USA: celle di isolamento ai 5 Cubani - Libertà ai 5 eroi cubani!
Comunicato dell'Ambasciata della Repubblica
di Cuba in Italia
Roma, 10 marzo 2003
Stimati amici:
Una volta ancora la prepotenza e l'arbitrarietà delle autorità nordamericane,
del loro sistema penitenziario e di giustizia si è rivoltata contro i Cinque
Patrioti Cubani, che nuovamente sono stati confinati in celle d'isolamento.
Questa decisione non è casuale, è il riflesso della paura che si conosca la
verità, è un'azione arbitraria che pretende di ostacolare il lavoro degli
avvocati difensori che devono presentare, il prossimo 7 aprile presso la Corte
d'Appello di Atlanta, i documenti riguardo il processo d'appello sulle sentenze
contro i nostri Cinque Compatrioti. Pretendono di piegare la volontà di
resistenza e la dignità dei nostri Cinque Eroi. Il movimento di solidarietà a
livello internazionale si mobilita per denunciare questo crimine. Alleghiamo le
note dell'Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP) e dell'Assemblea
Nazionale del Potere Popolare. Attentamente.
Ambasciata della Repubblica di Cuba presso il Governo Italiano
Messaggio urgente al movimento di amicizia e
solidarietà con Cuba
I cinque prigionieri politici cubani, ingiustamente imprigionati negli Stati
Uniti, improvvisamente e senza giustificazione alcuna, sono stati messi in
confino solitario nelle loro diverse prigioni. Si ignora per quanto tempo
rimarranno in queste condizioni.
Le autorità della prigione non hanno fatto conoscere la ragione di questo
confino illegale "nel vuoto" ma apparentemente è una decisione
dell'Ufficio Federale delle Prigioni a Washington.
I Cinque cubani imprigionati negli Stati Uniti da settembre 1998, sono stati
nuovamente privati del contatto con i loro e con i funzionari consolari. Non è
permesso neppure il contatto telefonico con i loro rappresentanti legali, in
vista dell'inizio del Processo di Appello, il prossimo 7 aprile. Si è anche
saputo che al sacerdote cattolico Geoffry Bottoms, di nazionalità inglese, è
stata negata la visita programmata a Ramón Labañino, recluso a Beaumont, Texas,
e ad Alicia Jrapko e a Tanya Cole, del Comitato Free the Five degli Stati
Uniti, è stato negato di visitare Gerardo Hernández nella prigione di Lompoc.
I Cinque cubani hanno già patito 17 mesi di confino solitario, dopo l'arresto
il 12 settembre 1998, a Miami, e ai loro avvocati è stato impedito l'accesso
alla documentazione del caso, in franca violazione dei diritti stabiliti dalla
stessa legge nordamericana. Leonard Weinglass, avvocato di Antonio Guerrero,
uno dei Cinque cubani ha esposto di fronte a questa nuova violazione:
"Nessuno di loro dovrebbe stare in confino solitario. Non è assolutamente
necessario ed è ingiustificato poiché sono detenuti modello".
Chiediamo a tutti gli uomini e alle donne onesti che nel mondo si oppongono
alla prigionia dei nostri cinque compagni di scrivere immediatamente
all'Ufficio delle Prigioni Federali a Washington. L'indirizzo dell'Ufficio
Federale delle Prigioni è: 320 First St., N.W. Washington D.C., 20534. Il numero
di telefono è 202-307-3198. Questo nuovo arbitrio, in violazione ai più
elementari diritti dei compagni deve essere denunciato attraverso tutte le vie
e i mezzi alla nostra portata. Impediamo con la nostra pronta azione che si
prolunghi questa nuova ingiustizia.
Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli La Habana, 9 marzo 2003
Messaggio urgente dall'Assemblea Nazionale
del Poder Popular
A partire dal 28 febbraio Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero,
Fernando González e René González si trovano un'altra volta "nel
vuoto", in confino solitario, rinchiusi per tutto il tempo senza alcun
contatto con il resto dei prigionieri o con il mondo esterno. È proibito loro
di ricevere qualunque tipo di visita compresa quella dei loro avvocati e quella
dei consoli cubani. È proibito loro di usare il telefono, perfino di contattare
per questa via i loro avvocati e i loro familiari. Impedendo ogni contatto tra
i Cinque e i loro avvocati difensori, il Governo degli Stati Uniti sta violando
principi e norme elementari del diritto.
Le autorità erano a conoscenza del fatto che gli avvocati stavano realizzando
colloqui con i loro assistiti e avevano fatto le richieste per visitarli questa
settimana al fine di rivedere con loro la documentazione che la difesa dovrà
presentare alla Corte di Atlanta entro il 7 aprile. Questa misura è stata
adottata dal Governo di Washington con il deliberato proposito di impedire un
giusto processo di appello.
In questa fase cruciale quando gli avvocati difensori concentrano l'attenzione
sull'elaborazione degli allegati per la Corte di Appello, non solo viene loro
ostacolata in modo serio la possibilità di farlo, ma li si obbliga a impegnare
gran parte del loro tempo di questa settimana in numerose e finora infruttuose
procedure per cercare di entrare in comunicazione con i loro clienti.
Denunciamo questa situazione ed esigiamo che immediatamente venga permesso ai
Cinque patrioti cubani di ristabilire la comunicazione con i loro avvocati e di
potere incontrarsi con loro.
Assemblea Nazionale del Poder Popular La Habana, 9 marzo 2003
Per maggiori informazioni consultare il sito: www.antiterroristas.cu