www.resistenze.org
- popoli resistenti - cile - 06-04-10 - n. 313
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Un cavallo di Troia a La Moneda
di Ángel Guerra Cabrera - La Jornada
25/03/2010
In Cile continua a vigere la Costituzione pinochetista che col beneplacito di Washington modellò la transizione "democratica" per rinchiudere la sinistra e criminalizzare la protesta sociale, ci sono duecento esiliati politici che ancora non possono ritornare al proprio paese e cento detenuti politici del popolo mapuche che è sottoposto a una dura repressione e spogliato di gran parte dei suoi territori mentre molti degli assassini e torturatori continuano ad essere in libertà.
Il terrore piantato fin nelle ossa dalla dittatura sanguinaria continua ad essere sfruttato dai neoliberali per applicare le loro politiche e le indicibili sofferenze che infliggono al popolo cileno.
In Cile si osserva una grave riduzione nelle opportunità di lavoro e nelle possibilità di entrate economiche per le famiglie, come nel campo dell'educazione, salute, libertà sindacali, abitazioni, previdenza sociale, salari, salvaguardia ambientale ed anche nella cultura, dato che il pensiero unico la banalizza alienando la sensibilità dei cittadini di fronte ai drammi sociali, mentre i media uniformano il suo messaggio e si degrada e mercanteggia il sistema educativo.
Il Cile, paradigma di giusta distribuzione con Allende è oggi uno dei paesi con più disuguaglianza tra poveri e ricchi e la prospettiva dopo il terremoto è che peggiori, dunque la ricostruzione non sarà una causa sociale ma uno scambio commerciale degli alleati del nuovo governo, e ciò annuncia un'insurrezione popolare.
Insomma, un paradiso dei diritti umani.
Per questo non deve sorprendere la condanna espressa dal miliardario presidente Sebastián Piñera e del senato cileno, per l’ipotetica violazione di quei diritti a Cuba, la richiesta di liberazione degli inesistenti prigionieri politici nell'Isola e l'esigenza che il governo cubano apra un dialogo con la quinta colonna dell'impero.
Piñera iniziò la sua fortuna grazie alla difesa delle privatizzazioni della dittatura militare e come i senatori, cerca i favori dell'impero unendosi alla campagna contro Cuba.
Conosciuto in Cile come "Piraña", per la sua voracità nell’impadronirsi delle vecchie imprese pubbliche e per fare soldi appoggiandosi alle sue relazioni col pinochetismo, irruppe nella politica a forza di demagogia, bugie e assenza di scrupoli.
Così, pur proclamando come modello la Colombia di Uribe e la sua politica di Sicurezza Democratica, è così sfacciato da indicare come referimento anche Lula .
Benché la sua elezione equivalga al ritorno del pinochetismo e a vari dei suoi rappresentanti al Palacio de La Moneda, non deve intendersi come un appoggio dei cileni a quella corrente poiché, oltre ad aver ricevuto il voto della destra e di tutti i ricchi - circa un terzo - l'immagine mediatica prefabbricata lo presentava come un umanista cristiano che ha fatto fortuna a prezzo di grandi sacrifici, con l’obiettivo di raccogliere il voto dei settori popolari scontenti della Concertación (coalizione di centro sinistra, Ndr).
Per questo Piñera ha vinto in molti comunipoveriti, dove si è diffusa la depoliticizzazione, risultato della crisi della sinistra cilena tradizionale.
La Concertación non ha affrontato una aperta discussione con la destra, per la semplice ragione della sua lunga e profonda complicità con quella crisi. Ancora più importante sono i due decenni al governo, passati ad amministrare il modello ereditato da Pinochet, tradendo le speranze di milioni di cileni. Era evidente che l'alta popolarità di Michelle Bachelet - una rondine non fa primavera - non si sarebbe trasferita al suo misero candidato Eduardo Frei.
La vittoria elettorale del magnate, risponde in larga misura al voto punitivo di un largo settore di popolazione disgustato delle politiche neoliberali modellate dalla dittatura, ed approfondite per l'unione del Partito Cristiano Democratico Cileno (DC) che appoggiò il colpo di stato con il Partito Socialista Cileno che accettò una transizione limitata dalle esigenze di Pinochet e di Washington.
Questo era la Concertación
L'impero e la destra non hanno cessato per un minuto la loro attività contro la grande ribellione latinoamericana. Sono riusciti a organizzare e sviluppare la loro controffensiva fin dove hanno potuto e in Cile gli sono state offerte le condizioni idonee per introdurre un cavallo di Troia ne La Moneda e lanciarlo contro l'accordo di unità raggiunto a Cancun.
Piñera, nei sogni della destra, arriva per deviare la rotta indipendente della regione, appoggiato dalla IV Flotta, dalle basi militari in Colombia e Panama, dal colpo di stato in Honduras, dall'occupazione di Haiti, dall'estensione del Piano Colombia e dal terrorismo mediatico.
Altra cosa pensano i popoli.
|
|
Sostieni una voce comunista. Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione o iscriviti al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.
Support a communist voice. Support Resistenze.org.
Make a donation or join Centro di Cultura e Documentazione Popolare.
|