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La prospettiva di Xi sul sostegno ai paesi in via di sviluppo nella lotta contro il COVID-19

Xinhua | xinhuanet.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

17/03/2021

La Cina sta sostenendo fermamente gli altri paesi, specialmente quelli in via di sviluppo, nella loro lotta contro la pandemia COVID-19.

Fedele alla sua visione di costruire una comunione del destino per l'umanità, il presidente cinese Xi Jinping si è impegnato a continuare a sostenere i paesi in via di sviluppo nella lotta contro il virus mortale.

Durante una conversazione telefonica con il primo ministro di Trinidad e Tobago, Keith Rowley, martedì, Xi ha dichiarato che da quando è scoppiata la pandemia di COVID-19, entrambe le parti si sono aiutate vicendevolmente nei momenti di avversità.

Trinidad e Tobago è stato il primo dei paesi dell'America latina e dei Caraibi ad aver donato aiuti concreti alla Cina e per converso quest'ultima ha inviato forniture anti-epidemiche e assistenza tecnica a Trinidad e Tobago attraverso vari canali, ha ricordato Xi.

La Cina è disposta a rafforzare la sua cooperazione vaccinale con Trinidad e Tobago e a continuare a sostenere il paese nella lotta contro l'epidemia.

Lo stesso giorno, durante una conversazione telefonica con il presidente della Guyana Irfaan Ali, Xi ha sottolineato che la Cina e la Guyana, nonostante la distanza che le separa, godono di una profonda e stretta amicizia.

Ha inoltre affermato che la Cina è pronta a rafforzare la sua cooperazione con la Guyana sui vaccini contro il COVID-19 e a continuare a fornire, nei limiti delle sue capacità, assistenza e sostegno allo sviluppo economico e sociale della Guyana.

La Cina ha fornito e continua a fornire gratuitamente aiuti vaccinali a 69 paesi in via di sviluppo che ne hanno urgente bisogno, esportando vaccini in 43 paesi, secondo i dati ufficiali.

In occasione della 46a sessione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, la Cina ha chiesto una risposta globale alla pandemia di COVID-19 incentrata sulle persone.

Il paese ha chiesto di rafforzare la cooperazione in materia di ricerca e sviluppo, produzione e distribuzione di vaccini, al fine di renderli un bene pubblico veramente accessibile e conveniente per le popolazioni di tutti i paesi, in particolare i paesi in via di sviluppo.

All'inizio di questo mese, durante una conversazione telefonica con il presidente polacco Andrzej Duda, il presidente cinese ha dichiarato che la Cina era disposta a fornire vaccini contro il COVID-19 alla Polonia, nei limiti delle sue capacità, in linea con la richiesta del paese europeo.

Dall'inizio della pandemia, la Cina e la Polonia si sono sostenute e aiutate a vicenda e le due parti hanno cooperato in diversi settori, come la prevenzione e il controllo della pandemia o la ripresa del lavoro e della produzione, aprendo così un nuovo capitolo della loro amicizia.

Durante il suo colloquio telefonico con il suo omologo tagiko Emomali Rahmon, Xi ha sottolineato che, dall'anno scorso, di fronte alla pandemia di COVID-19 e a trasformazioni raramente osservate da un secolo a questa parte, i popoli cinese e tagiko sono rimasti uniti durante le difficoltà, si sono dati la mano nell'unità e nel coordinamento e hanno raggiunto una proficua cooperazione in vari settori, in particolare nella lotta contro la pandemia.

Ha poi aggiunto che la Cina è pronta a fornire al Tagikistan assistenza per i vaccini COVID-19, con l'obiettivo di promuovere la creazione di una comunità sanitaria per l'umanità.

Durante una conversazione telefonica con il presidente colombiano Ivan Duque a febbraio, Xi ha dichiarato che la Cina era disposta a continuare a fornire il maggior sostegno possibile alla Colombia nella lotta contro la pandemia di COVID-19 e a condurre una cooperazione sui vaccini con il paese.



Inoltre Turchia, Egitto, Ungheria hanno accolto i vaccini cinesi SinoPharm e SinoVac. Basterebbero questi tre Stati a dare la misura di come la Cina si muova offrendo alleanze a Paesi-chiave in quadranti strategici. In Sud America le esportazioni riguardano colossi come Argentina, Brasile e Perù. Nella propria area ha conquistato le Filippine, in rotta con l'alleato Usa per non avere avuto le dosi promesse di Pfizer-BioNTech, e l'Indonesia, altro partner Usa deluso, accanto a Thailandia, Laos e Cambogia. L'offensiva è tale che Stati Uniti e Giappone sono pronti a finanziare un miliardo di dosi, da produrre in India e far distribuire dall'Australia in tutto il Sud-Est asiatico. [fonte: Corriere UP: FarmaRisiko, le grandi potenze alla guerra dei vaccini: la mappa geopolitica di big pharma ]






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