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Si commemorano i dirigenti comunisti massacrati dal DINA nel maggio del 76’


Crónica Digital

5 Maggio 2006

 

I famigliari dei dirigenti comunisti detenuti e assassinati nel 1976 dagli organismi repressivi della dittatura di Augusto Pinochet, in occasione della ricorrenza di quella tragica circostanza, daranno vita a partire da oggi a varie manifestazioni in ricordo dei loro cari.

Le iniziative pubbliche di commemorazione cominceranno sabato con una conferenza stampa del Partito Comunista, cui parteciperà l’Associazione dei Famigliari dei Detenuti Desaparecidos (AFDD)

Quest’anno cade il 30° anniversario di quell’ondata repressiva che scatenò i rapimenti, le detenzioni  e le esecuzioni sommarie della dittatura fascista di Pinochet; si tratta di un anniversario molto significativo che combacia con il quasi certo provvedimento di amnistia per i responsabili di quell’orrore, già processati collettivamente dal giudice Victor Montiglio nella cosiddetta “Carovana della Morte”.


Come simbolo di memoria, della necessità di verità e giustizia, i famigliari pianteranno 5 alberi nel luogo in cui vennero detenuti Mario Zamorano, Uldarico Donaire, Jorge Muñoz, Jaime Donato y Elisa Escobar. Alle ore 15,00 un passaparola percorrerà il quartiere informando casa per casa dell’iniziativa, invitando tutti alla marcia che avrà luogo alle ore 18,00 nella città di Santiago.


Il percorso della marcia sarà San Alfonso, Antofagasta, e via Conferencia, dove terminerà con una celebrazione. In quella stesa strada Conferencia, la DINA nel 1976 aveva piazzato una “ratonera” [topaia];  qui agenti dei servizi allestirono l’agguato e la cattura della dirigenza del PC, che allora stava lavorando alla riorganizzazione del partito.


Quei dirigenti divennero immediatamente desaparecidos.

Qui sparirono il deputato Bernardo Araya e sua moglie, María Olga Flores, e tutti gli altri che costituivano la direzione clandestina del partito: Mario Zamorano, Jorge Muñoz (marito della ex presidentessa del PC, Gladys Marín), Elisa Escobar, Uldarico Donaire, Jaime Donato, Lenín Díaz e Víctor Díaz.


Nel dicembre dello stesso anno, la DINA tornò a colpire, questa volta catturarono la nuova direzione del PC nell’operazione nota come “il caso dei tredici”. Durante questa seconda ondata di catture cadde Waldo Pizarro, marito della scomparsa difensrice dei diritti umani Sola Sierra e padre dell’odierna presidentessa della AFDD, Lorena Pizarro.

 

 

Traduzione dallo spagnolo di FR