Ultime notizie da Cuba 15-02-03
Selezione e traduzione a cura del Circolo di Torino di Ass. Nazionale di
Amicizia Italia - Cuba
Verranno denunciate a Ginevra le violazioni contro i cubani detenuti negli
Stati Uniti
10.2 - Gruppi europei di solidarietà con Cuba denunceranno il
prossimo mese di fronte alla sede della Commissione dei Diritti Umani a
Ginevra, Svizzera, le violazioni della giustizia nordamericana contro i cinque
cubani detenuti negli Stati Uniti. Martha Rodríguez, dell'Istituto Cubano di Amicizia
con i Popoli ICAP), ha precisò che i comitati creati in Europa per appoggiare
la causa di questi cinque imputati realizzeranno diverse giornate di protesta
mentre saranno in corso le sessioni della CDH. La funzionaria dell'ICAP ha
indicato che le manifestazioni a Ginevra saranno a sostegno della presentazione
di una relazione della difesa presso il Circuito di Atlanta, in cui viene
chiesto l'annullamento del processo effettuato a Miami, in quanto si è svolto
in un luogo ostile agli imputati, e lo svolgimento di un nuovo processo in
un'altra città. La Rodríguez ha rivelato che la causa dei Cinque, ha già avuto
eco in 114 comitati di solidarietà creati in 63 paesi.
Ha chiuso
le sue porte la fase habanera della Fiera del Libro
10.2 – Questa domenica la Fiera Internazionale del Libro, alla quale
hanno partecipato a La Habana noti scrittori ibero-americani, ha chiuso la sua
fase habanera
per estendersi da questo lunedì a 29 città dell'interno del paese. La festa
della lettura, con sede nella fortezza di San Carlos de la Cabaña, ha riunito a
La Habana in questi 10 giorni 110 espositori di 19 paesi, tra questi la
Comunità Andina delle Nazioni (Bolivia, Ecuador, Perù, Venezuela e Colombia)
invitata d’onore dell'appuntamento. Durante le intense giornate, fimo a venerdì
scorso vi sono stati oltre 300.000 visitatori e sono stati acquistati 672.000
esemplari.
Definito
un atto ingiusto il rifiuto della mozione per difendere i cubani negli Stati
Uniti
11.2 - Cuba ha definito un atto ingiusto e contrario al diritto il
recente rifiuto di una mozione per facilitare l'accesso a informazioni segreta
per la difesa dei cinque cubani detenuti negli Stati Uniti. Il rifiuto della
mozione affinché gli avvocati dei giovani cubani abbiano accesso alla
documentazione ristretta dalla Legge di Procedura per le Informazioni
Classificate (CIPA) costituisce un'altra delle violazioni al dovuto processo,
ha indicato questo lunedì il professore di diritto dell'Università di La Habana
Rodolfo Dávalos. Durante l'abituale Tavola Rotonda Informativa, Dávalos ha
sostenuto che non è possibile “difendersi con gli occhi chiusi”, in riferimento
alla decisione presa dalla giudice del distretto di Miami-Dade, Joan Lenard, di
negare l'accesso a testi ai quali è stato applicato il CIPA in modo inadeguato.
Per il giurista, le motivazioni della Procura sul fatto che la mozione
dell'avvocato Joaquín Méndez sia fuori dalla giurisdizione del Tribunale del
Sud della Florida e che non esistano nuove prove nel processo, costituiscono
azioni in violazione dei diritti umani dei cinque giovani considerati eroi da
La Habana. Ora, ha proseguito, è pendente l'appello al 11° Circuito di Atlanta
per rettificare il processo contro Gerardo Fernández, Ramón Labañino, Antonio
Guerrero, René González e Fernando González.
Gli
italiani ribadiscono la solidarietà con Cuba
11.2 – Centinaia di persone hanno chiesto l'eliminazione del blocco
degli Stati Uniti contro Cuba in una manifestazione di solidarietà con la
nazione caraibica avvenuta nella località italiana di Fossacesia, nel
meridione. La giornata è stata organizzata dal Circolo dell'Associazione di
Amicizia Italia-Cuba di questa località e ha avuto la presenza del Presidente
Nazionale di questa Associazione, Roberto Foresti, delle più alte autorità
locali e della Consigliera Stampa dell'Ambasciata cubana, Elvira Peña. E’ stata
inoltre ribadita la necessità di continuare a realizzare azioni di solidarietà
e per la liberazione dei cinque giovani cubani detenuti ingiustamente nelle
carceri degli Stati Uniti.
