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- popoli resistenti - cile - 09-01-12 - n. 391
da www.rebelion.org/noticia.php?id=142451
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Un ragazzo di 100 anni
di Eduardo Contreras - El Siglo
07/01/2012
E siamo nel 2012, anno in cui il Partito Comunista compierà, tra pochi mesi, niente meno che un secolo di vita. Vale a dire che è stato attore per oltre metà della totale storia del Cile come nazione indipendente e quindi è una parte molto importante nello sviluppo sociale e politico del paese. Ha avuto un ruolo rilevante nella creazione e nello sviluppo culturale della nostra società. Questo essere collettivo, nonostante essere perseguitato e maltrattato, come la classe che rappresenta, non solo si trova in buona salute, anche con il passare del tempo, ma obiettivamente oggi, è quello che si potrebbe chiamare un giovane maturo.
La sua maturità deriva dalla sua esperienza, a volte molto dura, ma spesso gratificante, in aree quali l'organizzazione del popolo, le forme di lotta contestualizzate concretamente, la strategia e la tattica del movimento dei lavoratori per progredire nella ricerca di migliori condizioni di vita per le maggioranze oppresse, le politiche di alleanze necessarie per ogni periodo, l’ampiezza e il pluralismo politico nelle convergenze per il radicamento della democrazia nel paese, il tutto senza mai perdere la propria identità di partito della classe operaia con ideologia e carattere indipendenti e senza perdere il suo obiettivo finale di creare una società diversa, nella quale nessuno sfrutti e dove ognuno possa avere ciò che ha bisogno di avere.
La sua gioventù si esprime nella capacità di rinnovare i suoi quadri dirigenti, nella freschezza dei suoi metodi di comunicazione, la sua adeguatezza in ogni fase dello sviluppo storico, nel suo discorso capace di coinvolgere le nuove problematiche che si presentano nella vita, nel suo amore per la bellezza, nella sua costante preoccupazione per le manifestazioni dell'animo, la poesia, il canto, l’arte e la cultura in generale. Non è un caso che Pablo Neruda e Victor Jara, tra centinaia e centinaia della loro importanza, si siano riconosciuti in noi. E neppure che, militanti o meno, abbiano circondato il PC con il loro amore e la loro arte, come ad esempio figure della grandezza di Violeta Parra che un giorno cantò che tutti i suoi fratelli erano comunisti "con il favore del mio Dio".
La sua gioventù e maturità si riflettono nel giusto equilibrio di essere partito di classe, senza cadere nell’operaismo ad oltranza, ma al contrario, calandosi nella profondità della classe media e nel mondo della cultura. Una partito per l'unità, ma con la direzione di una bussola sicura.
E’ stato sempre così da Recabarren Lafferte, Carlos Contreras Labarca, Ricardo Fonseca, Galo González, Luis Corvalan, Volodia Teitelboim e Gladys Marín e così è sino ad oggi. Il Fronte Popolare degli anni 30, il Fronte del Popolo degli inizi degli anni ‘50, il Fronte di Azione Popolare della fine degli anni '50 e l’Unità Popolare della fine degli anni ‘60 hanno l'impronta unitaria dei comunisti cileni.
In questi 100 anni abbiamo visto i compagni sovietici salvare il mondo dal fascismo, raggiungere la luna e vivere il socialismo. Siamo stati testimoni successivamente di una sconfitta transitoria. Abbiamo visto nascere la Cuba rivoluzionaria, sorella minore relativamente all'indipendenza dalla Spagna e sorella maggiore per il nobile impegno di costruire una società migliore. Non dubitiamo neppure per un secondo che il Socialismo saprà far tesoro delle lezioni della propria storia e compierà correttamente i prossimi passi.
Noi qui, dall’estremo sud del mondo, giovani e maturi, guardiamo al futuro con il sorriso di una bella donna.
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