www.resistenze.org - popoli resistenti - bosnia - 07-02-04

Chi, l’occidente ha finanziato e aiutato ha “liberare” la Bosnia dalla Jugoslavia



Gli eventi principali di ciò che ha causato il conflitto nella ex-Jugoslavia restano tuttora non rivelati al grande pubblico occidentale…

Per comprendere gli estremisti mussulmani bosniaci(n.d.t: da non confondere con i musulmani jugoslavisti che hanno combattuto e difeso la Jugoslavia…) si dovrebbe comprendere il loro leader: autoproclamatosi “Presidente della Bosnia”, il Sig. Alija Izetbegovic.

Alcuni (pochissimi) articoli hanno fatto la loro comparsa nei media occidentali citando i dati di fatto, la realtà:
IL LEADER DEI MUSSULMANI BOSNIACI E’LA FIGURA PREMINENTE ALL’INTERNO DEL MONDO CUPO ED OSCURO DEL FONDANDAMENTALISMO ISLAMICO.

L’”Islamic Affairs Analyst” (IAA) pubblica studi sul mondo islamico dal 1935. L’IAA si avvale di 45 uscite annue in Gran Bretagna… Nel 1992, anno d’inizio della guerra civile in Bosnia, vi si poteva leggere:
Estratti dal numero di IAA intitolato “IL FONDAMENTALISMO ISLAMICO IN BOSNIA-HERZEGOVINA” PUBBLICATO NEL 1992:

….L’incredulità occidentale circa l’esistenza del fondametalismo islamico in Bosnia deriva da parecchie cause, fra le quali sussiste un compiacimento dilagante e costrittivo, pronto a sostenere che le cose non possano mai essere gravi come appaiono, e a tale ragione si può ascrivere il rifiuto dei burocrati europei a credere che Hitler intendesse e fosse intenzionato ad attuare esattamente ciò che scriveva in Mein Kampf.

La Dichiarazione Islamica del presidente Alija Izetbegovic, pubblicata per la prima volta nel 1970, che gli valse una condanna alla reclusione, esigeva l’istituzione in Bosnia di uno stato in cui vigesse il fondamentalismo islamico più completo, senza alcuna opportunità per le istituzioni non-mussulmane o per qualsiasi separazione fra religione, politica ed economia. Il libro è stato ripubblicato nel 1990 a Sarajevo (da Mala Muslimanska Biblioteka). Esso attacca ferocemente la riforma di Ataturk e indica nel Pakistan un modello da seguire.

Sono trascorsi appena cinquant’anni da quando i Serbi furono oggetto di un genocidio in Bosnia. Il distretto geografico, sotto l’occupazione nazista, era parte dello Stato nazifascista Indipendente di Croazia…

Per decenni l’Enciclopedia Britannica, esprimendosi sulla Seconda Guerra mondiale in Yugoslavia, riportava la seguente proposizione “… IN BOSNIA, I FASCISTI CROATI HANNO DATO INIZIO AD UN MASSACRO DI SERBI CHE, NELLA TOTALITA’ DEGLI ANNALI RIGUARDANTI LA SECONDA GUERRA MONDIALE, E’SUPERATO SOLTANTO DA QUELLO DEGLI EBREI POLACCHI”

Enciclopedia dell’Olocausto, Edizione 1990, Volume 2, Pagine 706 e 707, voce Husseini, Hajj Amin Al
Accadde così che Husseini apportò il proprio contributo allo sforzo bellico dell’Asse, con la sua capacità, in quanto mussulmano piuttosto che in qualità di leader arabo, reclutando ed organizzando, in TEMPO RECORD, nell’arco della primavera 1943 BATTAGLIONI DI MUSSULMANI BOSNIACI in Croazia, che arrivarono ad arruolare qualcosa come ventimila uomini! Tali unità di MUSSULMANI VOLONTARI, chiamate Hanjar (Spada), furono incluse nel WAFFEN SS, combatterono i partigiani yugoslavi in Bosnia, portando anche a termine servizi polizieschi e di sicurezza in Ungheria. PARTECIPARONO AL MASSACRO DI CIVILI IN BOSNIA e SI OFFRIRONO VOLONTARI PER UNIRSI ALLA CACCIA  IN CROAZIA… I tedeschi credettero doveroso pubblicizzare il viaggio di Husseini da Berlino a Sarajevo, che ebbe come unico scopo il benedire l’esercito mussulmano e l’ispezionarne armi ed esercitazioni…
Una fotografia, a pagina 704, mostra Al-Husseini che ispeziona le truppe mussulmane in Bosnia.