La Banca
Mondiale riconosce l’efficienza dei servizi pubblici a Cuba
12.2 - Presentando a un migliaio di economisti di 40 paesi le
conclusioni preliminari di un progetto mondiale di sviluppo, la Banca Mondiale
ha valutato che i servizi pubblici di educazione e della salute di Cuba
funzionano molto bene. Rita Reinikka e Agnes Soucat, rispettivamente
condirettrice del progetto ed esperta della salute, martedì hanno utilizzato lo
spazio offerto loro dal V Incontro Internazionale degli Economisti su
‘Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo’ per esporre questo studio. La
Reinikka ha detto che si trovano nella fase di processo, raccolta e consulta
del progetto dal nome “Come fare affinché i servizi sociali funzioni per i
poveri”, che ha preso come base un ampio ventaglio dei paesi poveri di Africa,
Asia e America Latina. Eccetto nel caso di Cuba, dove hanno imparato molto al
riguardo in questi giorni, hanno ammesso le relatrici, i servizi pubblici non
funzionano per i poveri. Nel caso dell'attenzione alla salute, Soucat ha detto
che i risultati a Cuba sono impressionanti.
Evidenziato
che la crisi latinoamericana è economica, sociale e politica
13.2 - La crisi in America Latina non è solamente economica, ma
anche sociale e politica, ha affermato Julio Gambina, professore dell'Università
di Rosario, Argentina, in un forum che riunisce a La Habana a un migliaio di
economisti di 40 paesi. Gambina ha fatto forti critiche al Fondo Monetario
Internazionale, alla Banca Mondiale e alle democrazie profondamente corrotte e
funzionali alle necessità del capitale internazionale, in una sessione plenaria
del V Incontro Internazionale degli Economisti che si è svolto alla presenza
del Presidente di Cuba, Fidel Castro. L'accademico argentino ha affrontato il
tema ‘Crisi capitalista e America Latina’, in cui ha criticato le solite
caratterizzazioni sulla crisi che si riferiscono ai movimenti di rialzo o di
ribasso degli indicatori economici di ogni paese. Gambina ha respinto il
concetto di quelli che situano la crisi in una recessione dell'economia e in
una diminuzione degli indicatori di produzione e ha esposto il suo concetto che
è legato ai processi sociali e politici di costituzione dei soggetti per
trasformare questa realtà.
Affermato
che l'Uruguay si è impegnato con gli Stati Uniti per la mozione contro Cuba
13.2 - Il Presidente uruguaiano Jorge Batlle si è impegnato con gli
Stati Uniti per tornare ad attaccare a Cuba nella Commissione dei Diritti Umani
delle Nazioni Unite. In nota firmata dal segretario di redazione del quotidiano
‘La República’, Gabriel Mazzarovich, viene indicato che “come tutti gli anni
tra gennaio e febbraio, gli Stati Uniti fanno pressioni” contro i paesi,
mascherate da consultazioni. Quest’anno, dice l'articolo, Batlle ha risparmiato
mal di testa a quelli comandati da Colin Powell (Segretario di Stato) e, in
conversazioni con funzionari statunitensi, “ha già assicurato che l'Uruguay
presenterà nuovamente la mozione per condannare a Cuba”, a Ginevra, Svizzera.
Ha aggiunto che fonti del Ministero degli Esteri e del Governo hanno informato
‘La República’ che il tema Cuba era presente nelle conversazioni con
l'Ambasciatore nordamericano a Montevideo, Martín Silverstein, come pure in
altri contatti avvenuti a Washington.
Forti
critiche a una relazione della Banca Mondiale su educazione e tecnologia
14.2 – Questo giovedì una relazione della Banca Mondiale su
educazione e tecnologia presentata a La Habana dal suo rappresentante José Luis
Guash al V Incontro Internazionale degli Economisti su ‘Globalizzazione e
Sviluppo’, ha ricevuto una forte critica. L'evento si svolge con la presenza
del Presidente di Cuba, Fidel Castro, e conta sulla partecipazione di un
migliaio di economisti di 40 paesi che, riuniti in assemblea, hanno ascoltato
la lunga esposizione di Guash, in cui ha messo in luce la breccia nella
tecnologia e nell’educazione in America Latina e nei Caraibi in relazione ad
altre aree geografiche. L'esperto della Banca ha ammesso che queste brecce tra
paesi ricchi e poveri aumentano e che sono necessari cambiamenti significativi
nelle strutture produttive ed educative per tentare di chiuderle e per avere
accesso alle tecnologie moderne. Il professore Ismael Clark, presidente
dell'Accademia di Scienze di Cuba, ha commentato l'esposizione di Guash,
affermando che era troppo tecnocratica benché contenesse un elenco di dati,
fatti e considerazioni che meritano riflessione.
