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I lavoratori della metropolitana di Seoul organizzano uno "sciopero di avvertimento" per i licenziamenti programmati

Peoples Dispatch | peoplesdispatch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/11/2023

La direzione della metropolitana di Seoul ha motivato il licenziamento di oltre 2.200 lavoratori con le perdite degli ultimi anni, mentre i sindacati sostengono che ciò influirà sugli standard di sicurezza


Migliaia di lavoratori organizzati dal Sindacato KPTU si sono radunati in prossimità del municipio di Seoul, dando il via allo sciopero di due giorni. (Foto: KPTU)

Giovedì 9 novembre, oltre 10.000 lavoratori della metropolitana di Seoul hanno iniziato due giorni di sciopero contro i piani dell'operatore ferroviario di licenziare 2.212 dipendenti, pari al 13,5% della forza lavoro totale, entro il 2026. Di questi, 383 lavoratori saranno licenziati già entro la fine del 2023.

Oltre 7.000 lavoratori hanno partecipato a un'imponente manifestazione presso la Porta Daehanmun, vicino al Municipio di Seoul, dando il via allo sciopero.

La Seoul Metro o Seoul Transportation Corporation, un'impresa di proprietà pubblica che fa capo all'amministrazione locale di Seoul, gestisce le linee da 1 a 8 della rete metropolitana di Seoul e parte della linea 9. Servendo oltre 7 milioni di passeggeri al giorno, è il più grande operatore di metropolitana della città.

Per giustificare i licenziamenti previsti, l'azienda ha dichiarato di aver subito perdite operative negli ultimi anni e di avere un deficit totale di 18.400 miliardi di KRW (pari a 13,9 miliardi di dollari americani). Ma i sindacati hanno sostenuto che i licenziamenti influiranno solo sugli standard di sicurezza della metropolitana: quando un gruppo di lavoratori andrà in pensione lascerà un vuoto di addetti alla sicurezza.

Le trattative con i sindacati che rappresentano gli oltre 16.000 lavoratori della metropolitana non hanno prodotto risultati. I sindacati hanno anche rilevato 276 posti vacanti per pensionamento dei dipendenti e hanno chiesto almeno 771 nuovi lavoratori solo quest'anno, invece dei tagli proposti.

"L'incolumità delle persone e delle metropolitane sarà minacciata dalla riduzione della forza lavoro e dall'esternalizzazione dei servizi di sicurezza", ha dichiarato Myung Soon-pil, presidente del Sindacato coreano dei lavoratori dei servizi pubblici e dei trasporti (KPTU). Il KPTU è il più grande dei tre sindacati della rete metropolitana di Seoul e rappresenta oltre 10.000 lavoratori. È affiliato alla Confederazione coreana dei sindacati (KCTU).

"Seguendo il piano della metropolitana di Seoul, da gennaio del prossimo anno sarà inevitabile una carenza di personale addetto alla sicurezza. Dato che il processo di reclutamento richiede quattro o cinque mesi, dovremmo affrettarci a farlo subito", ha dichiarato Myung.

"I compagni hanno chiesto personale addetto alla sicurezza per garantire che l'incidente di Kim alla stazione di Guui e il disastro della stazione di Sindang non si ripetano mai più", ha detto Hyun Jeong-hee, leader del KPTU, intervenendo alla manifestazione presso il municipio di Seoul.

Hyun si riferiva alla morte di un lavoratore irregolare della metropolitana di 19 anni nella stazione di Guui nel 2016 e alla raccapricciante uccisione di una lavoratrice nella stazione di Sindang nel 2022, per sottolineare le condizioni di lavoro precarie e insicure a cui sono sottoposti i dipendenti della metropolitana.

Le trattative in extremis per evitare lo sciopero si sono interrotte all'inizio di questa settimana, dopo che l'operatore si è rifiutato di sostituire i posti vacanti. In seguito al fallimento delle trattative, il KPTU ha indetto uno "sciopero di avvertimento".

Nelle trattative, la direzione aveva offerto solo 660 nuove assunzioni quest'anno, senza alcun impegno per gli oltre 2.200 lavoratori che saranno licenziati nei prossimi anni. Tutti e tre i sindacati hanno respinto l'accordo.

I sindacati hanno anche annunciato uno sciopero generale alla fine del mese se la direzione della metropolitana di Seoul e il governo conservatore della città guidato dal People Power Party (PPP) continueranno a non rispettare le richieste dei lavoratori. Il sindacato ha tuttavia dichiarato che lo sciopero generale, se necessario, si terrà dopo il 16 novembre, giorno degli esami di ammissione all'università a livello nazionale.


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