Oggi, estremisti musulmani e croati, uniti dal comune odio per i serbi, si accingono ancora una volta a compiere una carneficina nei confronti di questo popolo. Non possedendo conoscenza alcuna circa la storia della regione, e trovandosi privo di qualsiasi pudore, l’Occidente democratico appoggia tale unione (ed il massacro).

IL MEIN KAMPF DEL SIG. IZETBEGOVIC
I media occidentali lo presentavano come un presidente ‘secolare’, ma… non è senza ragione che il Sig. Izetbegovic ha ottenuto le maggiori lodi dai leaders del fondamentalismo islamico mondiale per LA DIFFUSIONE DELL’ISLAM.
L’ex PRESIDENTE DELLA BOSNIA ED HERZEGOVINA,IL SIG.ALIJA IZETBEGOVIC, E’ STATO UN FAUTORE DEL FONDAMENTALISMO ISLAMICO

Dipende da voi riscontrare in conclusione differenze fra l’opera capitale del sig. Izetbegovic e i discorsi dell’Ayatollah Khomeini.
Seguono qui alcuni estratti dal libro “The Islamic Declaration” (“Islamska declaracija”), redatti dal sig. Alija Izebegovic, ex presidente della Bosnia-Herzegovina. Il libro è stato ristampato da “BOSNA”, Sarajevo, 1990, 127 pag.

La realizzazione dell’Islam in tutti i settori della vita personale degli individui, all’interno della famiglia e della società per mezzo di un rinnovamento del pensiero religioso islamico e dando vita ad una comunità islamica uniforme, dal Marocco all’Indonesia. …” pag. 3

“… Una nazione ed un individuo che abbiano accettato l’Islam sono incapaci di vivere e morire per un qualsiasi altro ideale che non sia questo.  E’ impensabile per un mussulmano sacrificarsi per qualsiasi zar o governante, qualunque possa essere il suo nome, o per la gloria di qualsiasi nazione, partito o organizzazione di simile genere, poiché agendo sul più potente istinto mussulmano egli riconoscerebbe in tale gesto una certo genere di ateismo, empietà e idolatria. Un mussulmano può soltanto morire con il nome di Allah sulle labbra e per la gloria dell’Islam, altrimenti può fuggire dal campo di battaglia…”    pag. 4

“In prospettiva, si intravede un’unica via all’orizzonte: la creazione e il raduno di una nuova intelligenza, sintonizzata, per sentire e pensiero, sulla medesima lunghezza d’onda dell’Islam, che sia emanazione e portavoce della visione  islamica del mondo. Questa intelligenza dovrebbe quindi innalzare il vessillo dell’ordine islamico, e, unita alle masse islamiche, intraprendere l’azione per realizzare tale ordine. …”  pag. 18

“… La definizione più concisa che si possa dare di ciò che si intende come ordine islamico consiste nell’unità di fede e legge, educazione e forza, ideali ed interessi, comunità spirituale e stato, libero arbitrio e forza. Come sintesi di tali componenti, l’ordinamento islamico possiede due premesse fondamentali: una società islamica ed un’autorità islamica. La prima costituisce l’essenza, la seconda è la forma di tale ordinamento islamico. Una società islamica priva di un potere islamico è incompleta e debole; il potere islamico senza la presenza di una società islamica è un’utopia oppure una violenza.

“L’educazione della nazione, e specialmente i mass media – la stampa, la TV e i film – dovrebbero trovarsi nella mani di individui la cui autorità morale ed intellettuale sia incontrastata. …
… il rinnovamento islamico non può prendere avvio senza un rinnovamento religioso, e non può proseguire e concludersi con successo senza una rivoluzione politica.”  Pag. 32

“… il movimento islamico dovrebbe e deve iniziare ad impadronirsi del potere non appena sarà moralmente e numericamente forte abbastanza, non soltanto per rovesciare i non islamici esistenti, ma anche per costruire una nuova autorità islamica. …”  pag. 43

