HA VINTO
UN SOCIALISTA
di Tatjana Averchenko
“Pravda” del 20/21 novembre 2001
Traduciamo il commento alla vittoria del candidato socialista
alla presidenza della repubblica in Bulgaria, apparso sull’organo del Partito
Comunista della Federazione Russa. I comunisti russi hanno salutato la vittoria
con un caloroso messaggio a Pirvanov, in cui auspicano il riavvicinamento del
paese balcanico alla tradizionale politica di amicizia verso la Russia,
mettendo in rilievo il valore dei processi di integrazione in atto tra Russia,
Bielorussia e Ucraina, a cui anche la Bulgaria potrebbe essere interessata.
M.G.
Il
Partito socialista bulgaro festeggia la vittoria. Il leader del partito,
Gheorghij Pirvanov ha sconfitto al secondo turno il proprio concorrente,
l’attuale presidente Petr Stojanov, ottenendo, secondo i primi dati, dal 52 al
56 per cento dei voti. Il “democratico” P. Stojanov ha già riconosciuto la
sconfitta. Come fanno notare i corrispondenti, il successo di G. Pirvanov
riflette la richiesta crescente di cambiamenti nella società bulgara, afflitta
ormai da molti anni da difficoltà economiche. La vittoria del socialista è
stata favorita anche dal fatto che al posto di vicepresidente concorresse l’ex
comandante delle forze missilistiche e di artiglieria dell’esercito bulgaro
Anghel Marin. Per G. Pirvanov ha votato anche una parte significativa della
coalizione della minoranza etnica turca.
E’
interessante notare che l’età media degli elettori si aggirava attorno ai 40
anni. Ed essi hanno scelto il leader del Partito socialista! Lo stesso
Gheorghij Pirvanov ha 44 anni.
La
vittoria di un socialista apre contraddizioni nelle strutture di potere della
Bulgaria, dal momento che la poltrona di premier, dopo le elezioni parlamentari
di giugno, è occupata dall’ex re bulgaro Simeone II. Per il momento sia il
premier che G. Pirvanov hanno affermato la loro disponibilità “a una piena
collaborazione nella realizzazione dei principali obiettivi di politica estera
del paese”, vale a dire l’ingresso nell’Unione Europea e nella NATO.
“Nella
nostra politica internazionale verranno rimarcati gli aspetti economici” - ha
affermato G. Pirvanov. “A tal fine, è necessario sviluppare le relazioni della
Bulgaria con la Russia, l’Ucraina e gli altri partners tradizionali del paese”.
Per
quanto riguarda poi l’ingresso nell’ UE e nella NATO, nel partito socialista
non tutti condividono la scelta di partecipare attivamente a tali strutture, e
consigliano, almeno, di non avere fretta. E’ certo comunque che la presidenza
di G. Pirvanov non avrà vita facile. Ufficialmente egli subentrerà nel gennaio
del prossimo anno.
di Mauro
Gemma