Una
giudice della Florida respinge la richiesta sui cubani detenuti
14.2 - Una giudice della Florida ha respinto la richiesta di un
nuovo processo presentato dall'avvocato nordamericano Leonard Weinglass,
difensore di uno dei cinque cubani detenuti negli Stati Uniti dal 1998. La
decisione della magistrata Joan Lenard conferma la posizione della Procura del
Distretto della Florida che non è riuscita a presentare prove sulle accuse per
le quali sono state giudicate queste persone. La Lenard, inoltre, ha dato la
sua risposta senza concedere alcuna udienza, come era stato richiesto dalla
difesa dei Cinque, i cui avvocati, tutti quanti, si erano uniti alla mozione di
Weinglass, riporta il quotidiano. La stessa giudice ha rifiutato, pochi giorni
fa, un documento presentato dalla difesa, che avrebbe permesso di avere accesso
alle prove classificate dal Governo come segrete. Questo testo era in attesa
dal 1998. Weinglass ha fondato la sua domanda sulla condotta dolosa della
Procura e della Lenard nel trattamento della richiesta originale della difesa.
La risposta a tale richiesta è stata sollecitata diverse volte dal gennaio
2000, affinché il processo venisse effettuato fuori da Miami, bastione
dell'ultradestra cubano americana.
Fidel Castro avverte sul fatto che l’essere umano corre un rischio reale di
estinzione
15.2 - Il Presidente Fidel Castro ha avvertito che per la prima
volta nella storia umana, la nostra specie corre un rischio di estinzione e
viene minacciata non solo dalla distruzione dell’ambiente ma anche da gravi
rischi politici, da armamenti e da dottrine estremiste. Parlando alla chiusura
di un forum internazionale di economisti, il Presidente cubano ha fatto così
riferimento alle minacce che incombono sull'Iraq. E’ questa una guerra sul
punto di esplodere. Non si tratta di un confronto tra forze equiparabili. Da
una parte c’è la superpotenza egemonica con tutta la sua schiacciante forza
militare e tecnologica sostenuta da un alleato principale, un altro paese
nucleare e membro del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Dall'altra parte un
paese il cui popolo ha sofferto oltre 10 anni di quotidiani bombardamenti e la
perdita di centinaia di migliaia di vite, principalmente bambini, per fame e
malattie dopo una impari guerra provocata dall'illegale occupazione irachena
del Kuwait che è uno stato indipendente e riconosciuto dalla comunità
internazionale. L'immensa maggioranza dell'opinione pubblica mondiale respinge
con unanime opposizione la nuova guerra, ha segnalato.
Denunciata
la decisione della giudice sui cubani detenuti negli Stati Uniti
15.2 - Il Presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcón, ha
denunciato la decisione di una giudice statunitense di respingere una richiesta
di annullamento di un processo a Miami contro cinque compatrioti e di
effettuarne un altro in una diversa città. Concludendo una sessione plenaria
del V Incontro Internazionale degli Economisti sulla Globalizzazione, il
dirigente cubano ha letto la scarna comunicazione, di appena un paragrafo,
emessa dalla giudice del sud della Florida, Joan Lenard, che respingeva la
mozione per effettuare un nuovo processo fuori del distretto di Miami-Dade.
Questa signora, ha manifestato, non ha concesso agli avvocati della difesa -
capeggiati da Leonard Weinglass, un rispettato professionista degli Stati Uniti
difensore dei diritti civili negli anni ’60 - neppure un'udienza o un incontro
al Tribunale. Lenard, ha commentato, usando un solo paragrafo aveva inviato un
documento che era accompagnato da numerose prove presentate da noti
investigatori nordamericani e da istituzioni in materia di diritti umani e
civili.
Elogiato
a Berlino un documentario di Stone su Fidel Castro
15.2 – ‘Comandante’, documentario del regista nordamericano Oliver
Stone sul Presidente cubano, Fidel Castro, è stato venerdì al centro
dell'attenzione al Festival del Cinema di Berlino, dove è stato accolto con
rispetto, ammirazione ed elogi del pubblico e dalla critica. Proiettato nel sezione
Panorama, parallela al concorso, la pellicola di 95 minuti di durata ha
suscitato fin dall’inizio una grande attesa. Si tratta di un avvicinamento al
leader cubano, “all'ultimo grande politico vivente”, come lo definisce Stone,
non solo dal punto di vista storico, ma anche per la sua dimensione umana.