www.resistenze.org - popoli resistenti - corea del nord - 01-07-17 - n. 638

67 anni dall'inizio della guerra USA contro il popolo coreano.

Comitato Nazionale Coreano per la Pace | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

25/06/2017

Cari amici,

Il prossimo 25 giugno ricorre il sessantasettesimo anno da quando gli USA scatenarono la guerra sulla penisola coreana.

Le atrocità che gli USA commisero durante la guerra di Corea (1950-1953) furono i più efferati e disumani crimini di guerra senza precedenti nella storia mondiale dei conflitti bellici.

Prima di cominciare la guerra di Corea, gli USA blateravano che  "78 città della Corea sarebbero state cancellate dalla carta geografica". Più di 428.000 bombe furono sganciate sulla sola Pyongyang, un numero più alto di quello dei cittadini di Pyongyang a quell'epoca. Allora gli USA ridussero completamente in cenere l'intero territorio della Corea rovesciando bombe per 600.000 tonnellate, una quantità 3,7 volte più grande di quelle lanciate sul Giappone durante la guerra del Pacifico, utilizzando anche bombe al Napalm proibite dalle convenzioni internazionali.

Gli USA massacrarono più di 1.231.540 civili nella parte settentrionale della Corea durante tre anni di guerra.

Le offese degli USA sono un delitto di genocidio della massima gravità se paragonate alla dimensione territoriale e alla popolazione della Corea.

Al tempo in cui si provocava il conflitto, gli USA menarono vanto che avrebbero vinto la guerra in tre giorni con lo schieramento di una forza multinazionale di oltre due milioni di unità, ma finirono sperimentando un'amara sconfitta senza precedenti nella loro storia.

Con la firma di un armistizio il 27 luglio 1953, la guerra di Corea fu sospesa, ma la pace non è ancora oggi ristabilita nella penisola coreana.

Gli accordi dell'armistizio specificavano che doveva essere tenuta una conferenza politica entro tre mesi dalla cessazione delle ostilità per discutere la questione dell'espulsione di tutte le forze straniere dalla Corea e risolvere pacificamente la questione coreana.

Tuttavia, a causa della strategia degli USA di dominazione egemonica sull'Asia, la conferenza politica non potè esser tenuta e l'incontro di Ginevra per la risoluzione pacifica della questione coreana giunse alla rottura.

Dopo la guerra, la RDPC ha fermamente insistito perché l'armistizio fosse sostituito da un accordo di pace, ma gli USA rifiutarono in modo determinato. Piuttosto, essi misero la RDPC nella lista dei bersagli di un "attacco nucleare preventivo".

Sulla base della politica di non coesistenza con la RPDC, gli USA hanno costantemente trascinato sull'orlo della guerra la penisola coreana, effettuando frequentemente manovre militari su larga scala.

La RPDC ha dovuto inevitabilmente scegliere la via delle armi nucleari al fine di salvaguardare la sovranità nazionale ed il diritto ad esistere dallo sconsiderato ricatto nucleare degli Stati Uniti.

La linea della RPDC di sviluppare la costruzione dell'economia e delle armi nucleari è l'unica soluzione non solo per salvaguardare la sovranità nazionale e il diritto all'esistenza della nazione ma anche la pace e la stabilità nella penisola coreana e nella regione.

L'attuale amministrazione USA sta cercando di ottenere concessioni dalla RPDC attraverso l'impiego della cosiddetta tattica della "Massima pressione e ingaggio", ma l'era in cui gli USA forzavano la sua volontà se ne è andata per sempre. Abbiamo la massima considerazione della pace, ma la guerra non ci fa paura né cerchiamo di evitarla. Quanto più gli USA ricorreranno all'aggressione ed alle manovre militari, tanto più finiranno nella più miserabile sconfitta.

Ci aspettiamo che voi, nello stesso modo di sempre, estendiate un immutata solidarietà al popolo coreano nella sua giusta battaglia per sradicare il pericolo della guerra dalla penisola coreana e realizzare la riunificazione pacifica ed indipendente della Corea.

Comitato Nazionale Coreano per la Pace

Pyongyang, 24 giugno 2017


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