… Le conclusioni dai vent’anni e rotti dell’esistenza del Pakistan risultano abbastanza chiare. … Esse sono:
Innanzitutto, la lotta per l’ordine islamico e per una ricostruzione generale della società mussulmana può venire condotta con esito positivo soltanto da individui esperti ed acclimatati, schierati in un’organizzazione impermeabile, fedele ed omogenea. Questa organizzazione non è desunta dai partiti politici che originano dall’arsenale delle democrazie occidentali; ma è un movimento fondato sull’ideologia islamica, e con precisi criteri morali ed ideologici di appartenenza;

“… In una fra le tesi per un ordine islamico odierno, abbiamo esposto l’assunto che radunare tutti i mussulmani e le comunità mussulmane sparse nel mondo, spingendole all’unità, è una funzione naturale dell’ordine islamico. Nelle condizioni attuali, tale desiderio comporta il combattere per dar vita ad una grande federazione islamica che si estenda dal Marocco all’Indonesia, dall’Africa tropicale all’Asia centrale. …”  pag. 46

“Il panislamismo proviene dall’autentico cuore dei popoli islamici, il nazionalismo è invece sempre stato un concetto d’importazione, robaccia. …”  pag. 49

Anche il periodico francese “FIGARO” ha presentato ampie citazioni dal libro, in data 26 agosto 1992 sotto il titolo: “L’ORDRE ISLAMIQUE” SELON ALIJA IZETBEGOVIC

Vedere anche:
British: "The daily telegraph" May 11, 1992: "Conflict could lay foundations for Islamic state in Europe"
Britannico (Gran Bretagna): “The Daily Telegraph” 11 maggio 1992: “Il conflitto potrebbe gettare le fondamenta per uno stato islamico in Europa”
Canadian: "Globe and Mail" October 17, 1992, page A10: "Media reports from Bosnia: A mixture of Outright lies, Staged events and untold stories".
Canadese: “Globe and Mail” 17 ottobre 1992, pagina A10: “Reports dei media dalla Bosnia: Una mescolanza di bugie complete, eventi inscenati e storie non raccontate”.
"Jerusalem Post", August 11, 1993, text by Yohanan Ramati, Director of the Jerusalem Institute for Western Defence: "Don't cry for Bosnian Moslems"
“Jerusalem Post”, 11 agosto 1993, testo di Yohanan Ramati, Direttore dell’Istituto di Gerusalemme per la Difesa Occidentale: “Non piangete per i mussulmani bosniaci”
British: "Sunday Times", August 30, 1992 , page A1: "Arabs join in Bosnia battle"
Britannico: “Sunday Times”, 30 agosto 1992, pagina A1: “Gli arabi partecipano alla battaglia bosniaca”
American: "Newsweek", October 5, 1992, page 52: "Help from holy warriors (Inside a secret military camp: how mujahedin fighters are training Bosnia's muslims)"
Americana: “Newsweek”, 5 ottobre 1992, pagina 52: “Aiuto dai guerrieri santi (All’interno di un campo militare segreto: come i combattenti mujahedin stanno addestrando i mussulmani di Bosnia)”
"The European", february 4, 1993: "How Iran is arming Bosnia's Muslims"
“The European”, 4 febbraio 1993: “Come l’Iran sta armando i mussulmani di Bosnia”
London: Times, October 21, 1994: "Disciples of holy war answer call to fight and die (The presence of Mujahedin fighters from around the world on Bosnian battlefields is unnerving the West)"
Londra: Times, 21 ottobre 1994: “I discepoli della guerra santa rispondono alla chiamata per combattere e morire (La presenza dei combattenti Mujahedin da tutto il mondo sui campi di battaglia bosniaci sta spaventando l’Occidente)”
Washington Times, June 2, 1994, page 1: "Iranians move into Bosnia to terrorize Serbs"
Washingtoon Times, 2 giugno 1994, pagina 1: “Gli iraniani si trasferiscono in Bosnia per spargere il terrore fra i serbi”
Washington Post, May 13, 1994: "Iran ships material for arms to Bosnians"
Washington Post, 13 maggio 1994: “L’Iran invia materiale bellico ai bosniaci”

TROPPO POCO E TROPPO TARDI. La NATO ha bombardato bambini in modo da aiutare i fondamentalisti islamici ed ottenere una roccaforte nel cuore dell’Europa… I serbi sono stati espulsi da Sarajevo, città da loro fondata più di mille anni fa!


Traduz. ed estratti a cura di E. Vigna ( Assoc. SOS Yugoslavia)