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- popoli resistenti - cina - 15-03-11 - n. 355
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Un quinquennio per ridurre le disuguaglianze in Cina
di Luis Melián
Prensa Latina
11/03/2011
In un mondo in cui la povertà è in forte crescita, la Cina si propone di costruire una società relativamente benestante per il 2020. Il traguardo da raggiungere è grande e il tempo poco, per questo motivo le autorità vogliono che il prossimo piano quinquennale (2011-15) sia decisivo per le trasformazioni necessarie ad un obiettivo così ambizioso, nel paese più popolato del pianeta e ormai vicino al miliardo e 350 milioni di abitanti. Da quanto emerso dal plenum del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, sono state approvate le proposte per elaborare il documento che gestirà i piani di sviluppo socioeconomico di questa nazione nei prossimi cinque anni. La notizia richiama l’attenzione per molte ragioni, la più importante è la sfida costituita dalla riduzione delle disuguaglianze nel reddito, specie fra le zone rurali e quelle urbane, riflesso di una differenza storica comune ad altre realtà nazionali. Si ricordi che alla fine del 2009 circa 36 milioni di persone delle aree rurali vivevano ancora sotto il livello della povertà stabilito in 1.196 yuan (176 dollari), e che quell’anno era sei volte superiore a quella del 1985, quando l’indicatore venne usato per la prima volta. In totale riguarda il 3,6% della popolazione di quelle aree. Nel 2010 il reddito pro capite in campagna era di 5.153 yuan (circa 800 dollari), con una crescita del 8,5% rispetto al 2008. In città era di17.175 yuan (più di 2.560 dollari), superiore del 9,8% a quello precedente. Le differenze si devono ridurre non solo per questo indicatore, ma in altri più difficili. Sul piano socioeconomico le zone dell’occidente cinese sono le più povere e anche se esistono dei piani di sviluppo e politiche di agevolazione, resta ancora molto da fare. La riduzione di tale spaccatura mediante una maggiore distribuzione della ricchezza è una delle condizioni di base per garantire la stabilità sociale, sempre necessaria, soprattutto in un paese dove convivono 56 etnie. Le autorità ne sono ben coscienti, per questo ne fanno l’obiettivo più importante per la prossima tappa.
Maggior speranza di vita
Le sfide su questo percorso includono un fenomeno associato ai progressi compiuti dalla Cina nel suo percorso di riforme e aperture: un aumento della speranza di vita che produce un aumento delle persone di terza età, che cresce anche grazie al basso tasso di natalità prodotto dalla politica di pianificazione famigliare. Ciò, tradotto in numeri significa che nel prossimo quinquennio le persone oltre i 60 anni supereranno i 200 milioni, e che il fenomeno diventerà tangibile a partire dal 2016. Una società moderatamente prospera deve curare con attenzione la terza età e i servizi sanitari. Garantirla è un grosso impegno, così pure garantire l’istruzione e l’impiego.
A tutto ciò deve far fronte un paese il cui modello di sviluppo - ancora molto condizionato dalle esportazioni - è obbligato a cambiare, e che deve pure migliorare l’efficienza energetica per ovvie ragioni ecologiche. Le sfide si fanno sempre più grandi perché tutto avviene in un mondo globalizzato, in cui l’economia cinese sta diventando la seconda del pianeta come prova del suo costante progresso e dei legami internazionali. Per questo una crisi come quella recente, che in parte è in via di recupero in molte nazioni, può diventare un ostacolo su questo percorso. Certo per raggiungere l’obiettivo non si parte da zero; la Cina sta decollando economicamente già da decenni e l’esempio più clamoroso è che nel 2009, pur colpita dalla crisi, aveva un tasso di crescita pari al 9,1%. Un altro successo è stata la strategia per affrontare questa crisi. L’anno scorso sono stati creati 11 milioni di posti di lavoro, grazie a un investimento di 586.000 milioni di dollari.
Con questi precedenti la Cina entrerà in una fase decisiva per la sua aspirazione a costruire una società moderatamente prospera nel 2020, traguardo di uno sviluppo socioeconomico che ha già strappato dalla povertà milioni d persone.
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