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Comunicato della Segreteria Nazionale FSM Colombia: Né i giochi parlamentari, né la brutale repressione ufficiale metteranno a tacere la resistenza popolare

FSM Colombia | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

22/06/2021

La FSM Colombia condanna il Piano di capitolazione del Comitato Nazionale di Sciopero

Gli opportunisti di destra rintanati nel "Comitato Nazionale di Sciopero" (CNP) hanno emesso il 15 giugno una dichiarazione nella quale chiamano i manifestanti a fermare lo storico Sciopero Nazionale - iniziato il 28 aprile in tutto il paese - e, inoltre, li invitano a integrarsi a un Piano di conciliazione di classi, oggettivamente indirizzato a dare respiro al governo narco-fascista di Duque, mentre si trova attanagliato dalla ferma e impetuosa sollevazione giovanile e da una crescente ondata internazionale di condanna contro la brutale e demenziale repressione scatenata dall'apparato poliziesco-para-militare dello Stato.

Nella perfida dichiarazione del 15 giugno, i riformisti sindacali sostituiscono misteriosamente la parola d'ordine dello smantellamento immediato della criminale macchina dello Esmad (Squadroni Mobili Antisommossa, ndr), con quella dello smantellamento graduale dello Sciopero Nazionale. E per coprire questa vergogna ricorrono ad un rozzo gioco di parole: "interrompere temporaneamente le azioni periodiche". Al contempo, nel primo punto del piano di resa graduale si istituisce la direttiva conciliatoria di "parlare con gli accademici, con gli imprenditori, sindaci e governatori…" e in secondo piano per giunta "con milioni di colombiani". Tale appello conduce a rovinare l'urgente dibattito programmatico tra i settori popolari in lotta, per privilegiare al suo posto il "dialogo sociale" con le oligarchie, artefici della catastrofe che da decenni ricade sul nostro popolo.

In definitiva, le ansie del potere burocratico sindacale e le ambizioni parlamentari hanno portato la cupola di destra della CUT, la CGT e la CTC a sottoscrivere questo piano di resa. Per imporlo non esitano a metter in campo le loro pratiche antidemocratiche all'interno delle "centrali operaie", né provano vergogna nel cercare di usurpare la voce e la rappresentanza del movimento giovanile di resistenza popolare che dalla prima linea della lotta affronta le politiche statali di fame, esclusione e repressione.

Il carattere conciliatore si evidenzia inoltre nel punto 4 del piano in questione che orienta a "elaborare progetti di legge che raccolgano il Foglio d'Emergenza e lo consegnino al Congresso della Repubblica…". Non staranno pensando ad una riedizione di una versione deformata del cartismo, per smontare la lotta delle persone comuni che oggi osano assaltare il cielo con le proprie mani?

Infine, gli opportunisti sindacali nascosti nel CNP si sforzano adesso per spegnere la sollevazione popolare, cercando di isolare la lotta dei collettivi giovanili che persistono nella resistenza di massa e cercano anche di portare le urgenti richieste del popolo lavoratore sugli scaffali del Congresso borghese, sicuramente con il meschino obiettivo di sfruttare le sofferenze accumulate dal popolo e l'insubordinazione sociale in favore delle loro mire elettorali del 2022, mascherando la macchina borghese che dicono di combattere. Per questo, la coalizione sindacale di destra cerca di soppiantare lo slogan combattivo di "Fermarsi per avanzare. Viva lo Sciopero Nazionale", con lo spurio slogan: "Parlare e procrastinare per aiutare il capitale".

Di fronte a questo tradimento, le forze sindacali e pensionali di classe della Federazione Sindacale Mondiale non possono sottomettersi. Siamo obbligati - in primo luogo - a smarcarci dai riformisti sindacali, gestori del piano di capitolazione a puntate, proprio come hanno appena fatto la Confederazione Colombiana dei Pensionati e altri settori sindacali, pensionali e sociali rivoluzionari; allo stesso modo, dobbiamo assumere il compito di promuovere un grande raggruppamento programmatico e organizzativo delle correnti proletarie, militanti e internazionaliste che agiscono nel movimento operaio puntando a generare condizioni propizie per affrontare - insieme alla gioventù sollevata - le politiche revansciste e draconiane che preparano il padronato capitalista e il suo governo paramilitare.

Le carte sono sul tavolo. È il momento di assumere senza indugi e senza vacillare la sfida dell'unità sindacale e popolare rivoluzionaria nel corso stesso delle lotte di massa che oggi si sviluppano.

Bogotà, Colombia, 17 giugno 2021


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