questa misura assurda rafforza il volto autoritario e sempre più violento del governo illegittimo, antipopolare e corrotto, che, in un atto di estrema disperazione per mantenersi a qualsiasi costo, quando tutta la nazione desidera le sue dimissioni, colloca le forze armate come garanti dell'ordine borghese, un ordine degenerato volto oggi, in tutto il mondo, a distruggere diritti conquistati storicamente dalla classe lavoratrice, cercando di criminalizzare coloro che lottano nella resistenza organizzata a questi attacchi.
La maggior forza della classe lavoratrice è la sua lotta organizzata. In questo senso, il PCB sostiene la necessaria unità di azione di tutti coloro che lottano veramente contro la cancellazione dei diritti, contro gli inganni in corso per portare un nuovo patto delle élite dopo la caduta di Temer e contro l'aumento della repressione. A questi attacchi risponderemo con più mobilitazioni, più azioni, più blocchi, più organizzazione e più scioperi. E' necessario rendere permanenti le mobilitazioni e preparare il cammino per un nuovo sciopero generale, capace di far colare a picco, definitivamente, l'impantanato governo Temer, impedire il proseguimento delle misure antipopolari e revocare le leggi antipopolari già approvate dal governo illegittimo e dalla maggioranza del Congresso, asservita e corrotta.
Nessun diritto in meno!
Fora Temer! Abbasso la repressione e le controriforme!
Per il Potere Popolare, nella strada del Socialismo!
Segreteria politica nazionale del PCB
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